Aggiunte sulla Sintesi della conferenza sulla letteratura e l'arte convocata dalla compagna Jiang Qing su incarico del compagno Lin Biao (1)

Marzo 1966

Dopo che ci saremo sbarazzati di questa linea nera, in futuro ne potranno emergere altre contro le quali bisognerà nuovamente lottare. Pertanto, questa è una lotta ardua, complessa e a lungo termine, che richiederà decenni se non secoli. Si tratta di un punto cardinale di vitale importanza per il futuro della rivoluzione nel nostro Paese e per il futuro della rivoluzione mondiale.
Dagli scorsi dieci anni dobbiamo trarre un insegnamento: abbiamo afferrato i problemi in ritardo. Ne abbiamo cominciati a trattare pochi per volta e non interamente né sistematicamente. Se noi non afferriamo i problemi, permetteremo alla linea nera di conquistare molte postazioni: ecco una severa lezione.

* * *

Nella lotta contro il revisionismo straniero nell'ambito della letteratura e dell'arte, non dobbiamo limitarci a Chukhrai (2) e ad altri pesci piccoli come lui, bensì lanciarci su quelli grossi, lanciarci su Šolochov (3) e osare attaccarlo. Costui è il capostipite della letteratura e dell'arte revisioniste.

* * *

È fondamentale capire che anche i rappresentanti delle altre classi posseggono il proprio spirito di partito e che vi sono molto attaccati.

NOTE
La fonte dell'opera è Mao Zedong Sixiang Wansui (Viva il pensiero di Mao Zedong), vol. 1961-1968.

1. La conferenza sul lavoro nella letteratura e l'arte da parte delle forze armate si tenne a Shanghai dal 2 al 20 febbraio 1966 sotto la presidenza di Jiang Qing, su incarico di Lin Biao. La sintesi della conferenza fu trasmessa ai membri del Comitato permanente della Commissione militare del CC del PCC il 22 marzo 1966 e pubblicizzata nel 1967.
2. Grigori Chukhrai (1921-2001) era un regista sovietico. Fra le sue opere principali si annoverano la Ballata di un soldato (1959), di ispirazione pacifista che godette di grande successo anche in Occidente, e Cieli puliti (1961), antistalinista.
3. Michail Aleksandronovič Šolochov (1905-1984) era uno scrittore sovietico. Il suo romanzo principale, Il placido Don (1928-1940), narra della guerra civile russa dal punto di vista di un cosacco controrivoluzionario.