Modifiche e aggiunte alla Sintesi della conferenza sul lavoro letterario e artistico fra le forze armate (1)
Marzo 1966

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Questi quattro scritti del presidente Mao saranno sufficienti a soddisfare le necessità del nostro proletariato ancora per un lungo periodo (2).

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Basandoci sulle istruzioni del Comitato Centrale del Partito, noi dobbiamo condurre risolutamente una grande rivoluzione socialista sul fronte della lotta culturale e abbattere completamente questa linea nera. Abbattuta questa linea nera, in futuro ne potranno comparire altre, che andranno combattute a loro volta. Si tratta pertanto di una lotta ardua, complessa e prolungata, che richiederanno sforzi per decine o persino centinaia di anni.

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Siamo arrivati tardi: ecco l'insegnamento degli scorsi dieci anni. Il presidente Mao ha detto di avere afferrato personalmente solo alcune questioni specifiche, non interamente né sistematicamente. Se noi non afferriamo i problemi, permetteremo alla linea nera di conquistare molte postazioni: ecco una severa lezione. Dopo che la decima Sessione plenaria del CC nel 1962 adottò una risoluzione volta a scatenare la lotta di classe in tutto il Paese, si è sviluppata gradualmente la lotta per promuovere l'ideologia proletaria e liquidare l'ideologia borghese nel campo della cultura.

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L'Esercito di Liberazione deve svolgere un ruolo rilevante nella rivoluzione culturale (3).

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Ma negli anni Trenta vi furono anche delle cose positive, come il movimento militante di sinistra nella letteratura e nell'arte guidato da Lu Xun. Poi, nell'ultimo periodo degli anni Trenta, certi dirigenti di sinistra di allora, sotto l'influenza della linea capitolazionista di destra di Wang Ming, si distaccarono dal punto di vista di classe marxista-leninista e avanzarono la parola d'ordine della "letteratura della difesa nazionale", una parola d'ordine borghese. Fu invece Lu Xun a lanciare la parola d'ordine proletaria della "letteratura di massa della guerra rivoluzionaria nazionale". Alcuni scrittori e artisti di sinistra, specialmente Lu Xun, avanzarono anche le parole d'ordine per cui la letteratura e l'arte dovevano essere al servizio degli operai e dei contadini e che gli operai e i contadini dovevano crearsi le proprie letteratura ed arte. Tuttavia, non fu trovata una soluzione sistematica per integrare la letteratura e l'arte con gli operai ed i contadini. La stragrande maggioranza di quegli scrittori e artisti di sinistra erano democratici borghesi patriottici, alcuni dei quali non passarono nemmeno la prova della rivoluzione democratica, mentre altri non hanno ancora passato quella del socialismo.

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Bisogna studiare anche le cose antiche e straniere, altrimenti si commetterebbe un errore, ma nel farlo non bisogna dimenticarsi di guardarle con sguardo critico, mettere l'antico al servizio del presente e le cose straniere al servizio della Cina.

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Le opere letterarie relativamente brillanti comparse nell'Unione Sovietica dopo la Rivoluzione d'Ottobre, vanno anch'esse sottoposte ad analisi: non si può nutrire in esse una fede cieca, men che meno copiarle ciecamente. Una copia cieca non sarà mai arte. La letteratura e l'arte non possono che trarre origine dalla vita, l'unica fonte della letteratura e dell'arte. Dovunque e comunque, la storia della letteratura e dell'arte ha confermato questo aspetto.

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Bisogna dedicarsi in particolare a produrre opere letterarie e artistiche sulle grandi campagne del Liaoxi-Shenyang, Huai-Hai e Pingjin e su altre grandi campagne militari, approfittando dei compagni che le hanno dirette e comandate ancora in vita.

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Dobbiamo incoraggiare la critica rivoluzionaria e militante di massa e rompere il monopolio del piccolo numero di "critici letterari e artistici" (ovvero quei critici sbandati nell'orientamento, deboli e fiacchi), e far sì che le larghe masse degli operai, dei contadini e dei soldati impugnino l'arma della critica letteraria e artistica, integrando la critica specializzata alla critica di massa.

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Non dobbiamo avere paura di essere accusati di "brandire il randello". Alcune nostre critiche sono fondamentalmente corrette, ma l'analisi non è sufficiente, le tesi non sono adeguate e non sono convincenti, perciò vanno migliorate. Per alcuni si tratta di un problema di comprensione: prima ci tacciano di essere dei sempliciotti e crudi, ma poi lasciano cadere l'accusa. Le illazioni del nemico tese ad accusare le nostre critiche corrette di essere sempliciotte e crude, d'altro canto, vanno respinte decisamente.

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Il principio del nostro spirito di partito è il tratto che più ci distingue dalle altre classi. È fondamentale capire che anche i rappresentanti delle altre classi posseggono il proprio spirito di partito e che vi sono molto attaccati.

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Nella lotta contro il revisionismo straniero nell'ambito della letteratura e dell'arte, non dobbiamo limitarci a Chukhrai (4) e ad altri pesci piccoli come lui, bensì lanciarci su quelli grossi, lanciarci su Šolochov (5) e osare attaccarlo. Costui è il capostipite della letteratura e dell'arte revisioniste.

NOTE
La fonte dell'opera è Jianguo Yilai Mao Zedong Wengao (Manoscritti di Mao Zedong successivi alla fondazione della Repubblica popolare cinese), vol. XII, Casa editrice dei documenti del Comitato centrale, 1998.

1. Oltre a quelle riportate nel testo, Mao effettuò anche altre modifiche particolari.
Corresse "sotto la guida del pensiero di Mao Zedong" con "sotto la guida del marxismo-leninismo e del pensiero di Mao Zedong"; corresse "studiare le opere del presidente Mao tutta una vita" con "studiare le opere del marxismo-leninismo e del presidente Mao tutta una vita".
Cancellò le frasi: "levare altissima la grande bandiera rossa del pensiero di Mao Zedong"; "Sulla nuova democrazia e i Discorsi alla conferenza di Yan'an sulla letteratura e l'arte sono il punto più alto raggiunto dalla teoria marxista-leninista sulla letteratura e l'arte"; "L'Esercito di Liberazione è stato fondato personalmente dal Presidente".
2. I quattro scritti menzionati sono: Sulla nuova democrazia, Discorsi alla conferenza di Yan'an sulla letteratura e l'arte, Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo e Discorso alla conferenza nazionale del Partito Comunista Cinese sul lavoro di propaganda.
3. Mao inserì questa frase a sostituzione di quella precedente, che diceva: "L'Esercito di Liberazione deve prendere la guida della rivoluzione culturale".
4. Grigori Chukhrai (1921-2001) era un regista sovietico. Fra le sue opere principali si annoverano la Ballata di un soldato (1959), di ispirazione pacifista che godette di grande successo anche in Occidente, e Cieli puliti (1961), antistalinista.
5. Michail Aleksandronovič Šolochov (1905-1984) era uno scrittore sovietico. Il suo romanzo principale, Il placido Don (1928-1940), narra della guerra civile russa dal punto di vista di un cosacco controrivoluzionario.