Discorso alla riunione con i segretari regionali ed i membri del Gruppo per la Rivoluzione culturale

22 luglio 1966
 
 Oggi sono presenti tutti i segretari regionali ed i membri del Gruppo per la Rivoluzione culturale. Il compito della conferenza1 è produrre buone direttive e, soprattutto, correggere il metodo delle squadre di lavoro, in modo tale da consentire agli insegnanti e studenti rivoluzionari, nonché agli elementi incerti, di costituire gruppi per la Rivoluzione culturale nelle scuole e condurre la Grande Rivoluzione culturale. Solo loro, non le squadre di lavoro, comprendono gli affari scolastici. Alcune squadre di lavoro hanno creato della confusione. Scopo della Grande Rivoluzione culturale nelle scuole non è altro che portare a termine la lotta-critica-trasformazione, ma i gruppi di lavoro sono stati d'ostacolo al movimento fin dal primo momento.
Potremmo essere noi a condurre la lotta-critica-trasformazione? Jian Bozan ha scritto tantissimi libri, ma voi non li avete letti, quindi come potreste lottare contro di lui? Come potreste trasformarlo? Per quel che riguarda le scuole, vale il detto: "Grande demone in piccolo tempio, tante tartarughe in basso stagno". Perciò bisogna affidarsi alle forze interne alle scuole: le squadre di lavoro non servono, io non servo, voi non servite, non servono nemmeno i comitati provinciali. Per la lotta e la trasformazione bisogna contare sulle unità di base delle scuole, non sulle squadre di lavoro.
È possibile trasformare le squadre di lavoro in gruppi di collegamento? Se fossero trasformate in gruppi di consiglieri avrebbero troppo potere. Oppure li si potrebbe chiamare osservatori. Le squadre di lavoro ostruiscono la rivoluzione, ma ce ne sono anche alcune che non lo fanno. Le squadre che ostruiscono la rivoluzione non potranno che diventare controrivoluzionarie. L'Università di Comunicazioni di Xi'an non permette alla gente di fare telefonare o di venire al Centro. Perché si ha paura della gente che viene al Centro? Lasciateli venire ad assediare il Consiglio di Stato! Vanno redatti documenti affinché gli sia permesso di fare telefonate e venire al Centro. Che bisogno c'è di spaventarsi così? Addirittura, quando le redazioni dei giornali di Xi'an e Nanchino sono state prese d'assedio per tre giorni, questa gente si è spaventata a morte. Perché avere tanta paura? Proprio voi! Se non sarete voi a lanciarvi nella rivoluzione, sarà la rivoluzione a sfondarvi la porta di casa.
Alcune località non permettono di assediare le redazioni dei giornali, di recarsi al Comitato provinciale, di andare al Consiglio di Stato. A che serve tanta paura? Tanto, una volta arrivati al Consiglio di Stato, a riceverli c'è un anonimo ufficiale di basso rango e non si chiarisce un bel niente. Perché le cose vanno in questo modo? Se voi non andate a riceverli, ci andrò io. La parola "paura" è dappertutto: paura della controrivoluzione, paura del movimento, dei coltelli e delle armi da fuoco. Ma ci sono davvero così tanti controrivoluzionari? Nei giorni scorsi, Kang Sheng, Chen Boda e Jiang Qing sono andati nelle scuole a leggere i manifesti murali a grandi caratteri. Come si può fare senza conoscenza percettiva? Nessuno di voi va nelle scuole, occupati come siete dagli affari ordinari di tutti i giorni. Mettete da parte gli affari ordinari e andate a vedere, andate ad acquisire della conoscenza percettiva. A Nanchino le cose sono state fatte meglio: non si è impedito agli studenti di andare al Centro.
[Kang Sheng: "A Nanchino ci sono stati tre grandi dibattiti: il primo riguardava la questione se il Xinhua Ribao fosse o meno rivoluzionario; il secondo riguardava la questione se il Comitato provinciale del Jiangsu fosse o meno rivoluzionario. I dibattiti hanno concluso che, in fondo, il Comitato provinciale del Jiangsu è rivoluzionario. Il terzo dibattito riguarda la questione se Kuang Yaming1 vada fatto sfilare per le strade con un cappello d'asino in testa."]
Nelle scuole i rivoluzionari costituiscono la maggioranza, i non rivoluzionari la minoranza. Circa la questione se Kuang Yaming dovrà sfilare per le strade con un cappello d'asino in testa, sarà il dibattito a stabilirlo.
Nel corso della conferenza, i compagni presenti devono andare alla Beida e al Collegio di Trasmissioni a leggere i manifesti murali a grandi caratteri e andare a dare un'occhiata in quei posti dove è stato sollevato il maggior numero di questioni. La giornata di oggi è dedicata ai documenti, quindi non potete andare subito, ma quando andrete a vedere, dite che siete andati ad imparare e a sostenere la loro rivoluzione. Andate ad alimentare il fuoco e a sostenere gli insegnanti e gli studenti rivoluzionari, non ad ascoltare le chiacchiere dei destrorsi controrivoluzionari. Non siete riusciti ad acquisire un minimo di conoscenza percettiva nemmeno in due mesi, siete burocratici. Quando andrete sarete circondati, e ciò è bene; quando comincerete a parlare con alcuni di loro, sarete circondati. Al Collegio di Trasmissioni sono state pestate circa un centinaio di persone. Ecco un grande vantaggio della nostra epoca: la sinistra è temprata dalle botte della destra. Non servirà a nulla inviare le squadre di lavoro per sei mesi o anche per un anno: solo chi sta sul posto può portare a termine il lavoro. La prima cosa è la lotta; la seconda, la critica; la terza, la trasformazione. Lottare significa distruggere, trasformare significa costruire. Cambiare il materiale di insegnamento in sei mesi è una cosa che non può funzionare: prima di tutto bisogna semplificare quello che è troppo complicato, e tagliare un terzo o metà del materiale che risulta erroneo o ripetitivo.
[Wang Renzhong3: "Tagliamo due terzi e organizziamo lo studio delle Citazioni dalle opere del presidente Mao."]
Il materiale politico, le direttive del CC e gli editoriali dei giornali sono strumenti tramite i quali le masse possono orientarsi, non vanno assimilate a dogmi. Non è stata scritta nessuna direttiva sulla questione dei pestaggi e questo non va bene. Si tratta di dare orientamenti e indicazioni e stabilire rapidamente la strada da seguire. Per la trasformazione, noi dobbiamo contare sugli insegnanti e studenti rivoluzionari e sugli elementi di sinistra delle scuole. Se nei comitati scolastici per la Rivoluzione culturale sono presenti anche dei destrorsi non c'è niente di male, anzi è una cosa utile perché possono fungere da esempi negativi, però non bisogna permettergli di raggrupparsi.
Il Comitato municipale di Pechino non ha bisogno di così tanti funzionari: troppi funzionari finiranno per passare il loro tempo a fare telefonate e comandare a bacchetta. Ci vuole un taglio drastico dei segretari. Quando lavoravo al Comitato per il Fronte, avevo un segretario di nome Xiang Bei, ma nel periodo della ritirata non avevo nessun segretario. È sufficiente avere qualcuno che riceva e spedisca i documenti.
[Kang Sheng: "Il Presidente ha parlato di quattro cose. La prima è la riorganizzazione del Comitato municipale di Pechino, eseguita. La seconda è la riorganizzazione del Dipartimento centrale di Propaganda, anche questa eseguita. La terza è lo scioglimento del gruppo dei cinque incaricato della rivoluzione culturale, eseguito. La quarta è la trasformazione di alcuni ministeri in dipartimenti, che non è stata ancora eseguita."]
Giusto. Per quel che riguarda i ministri che sono capaci di fare il proprio lavoro, non c'è bisogno di cambiarli, li si può chiamare ministri, capidipartimento, capiufficio, capisezione; invece quelli che non sanno fare il proprio lavoro vanno trasformati, per esempio nel Dipartimento della Metallurgia o nel Dipartimento del Carbone.
[Qualcuno dice: "All'Università di Pechino si sono svolti quattro grandi dibattiti. Si è discusso se l'incidente del 18 giugno sia stato o meno un evento controrivoluzionario; alcuni dicono che è stato causato da teppisti infiltrati, altri dicono che non è stato così. Alcuni dicono che la squadra di lavoro ha commesso degli errori e più di quaranta persone hanno chiesto che il responsabile della squadra, Zhang Chengxian, sia sollevato dall'incarico."]
Molte squadre di lavoro ostacolano il movimento, compresa quella di Zhang Chengxian. Non bisogna arrestare persone a caso. Chi è un controrivoluzionario? Semplicemente chi uccide, sabota e avvelena: ecco chi va arrestato. Per il momento non bisogna arrestare chi scrive striscioni reazionari, perché in questo modo si può avere un'opposizione. La questione andrà riconsiderata dopo avere lottato contro di loro.
 
 
NOTE

La fonte dell'opera è Mao Zedong Sixiang Wansui (Viva il pensiero di Mao Zedong), vol. 1961-1968.

1.Si tratta con ogni probabilità della conferenza per l'esame della situazione della Grande Rivoluzione culturale proletaria tenutasi dal 19 al 23 luglio 1966. V. nota 1, Fare affidamento sulla base.
2. Kuang Yaming (1906-1996) era il presidente dell'Università di Nanchino dal 1963.
3. Wang Renzhong (1917-1992) era vicepresidente del Gruppo centrale per la Rivoluzione culturale, primo segretario dell'Ufficio per la Cina centro-meridionale del CC del PCC e primo segretario del Comitato provinciale dello Hebei del PCC. Fu criticato e destituito nel 1967 e riabilitato nel 1975. Nel Wansui il suo nome è sostituito da una X.