Discorso ai quadri dirigenti centrali

23 luglio 1966
  
Il Presidente ha detto:
Il manifesto murale a grandi caratteri di Nie Yuanzi del 25 maggio è il manifesto della Comune di Parigi della Cina degli anni Sessanta del XX secolo. La sua importanza è persino superiore a quella della Comune di Parigi. Noi non siamo riusciti a scrivere manifesti murali di questo tipo.
Alcuni pionieri hanno scritto manifesti murali a grandi caratteri criticando i loro padri, affermando: "I nostri padri hanno dimenticato il passato, non ci parlano mai del pensiero di Mao Zedong, ma ci chiedono dei voti scolastici e ci premiano se sono buoni". Il Presidente ha incaricato il compagno Chen Boda di trasmettere a questi ragazzi la seguente dichiarazione: "Avete scritto un ottimo manifesto murale a grandi caratteri!".
Il Presidente ha detto:
State a sentire: i giovani sono il potente esercito della Grande Rivoluzione culturale! Vanno mobilitati al massimo.
Dopo essere tornato a Pechino, mi sono sentito molto triste e desolato: alcune scuole avevano chiuso i battenti e addirittura il movimento studentesco era stato represso. Chi reprimeva il movimento studentesco? I signori della guerra del Nord! È antimarxista che il Partito comunista tema il movimento studentesco. Non passa giorno senza che certa gente parli di linea di massa e di servire il popolo, mentre in realtà applicano la linea borghese e servono la borghesia. Il CC della Lega1 dovrebbe stare dalla parte del movimento studentesco, e invece parteggia per chi lo reprime. Chi sono i nemici della Grande Rivoluzione culturale? Gli imperialisti americani, i revisionisti sovietici e i reazionari giapponesi.
Nascondersi dietro la scusa di distinguere fra "interno" ed "esterno" significa aver paura della rivoluzione. Non bisogna permettere che i manifesti murali appena affissi vengano coperti, si tratta di un errore di linea che va corretto immediatamente. Bisogna fare piazza pulita delle vecchie abitudini!
Noi crediamo nelle masse. Dobbiamo essere studenti delle masse prima di divenirne i maestri. Questa Grande Rivoluzione culturale in corso è un evento sensazionale. Siamo in grado, osiamo varcare la soglia del socialismo? Al di là di questa soglia sta la scomparsa delle classi e delle tre grandi differenze2.
La lotta, specialmente contro l'"autorità" e l'ideologia borghesi, significa distruggere: senza questa distruzione, non ci può essere costruzione del socialismo, non ci può essere lotta, non ci può essere critica, non ci può essere trasformazione. Non serve a niente starsene seduti negli uffici ad ascoltare rapporti. Non c'è altro modo che fare affidamento sulle masse, credere nelle masse e condurre la lotta fino alla fine. Prepariamoci all'eventualità che la rivoluzione venga rivolta contro ciascuno di noi. I dirigenti e i compagni responsabili del Partito devono prepararsi in questo senso. Attualmente bisogna portare la rivoluzione fino alla fine e, nel frattempo, temprarsi e trasformarsi: solo così potremo tenere il passo, altrimenti resteremo indietro.
Alcuni compagni lottano contro gli altri con grande ferocia, ma non sono in grado di lottare contro sé stessi: così facendo non potranno mai varcare la soglia del socialismo.
Oserete dare fuoco ai vostri stessi corpi, oserete fare autocritica sollecitando i pareri altrui? Sappiate che le fiamme vi saliranno fino alla testa.
I compagni hanno risposto in questo modo: "Siamo pronti. Se non lo fossimo, lasceremmo i nostri incarichi. Viviamo da comunisti e moriremo da comunisti. Una vita fatta di poltrone e ventilatori elettrici non fa per noi".
Imporre schemi prestabiliti alle masse non è di alcuna utilità. Quando all'Università di Pechino si sono resi conto che gli studenti stavano insorgendo, hanno imposto degli schemi, definendoli "ritorno alla retta via". In realtà si trattava di deviare sulla via sbagliata.
In alcune scuole gli studenti sono stati bollati come "elementi controrivoluzionari"3; questo metodo farà passare le masse dalla parte dell'opposizione. Sapreste dirmi quanti sono i malfattori aperti o mascherati? La grande maggioranza degli studenti è composta da buoni elementi.
[Qualcuno solleva la questione dei provvedimenti legali verso chi provoca disordini.]
Di che avete paura? I malfattori verranno a galla da sé, mentre per quel che riguarda i benintenzionati, dovete forse aver paura di loro? Sarebbe bene sostituire la parola "osare" alla parola "paura". Bisogna dimostrare una volta per tutte se si è varcata o no la soglia del socialismo. Dovete mettere la politica al posto di comando, andare fra le masse e integrarvi con loro, e condurre meglio la Grande Rivoluzione culturale proletaria.
 
 
NOTE

La fonte dell'opera è Mao Zedong Sixiang Wansui (Viva il pensiero di Mao Zedong), vol. 1961-1968.

1. Il Comitato centrale della Lega della Gioventù comunista.
2. Le tre grandi differenze sono quelle fra città e campagna, industria e agricoltura, lavoro fisico e lavoro intellettuale.
3. Nota del Wansui: "Il responsabile di collegamento Zhang Yan ha accusato una ventina di persone di essere dei controrivoluzionari".