Direttiva sul caso Liu Lantao1

 
Novembre 1966
 
Agire su questa base2.
 
NOTE
 
La fonte dell’opera è Mao Zedong Wenge Tanhua Zhishi Huibian (Raccolta delle dichiarazioni e direttive di Mao Zedong nel corso della rivoluzione culturale ).
 
1. Alla fine del 1966, su impulso delle indagini condotte dal CC del PCC su Peng Zhen, emerse il caso di alcuni quadri del Partito, fra cui Bo Yibo e Liu Lantao, che vennero definiti i “sessantuno traditori”. Si trattava di sessantuno quadri di Tianjin arrestati dal Kuomintang nel 1931 e sottoposti al “programma di introspezione”, ossia una sorta di lavaggio del cervello volto a corrompere gli arrestati: qualora essi avessero pubblicamente rinnegato il marxismo, sarebbero stati liberi. Nel novembre 1935, Liu Shaoqi venne nominato responsabile dell’attività del PCC a Tianjin; egli, in combutta con l’allora segretario generale Zhang Wentian, ordinò ai membri della cellula del Partito della prigione di Pechino di firmare l’abiura del comunismo, spacciando questa direttiva come una decisione del CC. La questione venne risollevata al VII Congresso nazionale del PCC (1945), quando fu stabilito che coloro che avevano firmato l’abiura, l’avevano fatto obbedendo alle direttive del Partito, ma la faccenda in generale non venne resa pubblica. Essa riemerse nel corso della Rivoluzione culturale proletaria grazie alle indagini delle guardie rosse.
Nel caso specifico di Liu Lantao, allora primo segretario dell’Ufficio per la Cina nord-occidentale del CC, egli venne posto sotto accusa alla fine del 1966 dalle guardie rosse dell’Università di Tianjin.
Nel marzo 1967, il CC del PCC diffuse le Istruzioni sul materiale riguardante i traditori reo confessi fra cui Bo Yibo, Liu Lantao, An Ziwen e Yang Xianzhen e le Conclusioni preliminari sulla questione del tradimento compiuto da Bo Yibo, Liu Lantao, An Ziwen e Yang Xianzhen per uscire di prigione .
2. Nota apposta ad una lettera scritta da Zhou Enlai il 24 novembre 1966 in merito ad una richiesta di chiarimenti dell’Ufficio per la Cina nord-occidentale del CC sul caso Liu Lantao. Il 30 novembre, Zhou inviò un telegramma al suddetto Ufficio scrivendo: “Informate le guardie rosse del gruppo ‘Difesa d’oriente’ dell’Università Nankai e gli studenti del gruppo ‘Fuoco sul quartier generale’ di Xi’an che il CC era al corrente del caso dell’uscita di prigione da parte del compagno Liu Lantao, da loro esposto”.