Al direttivo provinciale della FILCTEM di Pisa
Molte critiche alla dirigenza della Cgil
Andrea Cammilli giudica fallimentare la segreteria Camusso

Redazione di Fucecchio
Ultimo direttivo provinciale del 2013 della categoria dei chimici, svoltosi martedì 17 dicembre nei locali della Camera del lavoro di Pisa. Alla sua conclusione è seguito anche lo scioglimento in quanto a gennaio inizieranno i congressi di base che dopo un lungo iter porteranno al congresso nazionale che si svolgerà a maggio a Rimini.
Nonostante i congressi debbano ancora iniziare, su questo argomento si è incentrato il dibattito a cui erano presenti una quarantina di lavoratori. Sostanzialmente ci sono stati due tipi d'intervento: quello dei dirigenti che chiedevano unità ed esprimevano un giudizio positivo sull'azione del sindacato e quello dei delegati che invece hanno espresso molte critiche alla dirigenza della Cgil.
L'intervento di un lavoratore della settore geotermico di Larderello ha giustamente sottolineato che al prossimo congresso saranno presentati due documenti alternativi. Questo perché molti interventi, ascoltati anche in altre riunioni, tendono a far credere che ci sarà solo un documento unitario, dando un'immagine distorta del congresso. Il lavoratore ha criticato anche le modalità dell'ultimo sciopero unitario sulla finanziaria, disorganizzato e spezzettato in tante piccole manifestazioni tanto da risultare meno partecipato di quelli indetti solo dalla Cgil
Le critiche si sono incentrate sulla mancanza di autonomia da parte della Cgil verso i partiti e i governi e verso scelte molto discutibili, prime tra tutte l'atteggiamento morbido verso la controriforma Fornero delle pensioni e l'accettazione dello svuotamento delle tutele contenute nell'articolo 18, critiche che il compagno Andrea Cammilli aveva portato a fondo nel suo intervento applaudito dalla sala.
Il nostro compagno ha ricordato come la segreteria Camusso abbia dato una risposta del tutto inadeguata rispetto alla gravità dell'attacco ai lavoratori e sia stata praticamente connivente con i governi Monti e Letta in particolare, ed abbia ritrovato l'unità con Cisl e Uil ma sulle loro posizioni e su quelle di Confindustria. Ma la mancanza di autonomia viene dimostrata anche a livello locale: a Firenze la Cgil prende le distanze dai lavoratori Ataf perché il sindaco della città è il segretario del PD, in Emilia dai lavoratori delle cooperative di facchinaggio perché queste fanno parte della Lega Coop di area PD e via discorrendo.
Rispondendo ad alcune osservazioni ha chiuso il suo intervento ricordando che se Camusso, Bonanni e Angeletti vanno a fare un presidio a Roma per modificare la finanziaria è chiaro che la partecipazione sarà scarsa, ma se invece viene indetto uno sciopero generale di 8 ore con manifestazione unica nazionale, con obiettivi chiari, vedrete che i lavoratori si mobilitano in massa.

8 gennaio 2014