Il ministro della Difesa agli immigrati
Se andate come soldati in Afghanistan vi daremo la cittadinanza
I nuovi ascari dell'Italia imperialista

“Penso che più di ius soli, in Italia avremmo bisogno dello 'ius culturae'. Perché non facciamo una piccola modifica alla Costituzione in modo da poter consentire a chi arriva in Italia di poter far parte delle forze armate? Questo naturalmente purché abbiano un minimo di requisiti”: è la proposta che il ministro della Difesa Mario Mauro ha lanciato in un'intervista al quotidiano neofascista e berlusconiano “Libero” del 27 dicembre scorso, dopo aver magnificato l'operazione “Mare nostrum” della marina militare nel canale di Sicilia, missione a suo dire umanitaria di “monitoraggio e aiuto agli immigrati”.
“Oggi – ha spiegato il ministro - si può fare il militare solo se si è cittadini italiani. Bisognerebbe fare come negli Stati Uniti dove, se si presta servizio nelle forze armate per un certo periodo, si è agevolati nel conseguimento della cittadinanza”. L'idea di Mauro, su cui nessuno ha trovato nulla da obiettare o tanto meno da indignarsi – né da Palazzo Chigi, né dal Quirinale e nemmeno dalla nuova Segreteria del PD – è dunque quella di costituire una specie di “legione straniera” italiana, come quella in forza all'imperialismo francese che ne sta facendo un intenso uso nelle sue incursioni neocolonialiste in Africa occidentale. O più precisamente una truppa di nuovi ascari dell'imperialismo nostrano, sul modello delle truppe mercenarie arruolate tra le popolazioni delle colonie italiane dell'Africa orientale, e utilizzate come bassa forza militare nelle guerre coloniali in Eritrea, Abissinia, Somalia e Libia, e successivamente anche e soprattutto da Mussolini per l'aggressione all'Etiopia e nella 2ª guerra mondiale.
É disgustoso e intollerabile che mentre con una mano il governo borghese attua tutta una serie di persecuzioni e discriminazioni fasciste e razziste nei confronti degli immigrati, rinchiudendoli nei lager dei Cie, criminalizzandoli come clandestini, negandogli il lavoro e i diritti di cittadinanza e sottoponendoli al ricatto perpetuo del permesso di soggiorno, con l'altra offra loro l'opportunità di “salvarsi” da questo inferno a patto che siano disposti ad arruolarsi come ascari per servire l'imperialismo italiano in Afghanistan e in altre sue future avventure neocolonialiste all'estero.
E non è un caso che questa infame proposta venga da un ciellino come il ministro Mauro, avvezzo perciò a mascherare il razzismo e il fascismo insiti nella sua proposta con l'ipocrisia cattolica di “favorire l'integrazione” degli immigrati. Mentre in realtà è un “falco” militarista e guerrafondaio già distintosi in diverse occasioni per altre dichiarazioni e iniziative esplicitamente volte ad esaltare e rafforzare le forze armate interventiste: come per esempio la sua dichiarazione che “per amare la pace bisogna armare la pace”, come l'aver proceduto d'ufficio all'acquisto degli F-35 ignorando il dissenso popolare e parlamentare, o come l'aver preteso e ottenuto due miliardi nella legge di stabilità per riarmare la marina militare, o come ancora l'aver annunciato che in Afghanistan resteranno 800 militari italiani anche dopo il ritiro del 2015 già approvato dal parlamento. Per non parlare del Muos, dei droni, della portaerei Cavour mandata in giro per il mondo a vendere armi italiane, e così via.
É significativo altresì che il ministro proponga di modificare la Costituzione, visto che attualmente occorre essere cittadini italiani per indossare l'uniforme. Un suggerimento, il suo, al parlamento nero e alla Commissione incaricata della controriforma neofascista e presidenzialista della Costituzione, per inserirvi anche una deroga che permetta l'arruolamento di immigrati come nuovi ascari dell'esercito interventista col miraggio di guadagnare punti per l'ottenimento della cittadinanza italiana.

8 gennaio 2014