Migranti a Lampedusa trattati come animali
Nudi e al gelo, donne e uomini, disinfestati con un idrante

L’infame spettacolo di un filmato girato a Lampedusa – quello di un gruppo di migranti nudi e al freddo che vengono irrorati con un idrante per essere disinfestati – ha inorridito il mondo intero e mostrato dove può portare la politica xenofoba e razzista adottata dalla Ue imperialista e dai suoi Paesi membri come l'Italia. Immagini che richiamano alla memoria quelle dei lager nazisti.
Ovviamente costituiscono ipocrisia allo stato puro le prese di posizione - a parole - durissime contro tale trattamento, come quelle del commissario europeo Cecile Malstrom che minaccia lo stop agli aiuti per l’Italia da parte della Comunità, del ministro degli Esteri Emma Bonino e della Salute Beatrice Lorenzin oltreché del nuovo segretario del PD Matteo Renzi che si indignano per le orribili immagini, ma sono corresponsabili della politica imperialista che provoca guerre, saccheggio e fame nei paesi del Sud del mondo.
Con sprezzante arroganza razzista il nuovo segretario della Lega Matteo Salvini invita i migranti a tornare a casa loro, come se essi fossero stati nella condizione di poter scegliere e non nella disperata necessità di sopravvivere a guerre, fame e privazione dei più elementari diritti provocati dal sistema economico che è alla base di tutto ciò, e che egli sostiene.
Ridicola e palesemente falsa è poi la giustificazione del ministro degli Interni Angelino Alfano, secondo cui i migranti spazientiti si sarebbero spontaneamente denudati all’aperto come forma di protesta, fatto sdegnosamente respinto dal deputato PD di origine marocchina Khalid Chaouki che ha parlato di “una balla colossale e una presa in giro nei confronti dei milioni di persone che in tutto il mondo hanno visto quelle immagini”, cosa che non deve stupire perché tali menzogne provengono da chi fino a ieri era il tirapiedi di un delinquente come Silvio Berlusconi e ora è il braccio destro di Letta.
Nel frattempo il ministro Alfano ha avviato la procedura di risoluzione della convenzione con la cooperativa affidataria della gestione del centro di Lampedusa, per grave inadempienza contrattuale, risoluzione, che sarà operativa tra 30 giorni, e che consentirà l’affidamento del servizio a un nuovo gestore. Eppure ben sappiamo che la responsabilità di tale mostruoso trattamento ai danni dei migranti non cadono solo sulle spalle di quei lavoranti e degli aguzzini che dirigevano quella cooperativa ma pesano come macigni sul governo e sulle istituzioni borghesi italiane, sul sistema economico capitalistico, sull'imperialismo e sulle politiche di sfruttamento e di rapina dei paesi più poveri e arretrati del mondo.
 

8 gennaio 2014