Ex senatrice di Forza Italia e amica di Lavitola è il terzo socio de “L'Unità”
I giornalisti del quotidiano filo PD la vogliono buttare fuori

Claudia Maria Ioannucci, avvocato e professore di diritto amministrativo a L’Aquila, 64 anni, già senatrice di Forza Italia nel 2001 nonché consigliere di amministrazione delle Poste, è il terzo socio del quotidiano “L'Unità” con il 13,98% del capitale.
Per capire bene il personaggio va ricordato che Ioannucci fu nominata al vertice delle Poste una prima volta durante il governo Prodi e poi da Berlusconi su raccomandazione del faccendiere Valter Lavitola, l’ex editore de “l’Avanti!” finito in carcere per i finanziamenti all'editoria, gli appalti per le carceri modulari a Panama, la compravendita dei senatori per conto di Berlusconi e le tangenti Finmeccanica.
Il 19 settembre 2011, Ioannucci, ascoltata come persona informata dei fatti dai Pubblici ministeri di Napoli che indagavano sui loschi affari panamensi di Lavitola, disse: “Ho conosciuto Lavitola, se ben ricordo, nel 2004, per una questione legale relativa a un suo amico, poi è divenuto, oltre che mio cliente, uno dei miei più cari amici e tali rapporti di amicizia, nel tempo, si sono estesi all’intera famiglia”.
Secondo quanto rivelato da Il Fatto Quotidiano, la società della Ioannucci, Partecipazioni Editoriali Integrate Srl, controlla poco meno del 14% della NIE Spa, Nuova Iniziativa Editoriale spa, la società che edita il quotidiano fondato da Antonio Gramsci nel 1924. La Srl azionista de “L’Unità” è stata creata dall’attuale amministratore del giornale, Fabrizio Meli, nell’aprile scorso ed è stata poi ceduta alla Ioannucci il 29 ottobre 2013 dallo stesso Meli, manager del gruppo Tiscali di Renato Soru. Fondata nell’aprile scorso da Rita Lombardo (10%) e Fabrizio Meli (90%), ex giornalista sardo, promosso a manager del gruppo di Soru e poi ad amministratore dell’Unità, la società Partecipazioni Editoriali Integrate Srl, dopo avere rilevato le quote dell’Unità, è stata ceduta il 29 ottobre all’ex senatrice berlusconiana. In particolare il 90% delle quote di Meli sono andate all’ex marito di Maria Claudia Ioannucci, il responsabile comunicazione del Sole 24 Ore Alfonso Dell’Erario che si dichiara: “Intestatario temporaneo della quota che è della mia ex moglie Maria Claudia Ioannucci”. Mentre il restante 10% è stato comprato subito anche formalmente dalla Ioannucci. Chissà cosa avrà spinto il consigliere delle Poste in scadenza nel 2014 a investire in una società che ha chiuso l’ultimo bilancio del 2012 con 4,6 milioni di perdita su 12 milioni di ricavi. Il quotidiano diretto da Luca Landò non attraversa un grande momento, come tutta la stampa.
Dunque tra i soci de “L'unità” non c'è solo la berlusconiana Ioannucci ma anche lo zampino di confindustria attraverso il suo ex marito Alfonso Dell’Erario, responsabile della comunicazione del Sole 24 ore e direttore generale della System24, società del gruppo che raccoglie la pubblicità per tutta la casa editrice milanese.
In un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi il Comitato di redazione de “L'unità” ritiene “inconciliabile con la storia e le battaglie della testata la presenza nell’azionariato di Claudia Ioannucci ex senatrice di FI la cui vicinanza personale e professionale con Lavitola ha provocato danni al giornale” e minaccia scioperi e proteste se la Ioannucci non viene immediatamente buttata fuori dalla società editrice.

5 febbraio 2014