A Napoli manifestazione contro il decreto regionale che ne favorisce la privatizzazione
I manifestanti: "Giù le mani dall'acqua: è un bene comune e deve restare pubblico"
Al combattivo presidio partecipa la Cellula “Vesuvio Rosso” che diffonde centinaia di copie del volantino del PMLI.Campania contro il decreto di Caldoro e per la difesa dell’acqua pubblica

Dal nostro corrispondente della Campania
Si è svolto nel primo pomeriggio di giovedì 27 febbraio un combattivo presidio di lotta davanti al Palazzo regionale sito in via Santa Lucia in difesa dell'acqua pubblica e contro il decreto regionale che favorisce di fatto le privatizzazioni in barba al plebiscitario esito del referendum del giugno 2011.
Alla manifestazione hanno partecipato anche i Comitati per l'acqua pubblica di Giugliano e di Salerno che hanno ribadito anche la loro netta opposizione agli inceneritori. “Giù le mani dall'acqua: non è una merce ma un bene comune e va difeso, tutelato e deve restare pubblico” è stata la voce unanime dei manifestanti asserragliati sotto le finestre del governatore della Campania Stefano Caldoro e dell'assessore all'ambiente Giovanni Romano. I comitati per l'acqua pubblica della Campania hanno chiesto il ritiro immediato del disegno di legge in quanto contrasta ancora una volta l'esito referendario di quasi tre anni fa, visto che: impone la privatizzazione dei grandi acquedotti regionali; elimina il ruolo delle comunità locali nella gestione e nel controllo del servizio idrico; consolida la posizione delle società private che, nonostante i referendum, ancora gestiscono l'acqua in gran parte del territorio regionale; considera l'acqua merce senza alcuna salvaguardia e tutela della risorsa naturale.
La giunta antipopolare Caldoro ha impresso nelle ultime settimane una accelerazione improvvisa al percorso di approvazione della proposta di legge sul riassetto del servizio idrico integrato, un disegno tagliato su misura per gli interessi privati, per nulla rispettoso degli aspetti ambientali e di tutela della risorsa, chiuso ad ogni possibile forma di partecipazione delle masse popolari e dei loro comitati.
Al combattivo e partecipato presidio ha partecipato una delegazione di marxisti-leninisti partenopei diretti dal compagno Franco Di Matteo, Responsabile del PMLI per la Campania. Fin dall’inizio i nostri compagni hanno subito fraternizzato con gli attivisti dei comitati per l'acqua pubblica della Campania, tra cui molti di essi hanno ricordato ai nostri propagandisti l’importante ruolo svolto dei marxisti-leninisti nelle lotte contro la privatizzazione dell’acqua a Napoli e della propaganda attiva svolta in Campania per far vincere i referendum del 2011.
Al presidio i nostri compagni hanno distribuito centinaia di copie del volantino redatto dal PMLI Campania dal titolo: “Fermiamo i piani antipopolari di Caldoro che propongono la privatizzazione dell'acqua calpestando la volontà popolare espressa nei referendum del giugno 2011” .
Il presidio si è sciolto annunciando prossime iniziative di lotta e la programmazione di assemblee popolari finalizzate a contrastare con la piazza i piani scellerati e antipopolari della giunta Caldoro e delle lobby capitalistiche sull’acqua pubblica.
 
 

5 marzo 2014