30 mila euro per aggiudicare un appalto
Arrestato per corruzione l'ex capo dei vigili di Roma
Indagato anche l'ex dg Rai Alfredo Meocci (PDL)

 
Lo scorso 26 febbraio l’ex comandante dei vigili urbani di Roma Angelo Giuliani è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura di Roma con la gravissima accusa di corruzione. Per la Procura di Roma avrebbe fatto ottenere irregolarmente un appalto ad una società privata che si occupava della pulizia delle strade della città dopo ogni incidente.
Secondo l’accusa la mazzetta, elargita a Giuliani sotto forma di sponsorizzazione, era di 30.000 euro in cambio del suo intervento per far ottenere alla società “Sicurezza e Ambiente” il servizio di ripristino dopo gli incidenti stradali. La tangente, secondo la pubblica accusa, fu elargita nel marzo 2011 e fittiziamente spacciata come un finanziamento sotto forma di sponsorizzazione per il circolo della polizia municipale della capitale.
Oltre a Giuliani sono finiti agli arresti domiciliari anche il direttore generale della Sea, il legale della società, Giovanni Scognamiglio e il direttore Iano Santoro.
Oltre al reato di corruzione, Giuliani è accusato anche di falso ideologico in atto pubblico. I pm contestano all’ex massimo dirigente della municipale irregolarità anche in relazione alla sua candidatura a presidente della Commissione giudicante del concorso per l’assunzione di 300 vigili nel 2012. Per la nomina - secondo i pm inquirenti - erano stati commessi falsi documentali per permettergli di presiederla, dal momento che all’epoca era stato già destituito dal suo incarico perché travolto dallo scandalo degli abusi edilizi
Sono state iscritte nel registro degli indagati - in relazione al falso ideologico sul concorso dei 300 vigili del 2012 - anche altre quattro persone, tutte appartenenti al corpo della polizia di Roma Capitale: sono i dirigenti del corpo Donatella Scafati e Maurizio Sozi, in qualità di componenti della commissione, e gli agenti Gloria Conte e Alessandra Scione, in qualità di segretarie. I pubblici ufficiali - questo sostengono i magistrati - dichiararono il falso in un verbale inerente il concorso il giorno 28 luglio 2012.
Nell’inchiesta che ha travolto Giuliani risulta indagato anche l’ex direttore generale della Rai nonché ex deputato del PDL Alfredo Meocci, accusato di corruzione dai magistrati in quanto - in qualità di componente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture - nel 2013 avrebbe dato parere favorevole sull’assegnazione dell’appalto alla Sea senza che ci fosse stata alcuna gara.

12 marzo 2014