Successo dell'iniziativa NO TAV a Biella
Ribadita l'inutilità e l'enorme sperpero di denaro pubblico della Torino-Lione
La serata presentata e condotta da Urban che nell'introduzione esalta il ruolo del movimento NO TAV
Alberto Perino ringrazia pubblicamente il PMLI per la solidarietà inviatagli sottolineando che il Partito è sempre presente durante le principali manifestazioni del movimento
Il PMLI diffonde all’ingresso dell’aula della conferenza i volantini contro il governo del Berlusconi democristiano Renzi ottenendo il favore e l’ammirazione dei partecipanti

 
Dal corrispondente dell’Organizzazione di Biella del PMLI
Puntualmente alle ore 20 e 30, di venerdì 7 marzo 2014, presso l’aula magna dell’Istituto tecnico industriale di Biella si è svolta la serata organizzata dal Gruppo NO TAV di Biella per fornire ulteriori prove documentate alle biellesi e ai biellesi, se ancora ce ne fosse il bisogno, dell’inutilità e dell’enorme sperpero di denaro pubblico che la progettazione e realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione porterebbe alla collettività.
Al tavolo della presidenza due personaggi di primo piano della lotta popolare NO TAV: il leader nazionale del movimento, Alberto Perino, ed il suo omologo francese Daniel Ibanez; la serata è stata presentata e condotta da Gabriele Urban del Gruppo NO TAV di Biella che nel suo discorso introduttivo ha denunciato le cosiddette grandi opere che i capitalisti biellesi vorrebbero costruire sul nostro territorio fregandosene delle priorità di cui avrebbero bisogno le masse popolari e della salvaguardia della salute della popolazione e della natura. Il compago Urban ha voluto ricordare, tra tutti gli esempi degni di nota, il disastroso stato in cui versa la linea Novara-Biella-Santhià tratto ferroviario non ancora elettrificato con littorine precarie che viaggiano a nafta e il progetto della nuova autostrada “Pedemontana”, avallato dal PD di Biella e dal “centro-destra”, che, secondo il parere dei politicanti nostrani, dovrebbe magicamente portare nuovi investimenti nel biellese appena l’opera fosse terminata. Urban ha esaltato il movimento NO TAV “un movimento di massa esemplare per il coinvolgimento della popolazione della Valle, per la determinazione, per l’unità di tutte le sue componenti politiche e sociali, per l’autonomia e indipendenza dai governi centrali e locali e per i suoi metodi di lotta di massa; un movimento che dà molta noia ai signori del cemento che pur di accrescere la loro ricchezza distruggono l’ambiente e la natura.
Il movimento NO TAV ha insegnato a tutti noi come difenderci dai soprusi e dalle ingiustizie dei politici e degli speculatori permettendo la nascita di movimenti come il NO MOSE a Venezia, il NO F35 a Novara, il NO Dal Molin a Vicenza, il NO MUOS in Sicilia e contro l’energia nucleare a Saluggia”.
Nel suo intervento Daniel Ibanez ha voluto in primis proiettare un video-documentario sulla discussione avvenuta recentemente in merito alla realizzazione del TAV sul versante francese per poi dimostrare, con tantissimi dati scientifici alla mano, che oggigiorno la realizzazione della faraonica opera non ha oltretutto più alcun senso pratico ed economico considerato che negli anni la circolazioni di merci e passeggeri è sempre stato in continuo calo e seguita ad esserlo. Le domande dal pubblico, rivolte a Daniel, sull’importanza di viaggiare velocemente e sulla presunta urgenza di unire i popoli europei attraverso linee ferroviarie moderne e ad alta velocità sono state lo spunto di riflessione dell’ospite francese per far comprendere ai presenti che nessuno mai, all’interno del movimento NO TAV, s’è dimostrato contrario a tali aspetti ma ha sempre posto l’accento sulla necessità di ammodernare le esistenti infrastrutture con moderni lavori di qualificazione e ristrutturazione anziché costruirne di nuove. Tale risposta è stata accolta da un fragoroso applauso degli oltre 120 presenti alla conferenza che hanno segnato il pieno successo dell’iniziativa biellese considerato che in molti hanno dovuto seguire la serata in piedi sui lati del salone visto l’assenza di posti liberi a sedere.
La parola è passata al leader nazionale del movimento NO TAV, Alberto Perino, che ha iniziato il proprio discorso descrivendo la solidarietà diffusa di tutti i valsusini, e di molte migliaia di connazionali ed esteri, che si sono stretti negli anni al movimento e che in questi ultimi mesi hanno risposto in massa alla richiesta dell’organizzazione NO TAV di fare sottoscrizioni economiche in favore degli attivisti perseguitati dalla magistratura contribuendo col versamento di oltre 300.000 euro alla copertura pressoché totale delle spese processuali, delle multe e degli spostamenti che, nel corso di questi 25 anni, si sono accumulati. Albero Perino riassumendoli in dieci punti ha spiegato perché con molta probabilità il potere politico alternativamente negli anni in mano al “centro-sinistra” e al “centro-destra” ha sempre imbeccato la magistratura torinese nel perseguitare i NO TAV fino ad arrivare all’odierna assurda condanna per terrorismo inflitta ai quattro militanti No TAV: Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò accusati, senza prove effettive, dell’incendio di un compressore.
Alberto Perino ha sottolineato che tutte le decisioni prese dal movimento NO TAV ed i metodi di lotta scelti di volta in volta sono sempre stati adottati dopo lunghissime e democratiche assemblee pubbliche esclusivamente con in mente l’obiettivo di difendere la propria Valle dalle usurpazioni degli speculatori. Le domande del pubblico sono state le più varie possibili dalla formazione e gestione dei comitati spontanei alle prossime battaglie del movimento. La compagna Barbara, del Gruppo NO TAV di Biella, ha ricordato che il 29 marzo prossimo nel Comune di Brosso in Provincia di Torino si terrà una manifestazione in ricordo degli attivisti politici Sole e Baleno (Maria Soledad Rosas ed Edoardo Massari) suicidatisi in carcere nel 1998 perché ingiustamente incarcerati. Tra questi interventi è giunta la solidarietà dell’Organizzazione biellese del PMLI, portata dal compagno Fabrizio, che ha espresso l’appoggio militante del Partito ai quattro ragazzi arrestati e direttamente ad Alberto Perino per la condanna a quattro mesi di reclusione in carcere per la violazione dei sigilli apposti alla piccola baita costruita in Clarea. L’esponente nazionale ha ringraziato pubblicamente il PMLI per la lettera di solidarietà che gli è stata recapitata e ha voluto espressamente sottolineare con piacere che il Partito è sempre presente durante le principali manifestazioni del movimento.
Nelle proprie conclusioni Alberto Perino ha invitato tutti i presenti a scrivere telegrammi di solidarietà ai quattro arrestati: Chiara Zenobi c/o Casa Circondariale Rebibbia via Bertolo Longo, 92 – 00156 Roma; Claudio Albero c/o Casa Circondariale Ferrara via Arginone, 327 – 44122 Ferrara ed infine Mattia Zanotti e Niccolò Blasi c/o Casa Circondariale San Michele via Casale 50/a – 15121 Alessandria.
Le ultime parole con cui ha concluso la serata Albero Perino sono state: “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso!”.
Militanti e simpatizzanti dell’Organizzazione biellese del PMLI, tra cui principalmente il compagno Pier, hanno volantinato all’ingresso dell’aula della conferenza No Tav decine e decine di volantini contro il governo del Berlusconi democristiano Renzi ottenendo il favore e l’ammirazione dei partecipanti.

12 marzo 2014