All'assemblea nazionale della mozione “Il sindacato è un'altra cosa”
Cremaschi: questa Europa delle banche e dei padroni è nostra nemica. La CGIL rompa col PD e Renzi
Apprezzata diffusione dei volantini del PMLI contro il governo Renzi

 
Dal nostro inviato speciale
Il 29 marzo si è tenuta a Bologna presso il cinema Galliera la prima assemblea nazionale de “Il sindacato è un'altra cosa”, la mozione di sinistra del XVII Congresso della CGIL, primo firmatario Giorgio Cremaschi, sostenuta anche dai marxisti-leninisti.
All'entrata del cinema, prima dell'inizio dell'assemblea, una squadra di diffusori del PMLI diretta dal compagno Federico Picerni ha distribuito quasi 200 volantini recanti il Documento “Spazziamo via il governo del Berlusconi democristiano Renzi”, accettato di buon grado dai partecipanti e dallo stesso Cremaschi, oltre che da alcuni passanti che transitavano nei paraggi. Copie dello stesso e di un altro volantino con l'appello “Giovani, date le ali al vostro futuro” erano inoltre esposte nel corridoio antistante la sala dell'assemblea.
 
La relazione di Cremaschi
Nella sua relazione, di ampio respiro, Cremaschi ha evidenziato innanzitutto il grande impegno militante profuso da chi si è battuto per l'affermazione della mozione 2, nonostante le gravissime scorrettezze dei promotori della mozione 1: statisticamente infatti ha vinto quest'ultima, ma si assiste ad un clamoroso divario fra il 20% circa ottenuto dalla mozione 2 nei pochi congressi dove poteva disporre di relatori, e le percentuali da prefisso telefonico in quelli dove era assente. Oltre a tante altre irregolarità, alcune al limite del surreale come il “voto” di iscritti in realtà defunti. Susanna Camusso, ha detto Cremaschi, dovrebbe “vergognarsi di questo dato falso”, “i risultati sono falsi ed è responsabilità della segreteria confederale”.
Il primo firmatario della mozione 2 ha quindi stigmatizzato l'accordo del 10 gennaio sulla rappresentanza e la “consultazione” farsa in merito, tuonando fra gli applausi: “Lo grideremo anche dai tetti: questo accordo è incostituzionale”, e annunciando che si farà ricorso alla magistratura. Quindi ha spronato la FIOM a “fare sul serio”, facendo saltare l'accordo.
Cremaschi ha infine puntato il dito contro il governo Renzi, denunciando sia le giravolte di Camusso sia la clamorosa connivenza di Landini, affermando che tale governo è “nostro avversario”, perché ha messo in campo un “programma di estrema destra” fatto di privatizzazioni, F35, precariato totale, tagli, licenziamenti dei dipendenti pubblici, sprezzo dei sindacati, cancellazione del Senato (“e poi della Camera?”, ha ironizzato). Un altro applauso ha accompagnato Cremaschi quando ha detto: “La CGIL se vuole esistere deve rompere col Partito Democratico”.
“Il sindacato è un'altra cosa”, ha aggiunto, farà la sua parte per mettere in piedi una “mobilitazione contro il governo Renzi”, perché “questa Europa delle banche, dei padroni e della BCE è nostra nemica, e Renzi è il governo di questa Europa”. Perciò la mozione non mancherà alla manifestazione nazionale contro l'austerità del 12 aprile a Roma.
Nell'immediato futuro, dopo il risultato incoraggiante nei congressi che si sono svolti finora, la mozione “Il sindacato è un'altra cosa” continuerà a dare battaglia nei congressi di categoria fino al congresso nazionale della confederazione. Ma, precisa Cremaschi, non è tutto: dopo il congresso verrà convocata una conferenza organizzativa per trasformare la mozione in area di opposizione organizzata all'interno della CGIL, fondata sulla democrazia interna e sulla centralità dei delegati.
 
Osservazione
Indubbiamente l'assemblea di Bologna segna un salto di qualità per la mozione 2, non solo perché le ha consentito di fare il punto della situazione e l'ha lanciata per il futuro come area di opposizione della sinistra della CGIL, ma soprattutto per aver preso risolutamente posizione contro il governo del Berlusconi democristiano Renzi. Anche perché nel testo della mozione 2 mancava un qualsiasi attacco contro il governo (allora Letta-Alfano).
Tuttora però non si dice esplicitamente che il problema di fondo, alla base della crisi e delle politiche di austerità e macelleria sociale sponsorizzate dalla UE, è il capitalismo col suo sistema economico, sociale, politico e istituzionale, che va quindi abbattuto per realizzare un vero cambiamento. Ma c'è terreno fertile perché questa coscienza possa affermarsi, attraverso l'impegno dei marxisti-leninisti.
Infine, riportiamo all'attenzione di chi si batte per la democrazia in CGIL quanto la Commissione per il lavoro di massa del CC del PMLI ha scritto nel documento “Diamo battaglia al XVII congresso della CGIL”: “La proposta strategica del PMLI di modello di sindacato va molto oltre. Noi ci battiamo per la costruzione dal basso di un grande sindacato delle lavoratrici, dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati fondato sulla democrazia diretta e il potere sindacale e contrattuale in mano alle assemblee generali dei lavoratori e dei pensionati.
“Possiamo prendere spunto dall'esigenza di una rappresentanza sindacale di tipo nuovo, che in parte si trova nella mozione 2, per esporre il nostro modello di sindacato le cui caratteristiche principali sono: l'unità sindacale di tutti i lavoratori dipendenti (operai e impiegati di ambo i sessi e di tutte le categorie e i settori privati e pubblici) e di tutti i pensionati a basso reddito; la gestione della vita del sindacato fondata sulla democrazia diretta dal basso verso l'alto che significa dare il potere sindacale e contrattuale alle Assemblee generali dei lavoratori e dei pensionati, che comporta tra le altre cose la possibilità di revoca in ogni momento dei delegati e dei dirigenti non più riconosciuti come tali dalla base; l'assunzione di una piattaforma rivendicativa che abbia come scopo la conquista di migliori condizioni di vita e di lavoro, per quanto possibile sotto il capitalismo; il rifiuto a livello di principio della concertazione e del 'patto sociale' con le 'controparti' (governo e padronato) poiché è solo con la lotta di classe, con l'uso di tutti i metodi di lotta a disposizione che possono essere conquistati veri ed effettivi avanzamenti sociali per gli sfruttati e gli oppressi.”

2 aprile 2014