Comunicato della 4ª Sessione plenaria allargata del 5° Comitato centrale del PMLI

 
“Una Sessione di carattere storico, che dà una grande scossa al Comitato centrale, una pietra miliare del Partito”. Questo il giudizio della compagna Patrizia Pierattini, una dei primi 4 pionieri del PMLI, nel suo intervento alla 4ª Sessione plenaria allargata del 5° Comitato centrale del PMLI. Giudizio immediatamente fatto proprio dal compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del Partito, che ha presieduto la Sessione tenuta il 5 aprile a Firenze. Una Sessione di respiro congressuale, per i temi trattati, per le indicazioni di lavoro e per lo spirito con cui è stata vissuta dal Comitato centrale. La prima Sessione plenaria del CC del Partito svolta nella nuova Sede centrale del PMLI e de Il Bolscevico.
I compagni dirigenti che abitano a Firenze hanno accolto i compagni provenienti dalle altre città con calore proletario marxista-leninista. La Sede risplendeva di un rosso fiammante e la grande sala in cui si svolgeva l'assise era addobbata con i manifesti elettorali per l'astensionismo marxista-leninista (europee e amministrative) e contro il governo del Berlusconi democristiano Renzi. Alle spalle della presidenza gli storici quadri donati al Partito con le gigantografie dei cinque Maestri del proletariato internazionale Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao che negli anni Settanta venivano portate in piazza alle manifestazioni. In una stanza era allestito un punto di rinfresco con cibo e bevande per i partecipanti.
I temi trattati dalla Sessione plenaria allargata, aperta dal canto collettivo di uno dei tre Inni del Partito, Il Sole Rosso, sono stati: Rapporto del Segretario generale del PMLI su “La situazione del Partito e le elezioni europee e amministrative”; Relazione presentata dal compagno Ettore Roccia su “Bilancio critico e autocritico dell'Attività vitale”; “Varie ed eventuali”.

Il Rapporto di Scuderi
Molte volte interrotto dagli applausi, il Rapporto di Scuderi costituisce un ennesimo dipinto marxista-leninista composto da magistrali pennellate rosse proletarie rivoluzionarie, come l'ha giudicato un compagno. La sua lettura è stata seguita con la massima attenzione soprattutto dai compagni più giovani, alcuni di loro per la prima volta ad una Sessione del CC. Calorosi applausi nel passaggio in cui il Segretario generale indica come una delle vittorie del Partito la ricostituzione della Commissione giovani del CC con l'esemplare compagno Federico Picerni come Responsabile, una Commissione modello per la sua direzione e vita interna, produzione politica, organizzativa e giornalistica. Applausi sono stati riservati alla Commissione centrale per il lavoro di massa che, nonostante la grave malattia agli occhi che ha colpito il compagno Emanuele Sala, ha rilanciato il lavoro sindacale del PMLI grazie al contributo determinante del compagno operaio Andrea Cammilli. Il Segretario generale ha rivolto elogi e ringraziamenti ai militanti e ai simpatizzanti attivi del Partito che si sono battuti a favore della mozione 2, all’interno dei congressi della CGIL, autofinanziandosi. Su questa battaglia i marxisti-leninisti sono stati attivi e d’esempio, mentre i membri di partiti sedicenti comunisti sono stati completamente assenti nei congressi cui abbiamo partecipato. Sul fronte sindacale è necessario perseverare nella politica di fronte unito, in particolare adesso che la mozione 2 ha finalmente inquadrato il governo Renzi come di destra.
Applausi sono stati rivolti alle istanze che sono un esempio di come lavorare nei movimenti di massa tra cui Napoli, Rufina (Firenze), Biella e Castelvetro di Modena. Ancora applausi quando sono stati ringraziati gli intellettuali del popolo non membri del Partito che collaborano con il PMLI e Il Bolscevico .
Scuderi ha messo l’accento sull’importanza della critica marxista-leninista tramite la quale sono stati smascherati tre falsi marxisti-leninisti che non hanno retto le critiche e hanno abbandonato il Partito.
Scuderi ha rimarcato l’importanza del Documento sul precariato a firma dell’Ufficio politico del PMLI, che va studiato individualmente e collettivamente, e propagandato tra i precari e gli studenti, ai quali vanno chiesti interviste e parere sul ponderoso e articolato documento.
Solidarietà e calorosi applausi sono stati rivolti ai compagni biellesi, in particolare a Gabriele Urban, per la vicenda del trasporto con pullman negato al PMLI dalla FP-Cgil ad una manifestazione regionale, una discriminazione antimarxista-leninista, antisindacale e antidemocratica.
Il Rapporto ha esaltato la vittoriosa apertura della nuova Sede centrale del Partito e de Il Bolscevico . Grandi i sacrifici affrontati per averla e mantenerla, ma ne è valsa davvero la pena. Per molto tempo ancora occorreranno duri sforzi sul piano finanziario per coprire le spese di affitto e gestione e per le esigenze del Centro in generale, su questo andrà imbastita una vera e propria campagna di autofinanziamento. In questo ambito è stato applaudito e calorosamente ringraziato una storico compagno di base che con generosità massima ha finanziato il Partito, tanto da essere definito il nostro “bancomat rosso”.
Sulla sospensione de Il Bolscevico in formato cartaceo il compagno Scuderi ha chiarito che sebbene comporti un arretramento sul piano della propaganda, ciò non è determinante per lo sviluppo e il radicamento del Partito. Il fattore determinante è l’applicazione della linea del Partito negli ambienti di lavoro, studio, vita. D'altra parte Il Bolscevico è ancora vivo e combattivo on line. Ringraziamenti sono andati alle Penne Rosse, ai grafici, ai correttori di bozze, agli informatici, ai corrispondenti locali che hanno reso Il Bolscevico ancora più bello, completo e migliorato graficamente. Applausi e ringraziamenti sono stati rivolti al Direttore de Il Bolscevico compagno Achille Zanieri, alla Direttrice responsabile compagna Monica Martenghi e ai compagni Loris Sottoscritti e Alessandro Casalini.
Scuderi ha messo in evidenza i tre problemi aperti da rimuovere per far divenire il PMLI un Gigante Rosso anche nel corpo: 1) quello economico; 2) rafforzare il numero dei compagni che lavorano al Centro; 3) il radicamento locale.
Il primo si è purtroppo aggravato, e il suo superamento passa soprattutto dallo sviluppo del Partito. Su ciò occorre continuare con gli appelli per il finanziamento, sensibilizzare chi entra in contatto con il PMLI ed esporre un cartello nei banchini e nelle iniziative che reciti “Sottoscrivi per il PMLI per il trionfo della causa del socialismo in Italia”. Il secondo è divenuto urgente e può essere risolto solo se qualche dirigente nazionale si trasferisce a Firenze. Il terzo punto può essere risolto se le istanze e i compagni ritardatari e inadempienti comprendono che lo sviluppo del Partito passa dalla nostra presenza attiva, combattiva e propositiva nei luoghi di lavoro, di studio e di vita. Per questo occorre bombardare le giunte locali e regionali, interessarsi dei problemi delle masse, facendo comunicati stampa, volantini, lavorando per un largo fronte unito, svolgendo un corretto lavoro di massa secondo il principio "Studiare, concentrarsi sulle priorità, radicarsi; radicarsi, concentrarsi sulle priorità, studiare”.
Scuderi ha rimarcato che i compagni devono privilegiare il megafono alla tastiera, stabilendo un rapporto diretto con le masse. Ha poi richiamato l’attenzione sul ruolo del Comitato centrale nella direzione e orientamento del Partito. In particolare i dirigenti nazionali devono essere i primi in tutto, nell’applicazione del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, nella lotta al capitalismo per il socialismo, nella lotta al riformismo, al revisionismo, al parlamentarismo, al legalitarismo, nella lotta al frazionismo, all'individualismo, al liberalismo, e nello studio, nel finanziamento del Partito, nello spirito di sacrificio, nel gioco di squadra, nella disciplina proletaria, nel rafforzamento dell’unità collettiva e personale, evitando di dar peso alle questioni caratteriali. E ciò vale in particolare per la futura Segreteria generale del Partito. Tra gli applausi, ha sostenuto che occorre aprire una nuova fase di unità e collaborazione rivoluzionarie nel CC per arrivare a dare un corpo da Gigante Rosso al PMLI. I dirigenti nazionali più giovani devono pensare, preparandosi opportunamente, che un giorno dovranno succedere ai compagni che lasceranno le massime cariche dirigenti. Tutti dobbiamo essere dei dirigenti rossi, rinfrescandoci le idee sulla linea organizzativa del Partito oltre che su quella politica e ideologica.
Dobbiamo tenere alta la vigilanza rivoluzionaria - ha sottolineato il Segretario generale - verso chi chiede di entrare nel Partito, andando per gradi nel rapporto. Questo atteggiamento di recente ci ha permesso di smascherare alcuni tentativi di infiltrazione.
In merito alle imminenti elezioni europee e amministrative parziali, Scuderi ha confermato il ricorso del PMLI alla magistratura per l'incostituzionalità della vigliacca soppressione dei tabelloni elettorali per i “fiancheggiatori”. Ed ha poi invitato i compagni a svolgere comunque la campagna elettorale astensionista attraverso volantinaggi verso le fabbriche, le facoltà e le scuole più combattive e con banchini attrezzati con i manifesti elettorali e col manifesto sulla sottoscrizione al Partito.
Ringraziamenti e applausi sono stati rivolti ai compagni esemplari che portano le bandiere dei Maestri e le bandiere e i cartelli del PMLI sotto il palco alle manifestazioni nazionali e non, cosa che spesso rompe il ferreo black-out verso il nostro Partito.
Le nostre battaglie elettorali principali saranno in Piemonte dove si svolgono le elezioni regionali e a Firenze, città culla del PMLI e trampolino di lancio politico del Berlusconi democristiano Renzi. Confermando l’astensionismo tattico per le amministrative e di principio per le europee, Scuderi si è soffermato sull’importanza del nostro lavoro politico per orientare il già crescente astensionismo verso la lotta per il socialismo. Su questo occorre spiegare bene che solo nel socialismo il proletariato può conquistare il potere politico e che se anche come PMLI avessimo conquistato la maggioranza nelle istituzioni borghesi serviremmo il capitalismo, perciò occorre creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo.
Sul governo Renzi ha ricordato come l’Ufficio politico del PMLI ne abbia denunciato subito la natura capitalista, borghese e di destra. Mentre le forze politiche di “sinistra” ancora non hanno capito che Renzi è una reincarnazione moderna e tecnologica di Mussolini e di Berlusconi. Le “riforme” costituzionali di Renzi sono golpiste e il suo nazionalismo è simile a quello di Mussolini. Applausi scroscianti quando ha chiesto a gran voce a tutti i sindacati di proclamare lo sciopero generale di 8 ore con manifestazione nazionale sotto Palazzo Chigi.
Scuderi ha concluso tra gli applausi, un lungo battimani ritmato, ricordando che il 9 Aprile il Partito compie 37 anni, ricordando la valorosa compagna Lucia della quale il 6 aprile ricorre l’8° anniversario della sua prematura e improvvisa scomparsa. La strada del socialismo – ha detto Scuderi - non è un’autostrada tutta in pianura, un prato fiorito, ciononostante il PMLI, animato dallo spirito di Yu Kung che osò spianare le montagne confidando nell'appoggio del popolo, andrà fino in fondo nella Lunga Marcia politica e organizzativa.

La Relazione di Roccia
La Sessione allargata ha discusso la Relazione presentata dal compagno Ettore Roccia che aveva per oggetto il bilancio critico e autocritico di un'Attività vitale nella quale sono stati impegnati per 37 anni diversi compagne e compagni dirigenti e militanti di base del nostro Partito secondo una decisione lungimirante assunta nel 1976 dalla Direzione dell'Organizzazione che poi diede vita al PMLI.
Tale Attività vitale, ha scritto il compagno Giovanni Scuderi nel suo Rapporto alla Sessione, “è stata una grande ed epica impresa che rimarrà negli annali della storia del Partito. Le compagne e i compagni che vi hanno preso parte, nessuno escluso e inclusa la compagna Monica Martenghi coinvolta indirettamente, affrontando sacrifici e rinunce, in più casi al limite dell'umano, costituiscono un sublime esempio di abnegazione proletaria rivoluzionaria e marxista-leninista”.
Il compagno Roccia ha tracciato un quadro preciso ed esaustivo della situazione che ha visto per moltissimi anni il generoso ed esemplare impegno di compagne e compagni che col loro lavoro di seconda linea e i loro grandi sacrifici fisici ed economici hanno permesso al Partito di avere i mezzi necessari per mantenere le sue attività e in particolare l'intero fronte della stampa e propaganda a partire da Il Bolscevico cartaceo, la cui vita è durata per ben 44 anni.
Particolarmente interessante la ricostruzione storica e politica degli avvenimenti dell'Attività vitale.
La Relazione ha rappresentato un autentico e salutare bagno di umiltà marxista-leninista allorquando, oltre a rimarcare i punti forti e positivi dell'Attività in questione, peraltro già riconosciuti dai Congressi nazionali del Partito, ha evidenziato certi errori commessi dalla sua Direzione, che hanno portato al naufragio (che forse non sarebbe stato comunque evitabile) di questa esperienza, in conseguenza del perdurare della crisi economica del capitalismo. Ciò ha comportato conseguenze pesanti e dolorose per il PMLI e per i compagni direttamente coinvolti. Su questo punto la Relazione è andata a fondo, senza reticenze o omissioni (“un'autocritica a 360 gradi” ha detto Scuderi), permettendo di sviluppare, in maniera corretta, proficua ed educativa, la critica e l'autocritica attraverso un confronto tanto serrato e deciso quanto sincero e costruttivo.
Nel suo Rapporto, il Segretario generale ha scritto: “Ormai sappiamo per esperienza diretta che le contraddizioni nel Partito sono normali e non dobbiamo temerle, riflettono le contraddizioni che esistono nella società. Dobbiamo però migliorarci nel trattarle correttamente, nel rispetto del centralismo democratico e col metodo della critica e dell'autocritica, per evitare il rischio che degenerino e che diventino antagonistiche. Unità-critica-unità è il principio che deve guidarci per risolvere le contraddizioni nel Partito. Quando non riusciamo a risolverle e ciascuno rimane sulle sue posizioni, non dobbiamo rompere i rapporti politici e personali con i compagni. Dobbiamo adoperarci per mantenerli nel supremo interesse della causa. Finché siamo nel Partito dobbiamo sempre collaborare tra di noi. Lasciando al tempo, ai nuovi avvenimenti, stabilire chi aveva ragione e chi torto.
In ogni caso - conclude Scuderi - occorre rispettare la volontà della maggioranza, senza tuttavia rinunciare a portare la maggioranza sulle proprie posizioni quando i fatti, i nuovi avvenimenti dimostrano che essa aveva torto. In ultima analisi, è la pratica che stabilisce chi è nel giusto e chi è nell'errore. Comunque, finché il Partito è rosso, dobbiamo rimanere uniti e lavorare uniti per il trionfo del socialismo in Italia”.
Nel prendere nota del confronto critico e autocritico tra i compagni, il Segretario generale li ha invitati a guardare avanti, a voltare pagina, a ricompattarsi, a ricostruire i rapporti personali, ad aprire una nuova fase della propria militanza, più matura, più lucida, di crescita politica. Siccome siamo tutti quanti marxisti-leninisti, non ci devono essere delle fratture tra di noi. La linea del Partito va tenuta alta in ogni circostanza, anche quando si è “murati vivi” nello svolgere un oscuro e non gratificante lavoro di seconda linea.
L'esperienza dell'Attività vitale ha reso possibile trarre diversi insegnamenti utili all'intero Partito, il cui cuore, ha scritto Scuderi nel Rapporto, “è che in qualsiasi attività del Partito, diretta o indiretta, ci devono essere al primo posto la direzione del Partito, la politica proletaria rivoluzionaria e marxista-leninista e il coinvolgimento pieno e attivo dei compagni che vi partecipano”. Questo concetto è stato fatto proprio dal compagno Roccia nella sua relazione in cui ha indicato i seguenti insegnamenti scaturiti dall'esperienza dell'Attività vitale:
“1 – Almeno una volta l’anno deve essere presentato all’Ufficio politico, se del caso al Comitato centrale o comunque all’istanza superiore di riferimento, un bilancio politico e economico dell’attività.
2 – Fra un bilancio e l’altro vanno fornite al Segretario generale o al Segretario dell’istanza superiore di riferimento informazioni sull’andamento dell’attività, in particolare difronte a eventi rilevanti e che richiedono di centralizzarsi per avere il nulla osta alle iniziative da intraprendere.
3 – Se per qualche motivo l’attività entra in crisi, centralizzarsi subito alla istanza di riferimento e prendere rapidamente le decisioni opportune senza sacrificare le retribuzioni dei compagni.
4 – Nelle attività economiche di Partito va previsto che vi sia una condizione organizzativa a carattere politico, se del caso una vera e propria istanza, consentendole di poter avere una propria vita interna.
5 – Occorre che periodicamente vi siano riunioni politiche con appositi ordini del giorno condivisi da parte dei compagni partecipi dell’attività per fare il punto della situazione, scambiare informazioni, avanzare critiche e autocritiche, concordare misure da adottare a livello lavorativo.
6 – Quando compaiono Documenti di particolare importanza del Segretario generale, dell’UP e del CC che può essere utile discutere collettivamente, vanno previste delle riunioni di studio con specifico riferimento alla situazione dell’attività.
7 – Qualunque compagno rilevi delle situazioni non corrispondenti alla linea politica e organizzativa del Partito per la seconda linea deve avanzare critiche e chiedere spiegazioni a chi è responsabile dell’attività e se non è soddisfatto rivolgersi nelle dovute forme all’istanza superiore di riferimento”.

Interventi e conclusioni
Il dibattito che ha fatto seguito al Rapporto di Scuderi e alla Relazione di Roccia è stato caratterizzato da uno spirito di classe proletario rivoluzionario e marxista-leninista, sincero, fraterno, franco, anche nella sua parte più complessa e delicata. Tutti gli interventi, compreso quello del più giovane invitato, un operaio, hanno sottolineato l'importanza di praticare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, di non avere una concezione idealista del Partito, dei suoi dirigenti e militanti, di essere delle avanguardie nella lotta fra le due linee all'interno del Partito, di accogliere in pieno l'appello del Segretario generale secondo cui i dirigenti nazionali devono essere i “migliori militanti del PMLI”.
Momenti di commozione negli interventi di alcune compagne e compagni ai sacrifici che hanno fatto i membri del Partito impegnati nell'Attività vitale, in tutti i presenti grande la determinazione a lavorare sodo e con fiducia per il successo delle lotte immediate e a lungo termine intraprese dal PMLI, a cominciare da quelle elettorali e da quelle contro le misure dell'imbroglione e megalomane di Palazzo Chigi.
Il CC ha infine nominato la Commissione per la stesura del Comunicato; ha designato l'oratore della prossima commemorazione pubblica di Mao; ha designato chi dovrà redigere il documento elettorale per le europee del 25 maggio prossimo; ha approvato alcune norme relative a militanti con incarichi speciali della seconda linea.
La Sessione, che come ha detto il Segretario generale ci ha reso tutti più maturi e più coscienti delle proprie responsabilità verso il Partito, il proletariato e la causa, si è conclusa col canto de Il Sole Rosso.
Subito dopo si è svolto, in un clima fraterno e gioioso, un apprezzatissimo e ricco pranzo collettivo, per il quale il CC ringrazia di cuore chi ha partecipato alla sua impeccabile preparazione.

9 aprile 2014