Spagna
Più di 2 mila manifestanti bloccano la Gran Via di Granada contro le politiche di lacrime e sangue dell'Ue e il governo Rajoy

Lo scorso 3 aprile, CCOO (Commissioni Operaie, confederazione sindacale spagnola), UGT (Unione Generale dei Lavoratori, sindacato spagnolo) e le organizzazioni sindacali che fanno parte del Vertice Sociale (Cumbre Social) hanno convocato manifestazioni in tutto il paese contro le politiche di austerità e di tagli imposte in Europa e in Spagna da parte del governo Rajoy. Secondo i dati del Servicio Público de Empleo, durante il mese di marzo si sono registrati nelle Oficinas Públicas de Empleo (il nostro Centro per l'impiego) 1.844 persone in più rispetto al mese precedente (+1,77%) che fanno parte di un totale di 105.808 richieste.
A Granada, la protesta è partita alle ore 19 da piazza del Triunfo, più di 2 mila manifestanti, nonostante la pioggia, hanno sfilato per le strade della città sotto lo slogan “Ora basta con i tagli”. Il corteo ha paralizzato la Gran Vía sino alla sua conclusione a Plaza Isabel La Católica. Erano altresì presenti Izquierda Unida, il Partido Comunista del Pueblo Andaluz (parte integrante del Partido Comunista de los Pueblos de España), i Colectivos de Jóvenes Comunistas (organizzazione giovanile anch'essa vincolata al PCPE) – queste due ultime organizzazioni lanciavano spesso lo slogan “L'unico cammino è la lotta per il socialismo” - un gruppo di ex lavoratori autorganizzato della Junta de Andalucía (l'istituzione in cui si organizza l'autogoverno della Comunidad Autónoma de Andalucía, integrata dal Parlamento de Andalucía, la Presidencia de la Junta de Andalucía e il Consejo de Gobierno), studenti universitari, varie associazioni e organizzazioni oltre che a singoli cittadini. Tutti uniti per dir no ai tagli “imposti dall'Europa”.
Il Segretario generale del CCOO di Granada, Ricardo Flores, ha spiegato che le proteste si inseriscono nella campagna della Confederación Europea de Sindicatos (CES) che si estenderà sino alle elezioni del parlamento europeo il 25 maggio. L'obiettivo è chiedere un cambio di rotta alle politiche di austerità che si stanno imponendo dall'Europa. Manuela Martínez, Segretaria generale del UGT Granada, ha indicato che le mobilitazioni del 3 aprile sono state un richiamo all'attenzione diretto i politici “per smuovere le loro coscienze”, per farsí che lavorino una volta per tutte per garantire il fututo ai cittadini e abbandonino le politiche di austerità.
A Granada, secondo i sindacati, “i dati sono allarmanti”: una tassa di disoccupazione che supera il 36%, 87.392 persone non lavorano neanche saltuariamente, 65.000 famiglie i cui membri sono tutti senza un'occupazione.

Un militante del PMLI che studia in Spagna

16 aprile 2014