Varese
Il 25 Aprile svuotato dei suoi valori antifascisti. PMLI, PRC e “Donne in nero” la vera anima popolare e antifascista del corteo. Saluti fraterni tra PMLI e manifestanti e appuntamento al 1° Maggio

 
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Viggiù del PMLI
Mai un 25 Aprile a Varese ha subìto tanto scempio e vergogna come quello a cui si è dovuti assistere in questo 2014, istituzionale fino al midollo: la celebrazione per il 69° Anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo si è trasformata nella passerella degli alti papaveri di destra e di “sinistra” del regime borghese.
Già dal concentramento in piazza San Vittore si notava la presenza alla testa del corteo dei peggio rappresentati del potere borghese cittadino e regionale, il sindaco di Varese Attilio Fontana (Lega Nord), il questore di Varese Francesco Messina, il prefetto Giorgio Zanzi, il presidente del consiglio regionale, Raffaele Cattaneo (Nuovo centrodestra). A seguire una nutrita schiera di incravattati rappresentanti del PD e poi l'ANPI di Varese. Alla fine si è saputo che anche il fascioleghista presidente della regione Lombardia, il varesino Roberto Maroni (durante il corteo non c'era ombra della sua presenza) era ai comizi finali nella deserta sala Montanari.
Insomma, una nutrita schiera di squallidi personaggi fautori di politiche antipopolari e portatori di valori di stampo fascista quali il razzismo, la xenofobia, lontani anni luce dai valori e dagli ideali della Resistenza!
A dare un vero carattere popolare, antifascista, degno di onorare la lotta e il sacrificio che i nostri partigiani compirono per liberarci dalla tirannia, sono stati i compagni dell'Organizzazione di Viggiù del PMLI (Varese) (appoggiati per l'occasione da alcuni compagni della Cellula “Mao” di Milano del Partito), del PRC e l'organizzazione di donne contro la guerra chiamata “Donne in nero”. Il PMLI aveva le proprie insegne e con un cartellone riportante due incisivi manifesti che attualizzano la lotta dei partigiani per spezzare oggi l'asse neofascista Renzi-Berlusconi, insieme alla diffusione di centinaia di volantini è stato un punto di riferimento e di avanguardia per le masse antifasciste.
Per tutto il corteo le “Donne in nero” affiancate dal PMLI insieme a una larga fetta dei dimostranti hanno intonato canzoni come Bella Ciao, Fischia il vento, Valsesia, e l'Internazionale. Così è stato anche all'arrivo presso la sala Montanari dove i politicanti borghesi hanno tenuto i loro discorsi, tutti all'insegna dell'interclassismo, della “coesione sociale” e della pacificazione nazionale, mente all'esterno le masse in un unico fraterno coro antifascista continuavano nei canti popolari. Dispiace vedere che alla kermesse dei politicanti borghesi abbiano preso parte anche importanti esponenti dell'ANPI di Varese, tra cui il partigiano Angelo Chiesa.
Prima di congedarsi i compagni del PMLI hanno tenuto a salutare fraternamente le masse antifasciste rimaste fuori dalla sala per la bella giornata passata insieme, ricevendo a nostra volta diversi ringraziamenti e l'invito ad essere ancora uniti con lo stesso spirito alla manifestazione che si terrà il 1° Maggio.

30 aprile 2014