Avanzata dell'astensionismo in Mugello

Dal corrispondente della Squadra di propaganda dell'astensionismo marxista-leninista del Mugello e Val di Sieve
Come rilevavamo tra la popolazione durante la campagna elettorale per l'astensionismo marxista-leninista nelle settimane scorse, nel Mugello (Firenze) soffiava un forte vento astensionista. Cosa pienamente confermata dai risultati della tornata elettorale del 25 maggio scorso.
Alle comunali si sono avuti incrementi fortissimi specialmente a Vicchio con un più 13,4%, sul corpo elettorale, sulle comunali del 2009 e del 20,4% sulle politiche del febbraio 2013, ed ha raggiunto la ragguardevole cifra del 40,6%, pari a 2.692 elettori che hanno votato astensionismo. A Borgo S. Lorenzo, anche se vi sono stati incrementi minori dell'astensionismo e dove vi è stata una forte frammentazione del voto con ben tre liste civiche presentate alle comunali. Col 28,6%, pari a 4.033 elettori, l'astensionismo (diserzione delle urne, voto annullato o scheda bianca) raggiunge il primo posto nel maggiore e più importante comune del Mugello. Anche alle europee l'astensionismo ottiene un bel risultato, piazzandosi al secondo posto, sia a Vicchio col 33,7%, pari a 2.210 voti, che a Borgo col 28,1%, pari a 3.933 voti , con forti incrementi anche qui sulle precedenti europee in ambedue i comuni.
Tra i partiti borghesi la vittoria è andata al PD anche se non ha certo ottenuto le percentuali che ostentano i suoi vertici, che calcolano le percentuali sui voti validi, invece di rapportare i voti di ciascun partito al corpo elettorale. Questo infatti è l'unico metodo veritiero, quello che da vari decenni usa “Il Bolscevico”. In base a questo calcolo il partito del Berlusconi democristiano Renzi ottiene percentuali ben inferiori dal 41 (europee di Vicchio) al 45,3% (europee Borgo San Lorenzo), con l'eccezione delle comunali a Borgo San Lorenzo dove ottiene il 26,6%. Qui ha risentito della presenza a queste amministrative di ben tre liste civiche, una delle quali creata dalla lotta intestina nel vertice borghigiano di questo partito; vicenda che ha portato alla bocciatura alle primarie del “centro-sinistra” della candidata ufficiale del PD ed alla vittoria di Paolo Omoboni proveniente dal partito socialista.
Anche nel Mugello il Movimento 5 stelle ha perso una fetta consistente di elettorato alle europee rispetto alle politiche 2013 con un - 6,5% sia a Vicchio che a Borgo S. Lorenzo. In quest'ultimo comune ha presentato anche un candidato alla carica di sindaco, Matteo Gozzi, risultato bocciato: anche in quest'ultimo caso i 5 stelle hanno perso sulle politiche con un -9,6%. Evidentemente tante illusioni riposte in questa forza stanno cadendo. Tonfo che appare ancora più forte di fronte alla supposizione che un certo numero di voti di elettorato dell'ultradestra, vista la mancanza di una lista neofascista in questa tornata, sia confluito sui pentastellati, vista la loro contiguità in occasione della battaglia di un anno fa contro il cosiddetto “sistema Forteto”, cioè la vicenda delle giovani vittime di soprusi nella cooperativa agricola che è stata al centro delle cronache nazionali.
In caduta libera, sia alle europee che alle comunali, anche Forza Italia che rispetto alle due tornate elettorali corrispondenti del 2009 ha ridotto a circa un terzo l'elettorato di allora. Questo malgrado a Borgo S. Lorenzo abbia presentato un “volto nuovo” come candidato alla massima carica cittadina, Luca Ferruzzi, che in passato ha operato all'estero.
Il PRC alle comunali di Vicchio non si è neanche presentato mentre ha dimezzato i propri voti alle comunali di Borgo rispetto a cinque anni fa. La lista “l'altra Europa con Tsipras”, nei due comuni, ha dimezzato i voti presi alle precedenti europee da PRC-Sinistra Europa-PdCI e da SEL.
Ridotta al lumicino l'Italia dei Valori, poche decine di voti nei due comuni che nelle elezioni suppletive del '97 videro diventare senatore il presidenzialista Di Pietro, allora candidato della coalizione di “centro-sinistra”.
Stessa sorte è toccata a Scelta europea che ha perso gran parte dell'elettorato.
A Vicchio è stato eletto sindaco Roberto Izzo candidato del PD e del PSI col voto del 43,44% dell'elettorato, ben lontano da quel vantato 73,15% calcolato sui soli voti validi.
A Borgo S. Lorenzo è stato eletto Paolo Omoboni candidato del “centro-sinistra” col 41,41% sugli aventi diritto al voto. Costui è espressione del PSI che nel Mugello è capeggiato dal vice ministro Riccardo Nencini. E' noto per il suo impegno con il comitato “Attaccati al treno” in “difesa” della linea ferroviaria Faentina e con l'AVIS locale. Ha dimostrato in questi anni di “impegno politico e sociale” di essere persona che sa quello che serve per arrivare al vertice delle istituzioni borghesi locali. Da notare che la lista “Borgo migliore”,che lo appoggia insieme a PD e SEL, è la sommatoria di una diaspore del PD locale con vecchi e giovani volponi del PSI craxiano locale ed elementi marcatamente di destra. E' una lista nata in funzione di “raccogli preferenze” per costringere il PD ad essere minoranza all'interno della maggioranza. In seconda posizione si è classificato il candidato della Lista civica “Dal cuore di Borgo” l'insegnante Franco Frandi che, trombato anni fa dal PD locale, ritenta l'avventura con una lista civica formata in larga parte da suoi ex studenti. E' celebre per la sua incoerenza politica e per il suo continuo smanettare per arrivare ad occupare una poltrona. Tanto che ha strombazzato “largo ai giovani” salvo candidarsi egli stesso a sindaco. Una mossa ben studiata per ottenere almeno un posto in Consiglio comunale, vista la riduzione imposta dalla legge del numero dei consiglieri.
E' un grande risultato questa avanzata dell'astensionismo, ancora più grande se si pensa che con l'abolizione della possibilità di affiggere sui tabelloni elettorali da parte di chi non presenta candidati è venuta meno la propaganda tramite manifesti del PMLI che dovevano essere affissi dalla Squadra di propaganda dell'astensionismo marxista-leninista del Mugello-Val di Sieve, cosa che ci ha fortemente penalizzati. Certo abbiamo realizzato i banchini tra la popolazione, però il danno c'è eccome, specialmente in zone dove leggere i manifesti è cosa ben radicata. Comunque, siamo fieri di aver dato il nostro contributo all'avanzata dell'astensionismo secondo le nostre possibilità.










25 giugno 2014