Ha piazzato le sue fedelissime all'Expo
Maroni (Lega Nord) indagato
Il governatore della Lombardia avrebbe favorito l'assunzione di due collaboratrici

 
Il governatore della Lombardia, il leghista Roberto Maroni, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio con il reato di concussione per induzione in quanto, avvalendosi della sua autorità di presidente della Regione, ha piazzato due sue fedelissime - Mara Carluccio e Maria Grazia Paturzo, entrambe amiche della potente e influente portavoce di Maroni, Isabella Votino - in società ed enti che direttamente o indirettamente riguardano l’Expo, già coinvolto da tempo in una serie di scandali.
Non essendo riuscito a collocarle nello staff del presidente della Regione, in quanto la loro assunzione sarebbe stata soggetta a controlli della Corte dei conti sulla Regione, il caporione leghista ha pensato bene di collocare le sue amichette in altrettanti posti appetibili richiedendo e ottenendo da funzionari dell’ente regionale lombardo Eupolis un contratto concluso al fine esclusivo di garantire a Mara Carluccio (moglie di un ex manager della municipalizzata romana Atac, indagato a Roma per consulenze fantasma, un’indebita utilità economica pari a 29.500 euro annui e da funzionari di Expo un contratto concluso al fine di garantire a Maria Grazia Paturzo un’indebita utilità economica pari alla somma di 5.417 euro mensili per la durata di due anni.
L’indagine che ha portato alla scoperta di questi illeciti è partita dalla ben più vasta inchiesta che va sotto il nome di Finmeccanica e che vede da tempo a processo l’ex amministratore delegato e presidente del gruppo, Giuseppe Orsi, per tangenti pagate in India per la vendita di alcuni elicotteri Agusta, inchiesta alimentata da filoni nati a Roma e Napoli che avevano portato alla denuncia dell’esistenza di una tangente di 10 milioni di euro pagata a politici della Lega attraverso i rimborsi a un mediatore internazionale con passaporto svizzero, Guido Hasche.

23 luglio 2014