Secondo uno stratega militare cinese
L'esercito cinese deve prepararsi alla guerra

 
Uno stratega militare cinese e professore dell’Università nazionale di difesa, in un commento pubblicato sul “Quotidiano del popolo”, l'organo ufficiale del Partito comunista revisionista, ragionando sulle tensioni tra Stati Uniti e Russia che si disputano l'Ucraina ha avvertito che queste possono degenerare in un conflitto armato tra le grandi potenze, un conflitto che potrebbe estendersi a tutto il mondo. È un dato di fatto che le contraddizioni interimperialiste si sviluppino dal confronto economico e politico fino allo scontro armato; è significativo che sia un esponente della superpotenza imperialista cinese, una delle principali partecipanti della contesa mondiale tra le grandi potenze a sottolinearlo, a trattarlo come un evento possibile a cui la Cina parteciperebbe.
“Lo scoppio di una guerra mondiale non è impossibile”, affermava lo stratega cinese sottolineando che “l’Esercito Popolare di Liberazione (le forze armate della Cina, ndr) deve iniziare a prepararsi per una guerra in vista del conflitto armato in Ucraina”.
Se poi la crisi ucraina tornasse sotto controllo diplomatico la Cina ha comunque un confronto regionale diretto aperto con Tokyo e, secondo un generale di Pechino, il paese si dovrebbe preparare mentalmente per una guerra con il Giappone: “viste le folli provocazioni dei militari giapponesi, è estremamente necessario ed, importante realizzare ampi preparativi materiali”. Il generale sottolineava che l’esercito cinese sarebbe in condizione di vincere quello giapponese con poco più della metà “della sua forza militare”.
Nel frattempo l'imperialismo cinese si riarma e sviluppa il confronto militare a distanza in particolare con le forze dell'imperialismo americano nelle confinanti aree marittime contese con Vietnam, Filippine, Brunei e Malesia, in quell’area che Pechino ha definito di interesse primario.

24 settembre 2014