Condanniamo la repressione dei manifestanti contro il vertice dei banchieri europei a Napoli

Gli idranti, i manganelli, i lacrimogeni, le telecamere indossate dalle “forze dell'ordine” possono riuscire a difendere i banchieri europei, ma non potranno mai fermare la crescente opposizione delle masse italiane alla politica dell'austerità dell'Unione europea imperialista, dei suoi governi e delle sue istituzioni.

Il PMLI, presente ufficialmente al corteo, solidarizza in maniera militante con i manifestanti napoletani che, rappresentando la volontà della parte più cosciente del popolo italiano, hanno coraggiosamente e generosamente contestato il vertice della Bce, corresponsabile della crisi economica e finanziaria del capitalismo, della politica di lacrime e sangue e della disoccupazione senza precedenti, che colpisce duramente le masse, specie giovanili e meridionali.

Al contempo il PMLI condanna risolutamente il governo del nuovo Berlusconi Renzi, che non sa offrire al proletariato e alle masse popolari altro che repressione, oppressione, sfruttamento, miseria, disoccupazione e guerra imperialista, fascistizzando lo Stato di diritto e il diritto borghese del lavoro, secondo il piano fascista della P2 e di Berlusconi.

Come ai tempi della dittatura di Mussolini, Renzi ha fatto carta straccia della democrazia borghese, con la connivenza dei media che ignorano chi denuncia questo scempio, a cominciare dal PMLI. Va spazzato via, prima che metta le radici e ci imponga un altro ventennio berlusconiano. E' ora che il potere passi al proletariato che crea tutta la ricchezza del Paese. E' ora che si sprigioni la lotta di classe contro il capitalismo e per il socialismo.



L'Ufficio stampa del PMLI

2 ottobre 2014