Grave accusa di una ex funzionaria licenziata della Banca americana
“La Fed era succube di Goldman Sachs”
Una nuova prova che nei paesi capitalistici comandano l'alta finanza, le banche e le borse, e i governi borghesi eseguono la loro volontà

 
L'esplosione del crac finanziario, un crac definito allora sistemico, che nel 2008 ha dato il via alla persistente attuale crisi economica, mise tra l'altro in evidenza il fatto che grandi banche e società finanziarie avevano potuto operare fino al giorno prima del fallimento senza che nessuno dei diversi controllori avesse lanciato alcun allarme e men che mai adottato azioni per fermare la loro corsa verso il baratro. Incapacità o connivenza? Fra i primi chiamati in causa quantomeno per “disattenzione” fu la Federal Reserve americana, la banca centrale che ha anche i compiti di vigilanza sugli istituti di credito, i cui organismi assistettero alla bancarotta della Lehman Brothers responsabile di frodi su una scala gigantesca. Ma non ci furono conseguenze per i capi della Fed, anzi uno dei colpevoli della mancata vigilanza, Timothy Geithner, sarebbe stato poco dopo promosso da capo della Fed di New York a ministro del Tesoro della prima Amministrazione Obama. E la ragione di tale comportamento della Fed è stata denunciata recentemente da una ex funzionaria licenziata dalla Banca americana che ha fornito una serie di registrazioni a sostegno della sua accusa, quella che la Fed era succube di grandi banche e società finanziarie, nello specifico della denuncia era succube della Goldman Sachs.
La Goldman Sachs Group è una delle più grandi banche d'affari del mondo e si occupa principalmente di investimenti bancari e azionari, fornisce servizi di consulenza su piani di acquisizione e fusione fra aziende, su sottoscrizioni di titoli di debito e di altri servizi finanziari; i suoi clienti sono prevalentemente grandi multinazionali e governi. È anche autorizzata al piazzamento di titoli di debito del Governo americano. È stata una degli importanti finanziatori della campagna presidenziale di Obama del 2008.
I rapporti con l'amministrazione Usa sono ben più solidi a partire dal fatto che ex dirigenti o ex consulenti della banca sono diventati Segretari al Tesoro statunitensi come Robert Rubin nella seconda metà degli anni '90 e Henry Paulson passato dalla poltrona di amministratore delegato della banca, occupata dal 1999 al 2006, alla poltrona governativa dal 2006 al 2009 sotto l'amministrazione Bush. Dalla Goldman e Sachs è passato tra gli altri il Governatore della Banca centrale europea Mario Draghi, ex vicepresidente per l'Europa dal 2002 al 2005; hanno avuto rapporti sia l'ex Presidente del consiglio italiano Mario Monti che quello della Grecia
Lucas Papademos chiamati entrambi nel 2011 a “salvare” i due paesi travolti dalla crisi economica.
Il successore di Geithner alla testa della Fed di New York aprì un'indagine su quello che non aveva funzionato nell'organismo di controllo, la cui conclusione fu che la “cultura della Fed” era troppo “deferente e rispettosa” verso banche e società che avrebbe dovuto controllare, timorosa verso i padroni di Wall Street. Nel 2011 il settore di vigilanza della sede della Fed di New York venne potenziato con l'assunzione di nuovi ispettori. Fra questi la funzionaria cui venne affidata la pratica Goldman Sachs ma che dopo soli sette mesi di lavoro venne cacciata perché non accettava di seguire il metodo di lavoro imposto dai capi, metodo servile verso clienti facoltosi e operazioni bancarie non del tutto trasparenti. Fra i metodi non accettati quello della sudditanza verso la banca che avrebbe dovuto controllare. Il comportamento complice dei controllori della Fed sulla controllata Goldman Sachs è dimostrato dalle molte ore di registrazioni di riunioni interne raccolte dalla funzionaria dove i dirigenti della Fed definiscono "shadowy", cioè torbidi, alcuni comportamenti di Goldman Sachs ma non muoveranno un dito neanche per chiedere un chiarimento. La stessa politica dello struzzo, che nasconde la testa sotto terra per non vedere, dell'amministrazione Obama.
La denuncia della ex funzionaria licenziata dalla banca, resa nota da un’inchiesta pubblicata il 26 settembre scorso dal gruppo di giornalismo investigativo ProPublica e raccontata nella trasmissione radio This american life, sulla National Public Radio (Npr) americana, fornisce intanto una nuova prova che nei paesi capitalistici comandano l'alta finanza, le banche e le borse. E che i governi borghesi eseguono le loro volontà.

8 ottobre 2014