Alluvioni in Piemonte, Venezia-Giulia, a Parma e in Toscana
Il maltempo e l'incuria del territorio mettono in ginocchio mezz'Italia

di Eugen Galasso – Firenze
Non solo Genova e Riviera Ligure, ma anche molte altre zone della penisola sono state colpite da alluvioni
Iniziando da Nord-Ovest, la provincia di Alessandria e in particolare la parte meridionale dell'Alessandrino e soprattutto Novi Ligure (in provincia di Alessandria), ma anche Castelletto d'Orba hanno subito danni rilevanti, dall'esondazione del Bormida, in particolare: 56 sfollati, una casa interamente distrutta dall'alluvione, con una famiglia che vi abitava che per fortuna è riuscita a salvarsi, pur se in extremis, animali morti, il 10% di ettari di vigneti DOC, ossia 150 ettari su 1.500 danneggiati in maniera irreparabile (stima Coldiretti), 50 milioni di euro secondo una prima verifica (non definitiva) dei danni. 350 millimetri d'acqua in un solo giorno, ossia quanto in genere cade (nel caso di una stagione molto piovosa) in una stagione intera.
Spostandoci al Nord-Est, danni rilevanti in Venezia-Giulia e in particolare a Trieste e a Muggia (provincia di Trieste). La "bomba d'acqua, come ormai si suole designare, ha colpito con violenza inaudita, creando il panico nelle strade e nei viali di Trieste e di Muggia. Oltre agli ingenti danni materiali, si conta anche una vittima, una donna. Alla quantificazione dei danni si procede, senza che cifre esatte siano ancora state accertate.
Un po' più a Sud (ma sul versante Ovest) la provincia di Parma ha subito danni più che gravi, per l'esondazione dei torrenti Parma e Baganza. Danni a case, strade, imprese, con persone sfollate (anche, tra l'altro dall'Ospedale "Piccole Figlie"), dove il tutto si aggiunge, a quanto successo negli anni Ottanta, e più recentemente nel 2011 (in giugno) e nel 2013 (in autunno).
Ma non è finita. Anche la Maremma è stata colpita in modo molto grave: due donne sono morte, nella zona tra Saturnia e Albinia, Manciano, Magliano, Orbetello, per l'esondazione del torrente Elsa, con 120-130 millimetri di pioggia in circa due ore. Oltre alle vittime, danni molto rilevanti, sia alle famose Terme di Saturnia, sia anche per le piccole terme "artigianali" che nella zona si trovano e che rischiano di rimanere bloccate per vario tempo.
Come sempre, il vero problema è quello della devastazione del territorio che è frutto di precise responsabilità politiche: se a Genova la protesta popolare ha colpito tutti, dal sindaco Doria (Sel) al "governatore" Burlando (PD) allo stesso leader del M5S Beppe Grillo, altrove sono finite sotto accusa le amministrazioni locali sia della pseudo-sinistra (Parma, la Maremma, l'Alessandrino) sia di destra (il Triestino, dove vari governanti locali provengono dalla lista nazionalista e di centro-destra "Il Melone").
Le popolazioni colpite devono essere immediatamente risarcite dei danni subiti dai governi centrale e locali. E più in generale occorre farla finita con la cementificazione selvaggia e la rapina del territorio che sono all'origine del ripetersi di alluvioni e disastri ambientali di questo genere. Occorre farla finita col governo Renzi che con lo “Sblocca-Italia” favorisce unicamente ulteriori speculazioni edilizie e le grandi opere e non la difesa e la tutela del territorio.

22 ottobre 2014