Ad Ischia (Napoli) hanno sventolato le bandiere dei Maestri e del Partito
Grande manifestazione contro lo smantellamento dei servizi pubblici di trasporto
Apprezzato il contributo del PMLI

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Ischia del PMLI
Un lungo corteo di circa tremila manifestanti che dal comune di Casamicciola ha raggiunto il Municipio di Ischia, il 29 novembre scorso, a tratti sotto la pioggia, in difesa del trasporto pubblico.
Una protesta popolare per dire No alla privatizzazione della Caremar, la società pubblica dei trasporti marittimi nel golfo di Napoli, che l’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella ha deciso di smantellare, nell’interesse dell’armamento privato. Ma anche per dire Sì al potenziamento ed alla riqualificazione dell’Eavbus, la società dei trasporti pubblici terrestri che collega fra loro i sei comuni dell’Isola, società anch’essa destinata al fallimento a causa delle politiche scellerate seguite dalla giunta di “centro-destra” Caldoro.
La manifestazione è stata organizzata da un Comitato di lotta promosso dall’Autmare, Associazione degli utenti del mare, che ha messo insieme una quarantina di associazioni di categoria, sindacali, culturali, partiti politici. Tra questi il PMLI, il cui rappresentante isolano, Gianni Vuoso, ha guidato il lungo corteo a bordo di un’auto munita di impianto acustico. Fra gli slogan e le parole d’ordine lanciate dal PMLI, trovando il consenso dei manifestanti, l’invito ad astenersi dal voto alle prossime elezioni regionali, un voto, l’astensione, che nega il consenso ai politici falliti del “centro-destra” e del “centro-sinistra” e contribuisce alla lotta per l’Italia unita, rossa e socialista.
Concetti tra l’altro già espressi in un comunicato stampa che l’Organizzazione isolana del PMLI aveva lanciato nei giorni precedenti e pubblicato dai media locali dal titolo “Perché il PMLI scende in piazza ad Ischia”. In esso si invitavano gli ischitani “a scendere in piazza per imporre nuove politiche alla Regione Campania, contro i poteri del fascio regionale e di una borghesia che ha come unico obiettivo la salvaguardia del profitto dei padroni” ed ancora, “a lottare contro la privatizzazione della Caremar e per una vera qualificazione dell’Eavbus. Le scelte scellerate del governo regionale del fascio stanno riducendo Ischia a un’isola isolata, con corse marittime soppresse a sorpresa e nel rispetto di una logica che tende a far estinguere il naviglio pubblico e sta distruggendo il servizio del trasporto pubblico terrestre perché anche in questo caso, l’obiettivo è quello di affidare ai privati i collegamenti fra i sei comuni dell’isola”.
Nel comunicato si ricordava la lotta del PMLI che è tesa anche a difendere “i diritti degli studenti per una scuola sicura, vera, stabile che sull’Isola è ancora frantumata in varie esperienze di precarietà” ed infine,“che l’astensionismo è l’arma più forte per battere queste politiche, per negare il consenso a chi ha fatto della politica solo la fortuna personale alla faccia degli interessi delle varie popolazioni. La prossima tornata elettorale per il rinnovo della giunta regionale, prevista per la primavera, è l’occasione più immediata per astenersi dal voto, con l’obiettivo dell'Italia unita, rossa e socialista.”
Numerose le foto pubblicate sulla stampa del compagno rappresentante l’Organizzazione isolana del PMLI, che ha fatto sventolare con orgoglio, la bandiera del Partito e che indossava le spille dei Maestri e del Partito, il cappello delle guardie rosse di Mao e la bandiera dei Maestri a mo’ di sciarpa.
 

3 dicembre 2014