Buzzi ha versato 10mila euro alla cena del PD con Renzi
Carminati era socio della cooperativa 29 Giugno

“Il tavolo alla cena di Matteo Renzi è costato 10 mila euro, ha pagato tutto la cooperativa e, tra i soci della nostra cooperativa, la 29 giugno, c’è anche Massimo Carminati”.
A parlare è Claudio Bolla, braccio destro di Salvatore Buzzi, l’uomo delle cooperative “rosse” in affari con Massimo Carminati, il capo di Mafia Capitale.
Bolla – che non è indagato – intervistato al programma “Piazzapulita” e da “Il Fatto Quotidiano” ha detto che era al tavolo della famigerata cena di finanziamento per Matteo Renzi, quella del 7 novembre scorso, e con lui c’erano anche Buzzi e Carlo Maria Guarany, entrambi arrestati nell’inchiesta romana con l’accusa di associazione mafiosa. In entrambe le circostanze Bolla ha confermato che nessuno dei commensali, fra cui anche “due soci della cooperativa, di cui non vi dico i nomi” ha pagato i mille euro a testa richiesti per finanziare il PD; perché, ha dichiarato ancora Bolla “Buzzi mi ha detto che ha sborsato tutto la cooperativa”.
Io, ha precisato Bolla, in quella cena “non ci volevo neanche andare, è stato Buzzi che un giorno mi chiama e mi dice: abbiamo preso un tavolo alla cena del Pd, c’è Renzi, ti va di venire?. La verità è che non ci voleva andare nessuno, era in difficoltà a trovare gente disponibile, così l’ha chiesto a me e agli atri due, perché, pensando che in quel contesto ti trovi a parlare con imprenditori e amministratori locali, voleva qualcuno in grado di spiccicare due parole in italiano… la cena è costata 10 mila euro... e gravitando intorno a quell’area politica, visto che non esiste più il finanziamento pubblico, la cooperativa s’è sentita in dovere di intervenire in favore del partito… ma si va lì per cercare contatti, relazioni, mica per la politica”. Non a caso, ha confermato Bolla, alla cena era presente anche il boss della banda della Magliana ed ex terrorista fascista dei Nar Massimo Carminati, il presunto capo di Mafia Capitale e socio della cooperativa 29 Giugno che ha finanziato la cena del PD con Renzi ospite di “onore”. Mentre Buzzi, grazie ai forti legami fra la cooperativa e i vertici del PD non solo a Roma ma anche e soprattutto a livello nazionale, non ha avuto nemmeno bisogno dell'invito “si è auto-invitato - perché, ha riferito ancora Bolla - Per una cooperativa come la nostra, 10 mila euro, cosa vuole che siano? Non è bello se non ci andiamo, visto che è in corso il finanziamento del partito e non c’è più il finanziamento pubblico”.
Quanto a Carminati, nonostante il PD cerchi di arrampicarsi sugli specchi con il tesoriere Franco Bonifazi che afferma “Buzzi non ha dato un euro al @pdnetwork nazionale” e nega la pubblicazione degli invitati alla famigerata cena romana e alla Leopolda di Firenze per “motivi di privacy”, risulta chiaro che il boss della banda della Magliana ed ex terrorista fascista dei Nar era ufficialmente invitato alla cena renziana come “socio lavoratore della cooperativa” e di conseguenza è da considerare a tutti gli effetti un finanziatore di Renzi e del PD.
Altro che “I nomi dei partecipanti alle cene di finanziamento del PD sono pubblici e registrati”, come afferma il Berlusconi democristiano Renzi. La verità è che tra le pieghe dell'inchiesta sulla Mafia Capitale spuntano ogni giorno nuove e inquietanti condotte delinquenziali che chiamano direttamente in causa proprio Renzi e confermano che tutto il PD è ormai dentro fino al collo nella fetida palude capitalistica fatta di estorsioni, usura, corruzione, riciclaggio, false fatturazioni, turbativa d’asta, associazione mafiosa e finanziamento illecito ai partiti.

17 dicembre 2014