Guerra, ex manager d’oro Luxottica, consigliere personale di Renzi

 
È Andrea Guerra il nuovo potentissimo consigliere personale di Renzi. Dopo una serie di smentite che hanno attraversato tutto l’anno in corso e in particolare dal mese di febbraio, il governo del nuovo Berlusconi ha tessuto lodi di Guerra, ma senza mai confermare un suo interessamento per l’entrata del manager d’oro all’interno dell’esecutivo. Poi una sorta di “colpo di scena”: il 3 dicembre 2014 è stato proprio Matteo Renzi a comunicare che Andrea Guerra “è prezioso per il suo lavoro”, affermando “di essere un suo amico utile per il suo paese” e che, dunque, verrà nominato consigliere strategico del premier stesso, con incarico per le politiche industriali.
Ma chi è Guerra? Il nuovo consigliere personale di Renzi è uno dei più potenti e influenti manager d’azienda in circolazione, al punto da aver ricoperto non pochi incarichi, come quello di amministratore delegato di Luxottica dal 27 Luglio 2004 al 31 Agosto 2014, azienda appartenente al paperone Leonardo Del Vecchio. Prima di tale incarico, una volta laureatosi in Economia e Commercio all’Università “La Sapienza” di Roma, ha trascorso un periodo di dieci anni in “Merloni Elettrodomestici”, attuale Indesit, giungendo a ricoprirne il ruolo di amministratore delegato. In precedenza Andrea Guerra aveva cominciato la sua attività professionale in Marriott Italia, dove ha ricoperto incarichi di prestigio crescente, fino a essere nominato, molto giovane, direttore marketing. Nel 1994 passa, appunto, in Merloni Elettrodomestici, dove per sei anni occupa ruoli di responsabilità all’interno dei settori commerciali, produttivi e servizi centrali, fino a diventare nel 2000 amministratore delegato del gruppo diventando così il più giovane amministratore delegato di una società quotata.
Nel 2004 la svolta: a 39 anni Guerra lascia l’incarico di amministratore delegato della Indesit per passare in Luxottica come amministratore delegato; nello stesso anno viene inserito nella lista del Financial Times delle “25 stelle del business” nel mondo. Contemporaneamente aumentano le poltrone e le presenze in settori importanti dell’economia di Guerra: in questi anni il novello consigliere personale del Berlusconi democristiano viene nominato membro del Comitato strategico del Fondo Strategico Italiano S.p.A., entra nel Consiglio di Amministrazione di Amplifon S.p.A., di Ariston Thermo Group ed è tra gli azionisti del quotidiano online Linkiesta. Nel corso degli anni ha anche ricoperto la carica di consigliere presso Parmalat S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro e DeA Capital S.p.A. Siede attualmente nel Consiglio di Amministrazione dell’Università Bocconi ed è Consigliere di Save the Children Italia Onlus. Nel frattempo, consumata la risoluzione del contratto con Luxottica, esce dall’azienda del magnate Del Vecchio con una buonuscita record di 46 milioni di euro (!).
L’incarico di Guerra dovrebbe riguardare in particolar modo la risoluzione della questione Ilva, l’utilizzo razionalizzato delle risorse, la riforma del sistema bancario, l’agenda digitale. Guerra già era entrato nell’entourage di Renzi, partecipando ai lavori della Leopolda e accompagnando il nuovo Berlusconi al G20 tenutosi in Australia e in passato indicato come possibile ministro dello sviluppo economico. Un arruolamento che serve a Renzi per rendere d'acciaio l'asse che lega il suo governo al grande capitale italiano, europeo e mondiale nell’ottica di un “rilancio” dell’economia per ingrassare le tasche dei padroni e non certo per migliorare le condizioni della classe operaia, delle famiglie povere e delle masse popolari.

23 dicembre 2014