SALUTO DI GIOVANNI SCUDERI ALLA 2a SESSIONE PLENARIA DEL 4° CC DEL PMLI
Care compagne e cari
compagni,
ce l'abbiamo fatta! Ringraziamo le compagne e i compagni delle Commissioni di
organizzazione, di stampa e propaganda e della segreteria dell'Ufficio politico e del
Comitato centrale che hanno organizzato questa Sessione. Abbiamo sudato le classiche sette
camicie ma alla fine l'Ufficio politico è riuscito a riunirci tuttI. A suo nome e a nome
mio vi saluto con molto affetto e vi ringrazio dal profondo del cuore per gli immensi
sacrifici e per gli importanti contributi che ciascuno di voi ha dato al nostro amato
Partito e alla nobile causa del socialismo, in questi quasi 26 mesi che ci separano dalla
prima Sessione plenaria del 4° CC del PMLI.
I membri dell'Ufficio politico si sono fatti in quattro, al limite della resistenza umana,
per risolvere i problemi e soddisfare le esigenze crescenti del Partito. Anche tutti voi,
in generale, avete dato il massimo di voi stessi, stimolandovi a vicenda e prendendo
esempio dalle compagne e dai compagni che portano il maggior carico di lavoro e non si
risparmiano nel servire il Partito e le masse. Le mamme rosse che sono alla produzione e
chi tiene sulle spalle l'amministrazione di una casa e di una famiglia sono coloro che si
sacrificano più di tutti noi. Le compagne e i compagni della seconda linea, che per i
loro compiti speciali si sobbarcano tremendi orari di lavoro che non permettono loro di
avere una vita regolare di Partito e alcun contatto con le masse, costituiscono un fulgido
esempio di dedizione al Partito e alla causa. Essi combattono una battaglia fondamentale
per sostenere il Partito in una "Trincea rossa dove non è possibile arrendersi o
cadere'', come ha detto la compagna Tullia Veroni nell'importante articolo pubblicato su
"Il Bolscevico'' n. 37/2000.
Se consideriamo che quasi tutti i membri del CC hanno sulle spalle il lavoro
professionale, la famiglia e il lavoro di base, oltre quello di direzione regionale e
nazionale, il CC costituisce un'istanza modello, un'immagine vivente dell'eroismo
proletario rivoluzionario collettivo tipico dei dirigenti marxisti-leninisti dei Partiti
storici e maestri, quello di Lenin e Stalin e quello di Mao. Questo esempio incoraggia e
sprona tutti i membri del Partito a non lesinare tempo, energie e risorse al Partito e
alla causa, e al contempo fornisce al proletariato e alle masse popolari una prova che chi
ha veramente a cuore i loro interessi non ricerca nulla per sé ma dà tutto se stesso per
il loro bene e per il successo della causa del socialismo.
La Sessione si è aperta, casualmente, nel momento stesso in cui i giovani del Centro
popolare autogestito-Firenze Sud, appoggiati da tanti Centri sociali provenienti da altre
città e da una lunga schiera di movimenti, gruppi, organismi sindacali e partiti, tra cui
il PMLI, stanno svolgendo una grande manifestazione per le vie di Firenze per dire
"No'' al centro commerciale nell'area ex Longinotti e allo sgombero del CPA.
Nell'inviare ai manifestanti, tra cui i nostri compagni, un caloroso saluto militante,
auspichiamo che la loro lotta, che è anche la nostra lotta, come ha sostenuto tra gli
applausi la compagna Claudia in una recente assemblea pubblica del CPA, sia coronata dal
pieno successo.
Questo perché, come rileva un comunicato del Comitato provinciale di Firenze del PMLI,
"il CPA costituisce un patrimonio inalienabile delle masse giovanili e popolari
fiorentine, che i democratici, gli antifascisti e gli amministratori comunali che si
professano di sinistra hanno il dovere di tutelare, appoggiare e aiutare''.
Esprimiamo la nostra condanna più ferma e più dura per il criminale e assolutamente
ingiustificato e illegittimo bombardamento aereo da parte degli imperialisti americani e
inglesi contro presunti obiettivi militari a Bagdad. La nostra solidarietà al martoriato
popolo irakeno è totale.
Care compagne e cari compagni,
questa Sessione, avendo come compito principale l'approvazione del Nuovo Programma
d'azione del PMLI, ha un carattere storico e strategico. Lo capiremo meglio dal Rapporto
che fra poco il compagno Emanuele Sala pronuncerà a nome dell'Ufficio politico.
è stato un parto lungo e laborioso, date le nostre attuali forze umane, materiali ed
economiche e le nostre conoscenze ed esperienze. Se siamo riusciti a elaborare e a
presentarvi questo documento strategico, che ci accompagnerà e ci ispirerà per lungo
tempo, ciò è dovuto in primo luogo al gioco di squadra che l'Ufficio politico, il
Comitato centrale e l'intero Partito, ancora una volta hanno saputo realizzare. In una
squadra in cui il ruolo fondamentale è stato svolto dal compagno Sala.
Una volta ottenuto l'incarico dal Segretario generale del Partito, conformemente a una
importante indicazione del 4° Congresso nazionale del Partito, egli ha fatto un enorme
lavoro sulla base del piano di lavoro da lui presentato e approvato nella prima Riunione
plenaria del 4° Ufficio politico tenutasi il 12 settembre 1999.
Il contributo che il compagno Sala ha dato, avvalendosi della stretta collaborazione di
tutti i membri dell'Ufficio politico, rimarrà per sempre iscritto a lettere d'oro negli
annali del PMLI.
Nella pratica, per l'ennesima volta, abbiamo verificato che il gioco di squadra, la giusta
scelta dei componenti la squadra e dell'assegnazione dei ruoli, sul piano organizzativo, e
le giuste indicazioni strategiche e politiche costituiscono le carte vincenti per il
successo del lavoro ideologico, politico e programmatico marxista-leninista.
Tuttavia non possiamo non rilevare che nell'elaborazione del Nuovo Programma d'azione si
sono avvertite fortemente le nostre limitate conoscenze ed esperienze in alcuni campi,
come per esempio l'agricoltura, il Mezzogiorno, l'ecologia, l'urbanistica, la bioetica. Un
problema antico ancora non risolto e di difficile soluzione se un numero adeguato di
intellettuali (filosofi, economisti, storici, giuristi, scrittori, biologi, ingegneri,
ecc. ecc.) non si schiereranno con il proletariato e il socialismo stando dentro al PMLI o
al suo fianco.
Non bisogna però farsi condizionare dalla mancanza di intellettuali poiché la conoscenza
e l'esperienza si acquisiscono con lo studio e l'applicazione del
marxismo-leninismo-pensiero di Mao e della linea del Partito, con lo studio della realtà
in cui viviamo, con lo studio delle materie che non si conoscono, con il radicamento e lo
sviluppo del Partito nei luoghi di lavoro, di studio e di vita, con la penetrazione negli
ambienti degli intellettuali, con l'aiuto di simpatizzanti e amici che ne sanno più di
noi in settori specialistici e scientifici. Sappiamo infatti, verificandolo ogni giorno di
fronte ai nuovi problemi che si presentano, che si può conoscere tutto se si ha un
corretto orientamento di classe, una ferma volontà di risolvere il problema e se si
applicano le tre fasi che precedono l'azione.
Noi dobbiamo mirare a diventare degli esperti rossi, meglio dei rossi esperti, ciascuno
nel settore di propria competenza, e al contempo conquistare alla nostra causa quanti più
intellettuali è possibile. Solo così potremo colmare le nostre lacune e insufficienze e
fronteggiare e battere la borghesia in tutti i campi.
La linea di fondo, l'impostazione e l'ispirazione del Nuovo Programma d'azione sono gli
stessi del primo Programma d'azione del 1978, ma i suoi contenuti e la piattaforma
programmatica sono stati enormemente arricchiti dalle conoscenze e dall'esperienza, in
particolare quella del lavoro di massa, che abbiamo acquisito in questi ultimi ventidue
anni. Un salto di qualità che gioverà assai al lavoro di massa, all'autorevolezza e
all'immagine del Partito.
Ora si tratta da parte di tutti i dirigenti e i militanti del Partito di impugnare con
forza questa nuova potente arma di lotta forgiata dal Comitato centrale e di farla valere
fin dall'imminente campagna elettorale astensionista e in vista del XIV Congresso
nazionale della Cgil.
Indubbiamente con quest'arma il Partito è più forte e più attrezzato e lo sarà ancor
di più quando, alla prossima Sessione plenaria, la cui celebrazione è legata alla
possibilità che la compagna Monica Martenghi abbia a disposizione il tempo materiale
necessario per studiare la delicata questione, il Comitato centrale adotterà la linea del
Partito sulla bioetica.
Intanto però godiamoci questa splendida vittoria. Viva il Nuovo Programma d'azione del
PMLI.
Prima di dare la parola al compagno Sala, abbiamo da sbrigare alcune questioni
organizzative e procedurali. Buon lavoro, e ricordiamoci sempre: Coi maestri e il PMLI
vinceremo!
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