FERMIAMO L'AGGRESSIONE IMPERIALISTA ALLA SERBIA

Spazziamo via il governo guerrafondaio del rinnegato D'Alema

I marxisti-leninisti italiani condannano fermamente l'aggressione imperialista alla Federazione jugoslava e invitano la classe operaia e le masse italiane a manifestare la loro contrarietà quest'aggressione senza precedenti storici, che avviene in flagrante violazione della carta dell'Onu, del diritto internazionale e del principio della inviolabilità della sovranità statale.

Bombardando la Serbia e il Kosovo, la Nato si è arrogata il diritto di imporre con le armi la volontà dell'imperialismo occidentale, non solo quindi dell'imperialismo americano ma anche quello dell'Unione europea di cui l'Italia è parte integrante, ai paesi del mondo che non accettano il suo dominio e le sue decisioni.

Per responsabilità del rinnegato e fascista Milosevic, è da tempo in corso una guerra contro la Serbia per l'autonomia del Kosovo, ma questo non può giustificare in alcun modo l'intervento armato dell'imperialismo occidentale. Si tratta di una questione interna della Federazione jugoslava che va risolta fra le due parti e senza alcuna ingerenza esterna, a parte i buoni uffici internazionali richiesti di comune accordo dai kosovari albanesi e dai serbi. Il cosiddetto ``diritto di ingerenza umanitaria'' è un falso diritto, coniato apposta dagli imperialisti per giustificare le loro aggressioni agli Stati indipendenti e sovrani che sfuggono al loro controllo.

Il governo del rinnegato D'Alema, in perfetta sintonia con i suoi amici Clinton e Blair, partecipando attivamente e in prima linea all'aggressione della Federazione jugoslava, rilancia l'Italia in avventure militari dello stesso stampo di quelle di Mussolini e coinvolge il nostro popolo in guerre imperialiste che servono unicamente a rafforzare il sistema capitalistico e il potere della classe dominante borghese.

Questo governo guerrafondaio va spazzato via. Le basi Usa e Nato in Italia vanno chiuse. L'Italia deve uscire dalla Nato e dalla Ue.

L'Ufficio politico del PMLI

Firenze, 25 marzo 1999