Nel 41° anniversario della strage di Stato di Piazza Fontana
La Milano antifascista scende in piazza
Calorosa accoglienza della delegazione dei marxisti-leninisti

Redazione di Milano
Il 12 dicembre 2010 è stato il 41° anniversario della efferata strage di Stato di Piazza Fontana, commessa dagli esecutori fascisti di "Ordine Nuovo" che fecero esplodere una bomba nella Banca Nazionale dell'Agricoltura provocando 17 morti e 88 feriti.
Quest'anno non era stato organizzato alcun corteo ufficiale per paura che la piazza, ripetendo quanto già fatto lo scorso anno, si scatenasse ancora una volta contestando i gerarchi del regime neofascista e i loro ipocriti discorsi "di rito".
La Milano antifascista ha però deciso di scendere ugualmente in piazza per reclamare verità e giustizia sulla strage di Piazza Fontana e anche per dare una risposta alla concessione da parte della giunta della neopodestà Letizia Moratti dei locali per l'apertura di una sede dell'organizzazione nazifascista "Forza Nuova", dicendo chiaramente che l'apertura prevista per il 18 dicembre non sarebbe stata assolutamente tollerata. È stato quindi organizzato un corteo antifascista per il pomeriggio di sabato 11, cui hanno aderito anche gli studenti, che partendo da Porta Venezia, è giunto fino in Piazza Fontana.
Al corteo, che ha visto la partecipazione di oltre un migliaio di manifestanti, era presente una combattiva delegazione del PMLI composta da militanti della Cellula "Mao" di Milano e dell'Organizzazione di Sesto San Giovanni e simpatizzanti della provincia di Bergamo e provenienti dalla provincia di Pavia, che hanno portato ben alte le rosse bandiere del Partito e un cartello con la parola d'ordine "Non dimenticare la strage di Stato di Piazza Fontana - Abbattiamo il governo del neoduce Berlusconi", riportata anche nei corpetti. Le insegne del PMLI sono state superfotografate e riprese dal TG3 Lombardia anche se, come al solito, tutti i mezzi di informazione borghesi hanno poi volutamente ignorato la presenza del Partito evitando di citarlo. Il fogliaccio neofascista Libero ha anche pubblicato una foto del cartello ben visibile, cancellando però la firma del Partito.
Rompendo il silenzio, fin dal concentramento e durante tutto il percorso, i compagni hanno ripetutamente lanciato slogan: "Piazza Fontana / si sa chi è stato / strage fascista / strage di Stato", "Zorzi in Italia / deve tornare / per Piazza Fontana / deve pagare", "Maroni e Berlusconi / fuori le prove / che Piazza Fontana / fu strage di Stato", "Su Piazza Fontana / segreto di Stato / Maroni lo mantiene / e invece va levato", "I nazifascisti / e chi li protegge / non vanno tollerati / ma messi fuorilegge", "No al revisionismo / della storia / antifascista sempre / la nostra memoria". Cantate "Bella ciao" e "Fischia il vento".
I manifestanti della base della Federazione della Sinistra mostravano di apprezzare la presenza del PMLI: uno di loro che stava portando uno striscione del PdCI ha detto di sfilare accanto a loro perché "dobbiamo essere uniti per abbattere Berlusconi" e dicendo di essere a favore della rivoluzione come unico mezzo per abbattere il capitalismo; un altro ha dichiarato di essere iscritto al PRC ma di essere attratto dall'immagine di Mao e quindi ci ha chiesto le spille dei Maestri e del Partito e anche Il Bolscevico (diffuso in copie abbinate dei nn. 43 e 44) chiedendo informazioni su dove poterlo acquistare regolarmente. Un altro ancora ha lasciato una generosa sottoscrizione. La calorosa accoglienza riservata dai compagni di base al PMLI ha impedito ai dirigenti dei falsi partiti comunisti presenti al corteo di inscenare contro il Partito delle provocazioni.
La neopodestà Moratti e il presidente provinciale Guido, nomen omen (il destino nel nome), Podestà non hanno però evitato le meritate contestazioni. Il giorno seguente infatti sono stati bersagliati da fischi e slogan antifascisti, soprattutto da parte degli studenti organizzati dal Coordinamento dei Collettivi, prima e dopo la commemorazione istituzionale della deposizione delle corone.

15 dicembre 2010