In provincia di Brescia
Arrestati per tangenti due assessori leghisti
Si estende il sottogoverno nelle amministrazioni guidate dal partito di Bossi

Due assessori leghisti sono stati arrestati all'alba del 20 aprile dai carabinieri del Comando Provinciale di Brescia. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari (Gip) Cesare Bonamartini su richiesta del Pubblico ministero (Pm) Silvia Bonardi che ha cooordinato le indagini.
In carcere sono finiti Mauro Galeazzi, 48 anni, assessore leghista ai Lavori pubblici e all'Urbanistica del comune di Castel Mella, e Marco Rigosa, 45 anni, capo dell'ufficio tecnico dello stesso comune e assessore ai lavori pubblici a Rodengo Saiano sempre in quota Lega Nord.
Altre due ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite nei confronti di Andrea Piva, 36 anni di Rodengo Saiano, geometra e libero professionista e Antonio Tassone un imprenditore calabrese di 68 anni residente a Lumezzane in provincia di Brescia. Indagato a piede libero anche un dipendente dell'ufficio urbanistica del comune di Castel Mella.
I reati contestati dalla procura bresciana sono per tutti di corruzione finalizzata alla commissione di atti contrari al dovere d'ufficio, e per l'assessore del Carroccio Mauro Galeazzi si aggiunge anche l'imputazione di peculato.
Al centro dell'inchiesta una tangente da 22 mila euro per la realizzazione di un nuovo centro commerciale che stava per essere edificato su di un terreno già sottoposto a vincolo paesaggistico e ambientale e che l'imprenditore Tassone aveva opzionato con un contratto preliminare. La tangente da 22 mila euro sarebbe servita a rendere più veloce l'approvazione del piano urbanistico, addomesticando i controlli e in particolare quelli della commissione paesagistica. Dei 22 mila euro già versati da Tassone, 12 sono stati stati consegnati a Piva, mentre altri 10 mila dopo essere stati preparati in mazzette e consegnati dall'imprenditore allo stesso geometra sono finiti a Rigosa che ha provveduto a trattenerne una parte per sé e a versarne poi una parte all'assessore Galeazzi.
L'assessore leghista risulta anche indagato per peculato: in qualità di pubblico ufficiale, secondo i pm, si serviva di un telefono cellulare di servizio, intestato però alla provincia di Brescia, con cui aveva effettuato centinaia di telefonate a fini privati.
Insomma il "governo padano" peggio della "Milano da bere" di craxiana memoria.
Tanto è vero che a giudicare dai fatti, la Lega Nord più che alla "lotta per la libertà da Roma ladrona" è interessata a occupare anche tutte le poltrone più importanti del sottogoverno nelle amministrazioni in cui governa.
Basti pensare proprio al comune di Castel Mella dove il sindaco è Ettore Aliprandi, in carica dal maggio del 2006, dopo essere stato il vice di Guido Bonomelli della Lega, che oggi è assessore ai lavori pubblici e alla polizia. Mauro Galeazzi è invece molto noto per essere il "portaborse" dell'assessore provinciale leghista Giorgio Prandelli, noto anche alle cronache come il "sindaco sceriffo" di Ospitaletto. La delega di Galeazzi comprendeva fino al momento del suo arresto settori cruciali quali l'urbanistica, il personale e il commercio. Cioè a lui spettavano il controllo politico su piano regolatore, edilizia, assunzioni in Comune e le licenze commerciali.
Ma la Lega si è assicurata anche altri importanti assessorati che garantiscono possibilità di spesa e gestione del consenso come: i Servizi sociali e la Pubblica istruzione, saldamente nelle mani di Maurizio Girelli. Giorgio Guarneri si è invece assicurato, le deleghe allo Sport e alle Attività produttive. Monica Margariti, nota alle cronache per essere moglie del sindaco di Chiari, il deputato Sandro Mazzatorta leghista dalla prima ora, è revisore unico dei conti. Dirigente responsabile dell'area amministrativa e vice segretario comunale è invece Ramona Mari, moglie del consigliere comunale Vittorio Andreoli (della Lega Nord ovviamente), già assessore e già presidente della municipalizzata "C. M. Servizi srl", dalla quale si è dovuto dimettere per il sopravvenire di una norma che lo ha reso incompatibile come presidente perché già consigliere nello stesso comune. Ma è stato subito rimpiazzato dalla moglie Ramona, già dirigente e vicesegretario comunale. Dirigente e responsabile dell'area Lavori Pubblici è un esterno al comune di Castel Mella: l'architetto Ettore Monaco della Lega, che guarda caso è anche sindaco leghista a Dello, nonché presidente di "ACB Servizi". Anche uno degli arrestati dell'operazione antimazzette è un dirigente esterno al comune: Mario Rigosa della Lega Nord, alla direzione dell'area urbanistico-edilizia privata, gode di un incarico anche se è assessore ai Lavori pubblici del comune di Rodengo Saiano.

18 maggio 2011