Dopo un dibattito serio e partecipato
Il congresso della sezione “Oltrarno” chiede che l'ANPI si adoperi affinché il governo ritiri le truppe all'estero e non si impegni in nessuna azione di guerra
Chiesta la messa fuori legge dei gruppi neo fascisti e neo nazisti e la persecuzione dell'apologia di fascismo. L'ANPI vince il braccio di ferro col Comune di Firenze e ottiene la sede gratuita
APPREZZATO IL MESSAGGIO DEL PMLI

Redazione di Firenze
Domenica 28 febbraio si è tenuto il congresso della Sezione “Oltrarno” dell'ANPI, la sezione degli storici quartieri antifascisti fiorentini di San Frediano e S. Spirito. Il dibattito è stato affrontato con serietà e partecipazione dai membri della Sezione, che hanno dato vita a una riflessione approfondita sul documento per il 16° congresso nazionale dell'ANPI.
Due le questioni chiave che hanno focalizzato il dibattito: rilanciare la lotta antifascista, in particolare contro i gruppi neofascisti che a Firenze stanno aprendo varie sedi mascherate da biblioteche e centri culturali, e opporsi al coinvolgimento dell'Italia negli scenari di guerra nel Medio Oriente e nel Nord Africa, aprendo le frontiere ai profughi. Questi sono stati anche i temi principali toccati da vari iscritti che, nella fase preparatoria del congresso, avevano inviato alla sezione dei contributi scritti. Fra gli ordini del giorno approvati uno chiede che venga vietata la provocatoria commemorazione dei caduti repubblichini inscenata ogni anno al cimitero di Trespiano proprio l'11 agosto, anniversario della Liberazione di Firenze dai nazifascisti.
Il congresso ha segnato anche una bella vittoria nel braccio di ferro col Comune di Firenze sull'uso gratuito della sede ANPI. Una questione che si trascina da anni. Dopo aver concesso la sede in uso gratuito in via Sant'Agostino, il Comune, più di tre anni fa, ha deciso di fare cassa chiedendo affitti esosi alle associazioni ospitate in vari immobili di proprietà del Comune; alla Sezione “Oltrarno” per due stanze senza servizi sono stati chiesti 550 euro mensili, più le spese ordinarie e straordinarie per la manutenzione dell'edificio. Lo sfratto esecutivo era già stato intimato dagli uffici tecnici del Comune per i primi di marzo ma gli attivisti della Sezione hanno messo in chiaro che avrebbero sgomberato solo costretti dalla forza pubblica; a questo punto è stata la giunta del renziano Dario Nardella a cedere e inviare in tutta fretta al congresso la consigliera comunale Stefania Collesei (PD), a nome del Consiglio comunale e dell'assessore Federico Gianassi, con la comunicazione che la sede verrà assegnata alla Sezione a titolo gratuito, senza richieste per le mensilità pregresse.
Al congresso hanno inviato messaggi di saluto la Cellula “Nerina 'Lucia' Paoletti” di Firenze del PMLI e la sezione PRC “Spartaco Lavagnini”. Un intervento di saluto è stato portato da una rappresentante del partito “Possibile”.
Il messaggio del PMLI, letto dalla presidenza, è stato ascoltato con attenzione e apprezzato nell'invito a mantenere saldo il fronte unito antifascista sia nella battaglia contro le organizzazioni dichiaratamente fasciste, xenofobe e razziste sia nella battaglia contro la “riforma” costituzionale e la legge elettorale ultramaggioritaria Italicum imposte al parlamento con piglio e metodi autoritari dal governo Renzi, controriforme di stampo neofascista e piduista.
Il messaggio continuava con un forte appello a opporsi risolutamente alla logica guerrafondaia e interventista, ora che il governo Renzi sta preparando un altro intervento militare in Libia, dopo quello disastroso del 2011, insieme alle altre potenze imperialiste come USA, Gran Bretagna e Francia. Se si vuole la pace, se si vuole evitare rappresaglie terroristiche non c'è altra strada che smetterla di ingerirsi, bombardare e invadere. Occorre lasciare che i popoli risolvano da soli i loro conflitti interni.
Al congresso era presente il nuovo presidente provinciale dell'ANPI Ubaldo Nannucci, che in quella sede ha dovuto riconoscere che quello che succede oggi in Italia pone l'ANPI in una posizione oggettivamente conflittuale con l'area governativa, in quanto tutto l'orientamento dell'azione di governo è incompatibile con i principi costituzionali. Le proposte del governo vanno nella direzione di un accentramento di poteri che escludono il controllo da parte dei cittadini. Riguardo al progetto governativo di assoggettare la magistratura ponendo i pubblici ministeri sotto il diretto controllo dell'esecutivo Nannucci ha sottolineato che è quanto progettato dalla P2 di Gelli.

2 marzo 2016