In piazza studenti e le vittime del decreto salvabanche
Contestata la Boschi a Pisa

Nel pomeriggio dello scorso 6 febbraio il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Maria Elena Boschi è stata oggetto di una pesantissima contestazione a Pisa, dove si era recata per tenere una lezione magistrale presso la Scuola Normale dal titolo 'La nuova frontiera dei diritti' .
A protestare erano due gruppi distinti, uno di universitari e l'altro delle vittime del decreto salvabanche di cui hanno beneficiato anche suo padre e la Banca Etruria in cui era in posizione di vertice.
Di fronte all’evidente provocazione che a salire in cattedra sui diritti sia proprio una ministra che ha peraltro concepito e dato il suo nome all'Italicum fascistissimum, alcuni studenti universitari, che protestavano per i tagli di servizi alle università italiane e che contemporaneamente hanno offerto la loro solidarietà agli ex obbligazionisti di Banca Etruria, hanno esposto uno striscione su cui è scritto “Cara Boschi, quali pari opportunità? Salvate le banche per tagliare scuola, università, salute, sociale! Che schifo! ”.
A loro volta gli ex obbligazionisti hanno esposto una foto della Boschi e uno striscione contro il salvabanche. Intervistati, alcuni manifestanti hanno manifestato la loro intenzione di non indietreggiare nella protesta contro la Boschi e l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, responsabili di tale decreto che li ha mandati nel lastrico.
Ci appare surreale – ha sostenuto la presidente dell’associazione Vittime del Salva Banche Letizia Giorgianni che era presente alla manifestazione – che chi ha attentato alla Costituzione, fallendo in un tentativo di riforma bocciato dagli italiani, la stessa persona che ha privato del diritto ai propri risparmi tanti cittadini, per la prima e unica volta nella storia repubblicana, possa salire in cattedra a parlare di cose che, evidentemente, più di chiunque altro ignora ”.
Dentro la sede universitaria, al termine della sua lezione, la Boschi, informata nel frattempo delle proteste che montavano nella piazza davanti all’ateneo, ha avuto anche l’ardire di lamentarsi per essere stata attaccata in quanto donna, una litania già sentita e risentita ad esempio dall’ex ministro del lavoro responsabile della mostruosa controriforma pensionistica che ha provocato il fenomeno degli esodati Elsa Fornero.
Lungi dal dare una risposta ai motivi delle proteste, la Boschi ha affermato che in generale l’impeto polemico contro di lei sarebbe "molto collegato all'essere donna in quanto tale, erano attacchi collegati al genere più che al lavoro svolto ”, nascondendo ai risparmiatori truffati dalla banca diretta anche da suo padre e agli studenti privati ogni giorno di più dei loro elementari diritti non interessa a quale sesso appartiene chi li priva dei loro diritti, interessa soltanto manifestare pubblicamente la loro rabbia e contrarietà verso chi ha compiuto a suo tempo porcherie giuridiche anticostituzionali e avrebbe dovuto avere il buon senso di non salire in cattedra per tenere una lezione di diritto.

15 febbraio 2017