Si suicida un 16enne per un po' di hashish
Basta accanirsi sui piccoli consumatori! Legalizzare le droghe leggere!

Siamo a Lavagna, cittadina di circa 12mila abitanti della città metropolitana (ex provincia) di Genova.
Prima la perquisizione da parte della guardia di finanza (avvertita dalla madre sospettosa, ma poco conta) davanti alla scuola che frequentava, durante la quale gli vengono trovati addosso appena 10 grammi di hashish. Una quantità davvero irrisoria, ma che per la normativa vigente fa scattare la perquisizione a casa, con tanto di volante con lampeggiante acceso. È troppo per il “colpevole” 16enne, che si butta dalla finestra di casa, proprio durante la perquisizione – che avrà esito negativo, tra l'altro – e muore durante il trasporto in ospedale.
Probabilmente il ragazzo sapeva benissimo cosa lo aspettava: lo stigma sociale, la marginalizzazione a scuola, l'esclusione da parte degli altri. L'alternativa sarebbe stata, quasi sicuramente, piombare ancora più profondamente nell'emarginazione e discriminazione.
Non è che una tragica conseguenza della politica repressiva e moralista che attualmente vige sulle droghe, fatta di accanimento sulle droghe leggere, sui piccoli consumatori e finanche sui piccoli spacciatori, senza andare a toccare né i grandi spacciatori né il mercato della droga, spesso controllato dalla mafia ma fonte di grossi profitti anche per politicanti e grandi imprese. La stessa politica dissennata che ha portato alla morte di Stefano Cucchi, per esempio. Con la differenza che Cucchi è stato ucciso dalle “forze dell'ordine” un po' “troppo” zelanti nell'applicazione di questa politica, mentre il 16enne di Lavagna è vittima delle conseguenze sociali e anche psicologiche di quella stessa politica.
Secondo alcune stime, il mercato della droga si aggirerebbe fra i 4 e i 9 miliardi di euro. Forse allora chi promuove la caccia al piccolo consumatore e al piccolo spacciatore ha tutto l'interesse a concentrare l'attenzione sui pesci piccoli, per evitare di andare a scardinare veramente un sistema criminoso che arricchisce qualcuno?
Legalizzare le droghe leggere, depenalizzare il consumo di quelle pesanti e rafforzare o attivare programmi di assistenza sociale e recupero per i tossicodipendenti fanno parte della soluzione per colpire veramente gli interessi capitalistici e mafiosi nel mercato della droga, spuntare gli artigli a questo mostro e salvare anziché criminalizzare i giovani che ne sono rimasti vittime.
Non sappiamo cosa spingesse il giovane di Lavagna a fare uso di hashish, ma in generale la droga è uno strumento utilissimo al capitalismo in questa fase storica di ribollimento sociale, per portare i giovani al disimpegno e a vedere nello sballo e nell'edonismo l'unica via d'uscita dalla realtà che considerano negativa. Quindi, da una parte solo sconfiggendo il capitalismo si sconfiggerà definitivamente il mostro della droga, dall'altra spetta ai giovani sfuggirgli e dedicare le loro migliori energie nella battaglia per un mondo nuovo.

22 febbraio 2017