Mi autocritico. Ho capito che non bisogna mai dare nulla per scontato
Teniamo a mente la lezione marxista-leninista svolta da Scuderi alla Festa per il 40° compleanno del PMLI

di Carla
Nel rapporto, indirizzato al Centro del PMLI, come usano fare i membri del Partito che partecipano a eventi nazionali di Partito o a manifestazioni di massa nazionali, la compagna Carla non ha scritto una sola parola sull'importante discorso pronunciato dal compagno Giovanni Scuderi alla Festa del 40° Anniversario della Fondazione del PMLI. Il Segretario generale le ha chiesto spiegazione di ciò, forse aveva qualche problema sul discorso?
La compagna Carla, che peraltro ha scritto a “caldo” un rapporto estremamente lucido ha approfondito, si è subito autocriticata del “grave vuoto” e si è dichiarata pienamente daccordo col discorso.
Successivamente ha messo per iscritto l'autocritica che qui ben volentieri riportiamo, su richiesta del Centro del Partito.
 
Innanzitutto mi autocritico con il Partito, con il Segretario generale compagno Giovanni Scuderi che giustamente mi ha fatto notare perché nel rapportino scritto in data 9 Aprile non ho espresso la mia opinione sul discorso del Segretario generale del PMLI. Una grossa mancanza da parte mia, in buona fede anche se cosciente, ma data per scontata e quindi di superficialità. Questa mia valutazione errata dopo averla approfondita e ragionata mi fa capire e mi porta ad affrontare anche un altro ragionamento, valutazione e conseguenza che ne può derivare e che riguarda l'aspetto della vigilanza e la salvaguardia del Partito. Dare per scontato può sembrare una piccola cosa e piccolo errore all'apparenza insignificante ma che alla luce dei fatti pieno di significato negativo e pericoloso. Una lezione di attenzione e di guida sicura del nostro Segretario generale compagno Scuderi e del Partito che terrò bene a mente nel futuro.
Mi autocritico profondamente per il rapportino scritto nella stessa giornata, con la stanchezza ma questa non vuole certo essere una giustificazione, anzi quello che è da sottolineare è che ne ero cosciente, ma che ho dato per scontato e quindi maggiormente sbagliato e più grave. Sicuramente non accadrà più, meglio un po' più di tempo e maggior attenzione e riflessione, anche perché so benissimo che questo non è lo stile del Partito. Soprattutto dopo oltre 40 anni di militanza non avrebbe dovuto accadere e a maggior ragione dopo la lezione che se ne doveva trarre anche da tutto quello che il compagno Scuderi ci ha spronato col suo discorso.
Il discorso del compagno Scuderi ha avuto per me una valenza quasi di Congresso dove si fa il bilancio di tutto il lavoro, delle problematiche, delle vittorie dove si fa il rendiconto di tutto l'operato in questo caso 40 anni. Una occasione importante, una giornata densa di insegnamenti, una lezione di marxismo-leninismo un momento dove il Partito si presenta ai militanti, alle masse lavoratrici e popolari, ai giovani rivoluzionari non solo portando il bagaglio del lavoro svolto ma soprattutto perché riflettano su quale è la via da seguire per la soddisfazione dei loro interessi immediati e futuri. Cioè combattere il capitalismo, l'imperialismo e abbracciare il Partito nella lotta per il socialismo.
Partendo dalla situazione interna il compagno ha ripercorso gli anni fin dalla sua fondazione e mettendo a conoscenza tutti i compagni, simpatizzanti e amici parlando apertamente alla piazza per parlare a ogni compagno della situazione passata e attuale perché è giusto e è nello stile del Partito che si differenzia dai partiti borghesi dove i militanti sono semplici iscritti, nel PMLI ogni compagno deve essere militante attivo e cosciente non solo della linea politica, organizzativa, ecc. ma anche nell'imparare ad essere ognuno di noi militante e dirigente allo stesso modo, essere pienamente consapevoli e padroni della linea del Partito per difenderla, propagandarla e coscienti del ruolo importantissimo come avanguardia cosciente che ogni compagno deve sempre ricordarsi di essere ogni giorno.
Una lezione marxista-leninista da tenere a mente da rileggere e approfondire, come ci esorta sempre ma ancor maggiormente oggi il compagno Scuderi a conoscere e sviluppare la linea del Partito tramite lo studio del marxismo-leninismo-pensiero di Mao in difesa sia del Partito, ma anche delle masse lavoratrici e popolari nell'appoggiare le loro lotte come ha fatto, citando la valorosa compagna Patrizia Greco e la lotta contro il gasdotto Tap.
Gli importanti messaggi ricevuti dal compagno Fontanesi, segretario della Federazione del PCI di Reggio Emilia e altri che confermano primo che il Partito esiste e è presente nonostante il silenzio della stampa ecc. ma che la linea politica se conosciuta e applicata è valida e vincente nello stesso fronte unito delle forze che si richiamano al socialismo e sono pronte alla comune battaglia contro il governo Gentiloni e al camerata Renzi, ma anche nella lotta più generale per il socialismo.
Prendere atto che non siamo eterni. Gelo in sala, silenzio profondo, parole che non vorremmo fossero state pronunciate, alla crudele realtà dobbiamo far fronte. Avere fiducia nel Partito anche di fronte alla inevitabile scomparsa di compagni, come è già successo ma soprattutto alla mancanza dell'attuale Segretario generale Giovanni Scuderi, una frase che ha raggelato la platea, che non avremmo voluto mai sentire. Ma da materialisti affrontata con realtà. Nell'eventuale caso il Partito è al sicuro, ci ha rincuorato e rassicurato il compagno Scuderi, ha già chi può sostituire la guida di Segretario generale, il compagno ha cercato di farci forza, a sdrammatizzare a essere lucidi, anche in quel drammatico evento mettere sempre il Partito al primo posto e ci sprona ancora di più a vaccinarci rafforzando il patrimonio di conoscenze e di fedeltà della linea del Partito sulla base del marxismo-leninismo-pensiero di Mao.
9 Aprile 2017, uno splendido 40° Anniversario di festa e di vittoria per il Partito, per ogni compagno, per le masse lavoratrici e popolari, che per ogni compagno sia spunto di riflessione critica e autocritica personale e politica nel ribadire la propria fedeltà di militanza, la stessa autocritica di chi ha tradito il Partito e poi si è ravveduto è una prova lampante dell'importanza del ruolo del Partito. La gioia dei compagni presenti e non presenti e l'entusiasmo, la fiducia e la determinazione dimostrata ne è la piena verità.
Concludo riportando un piccolo passo di una citazione di Mao: “Perché ci sia la garanzia che il Partito e il paese non cambino colore dobbiamo non solo avere una linea e una politica giuste, ma anche formare ed educare milioni di successori della causa della rivoluzione proletaria. In ultima analisi, formare i successori della causa rivoluzionaria del proletariato vuol dire decidere se ci sarà o no chi può portare avanti la causa della rivoluzione marxista-leninista iniziata dalla vecchia generazione di rivoluzionari proletari, se i nostri discendenti continueranno o no ad avanzare lungo la giusta strada tracciata dal marxismo-leninismo”.
 

19 aprile 2017