Documento elettorale astensionista dell'Organizzazione Isola d'Ischia del PMLI
Facciamola finita con la logica elettorale borghese utilizzando l'astensionismo

L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI vi sottopone il documento elettorale che segue, relativo alle comunali di Ischia e Barano dell'11 giugno prossimo, affinché possiate capire perché lottiamo per un’isola migliore, per un'Italia migliore, cioè socialista in cui al potere ci sia il proletariato, perché proponiamo l’astensionismo anticapitalista. Precisiamo nello stesso tempo, che un documento analogo lo preparammo per le elezioni del 27 maggio del 2008.
Da allora, non abbiamo dovuto cambiare né gli argomenti né le motivazioni né la denuncia del clientelismo elettorale.
A distanza di circa dieci anni, tutto come prima, peggio di prima, testimonianza concreta dell’immobilismo e del fallimento delle giunte di “centro-destra” e di “centro-sinistra”, tutte quante espressioni della classe dominante borghese.
 

Il grande imbroglio delle liste e del randagismo politico
È estremamente squallido e vergognoso il mercato che è stato aperto per settimane, sotto gli occhi di tutti, alla ricerca di candidati con certi requisiti, e che ha visto passare da una sponda all'altra esponenti di un sistema elettorale borghese putrefatto e corrotto ormai fallito miseramente.
Abbiamo assistito ad un vero e proprio fenomeno di randagismo politico, con candidati portati al guinzaglio ora da uno, ora da un altro padrone!
Sono scesi in campo centinaia di candidati raggruppati sotto varie liste. Il più grande imbroglio che offende la dignità dei lavoratori.
In realtà la lista è una sola! È un unico listone. Infatti, la sera tutti d’accordo intorno ad uno o più nomi, il giorno dopo, cambio della casacca, del vagone, dei nomi, delle liste e degli schieramenti.
Il PMLI vi invita a smascherare questo grande imbroglio, a conoscere meglio ogni candidato, a chiedervi perché oggi sono a braccetto personaggi che solo ieri sera erano fra loro “avversari”, a scoprire quali possono essere davvero gli interessi che li hanno spinti a passare da una sponda all’altra, ad avere la faccia tosta di chiedere ancora voti dopo aver scaldato le sedie in consiglio comunale per ben cinque anni, senza dare nulla al Paese e al territorio.
Il PMLI vi invita a chiedervi perché questi personaggi corrono a candidarsi “Per il bene del Paese”?
Come se non bastasse il grande imbroglio della politica borghese di "centro-destra" e di "centro-sinistra", ora si aggiungono altri che, a parole, professano la rivoluzione o gli ideali del comunismo, la lotta a queste istituzioni, ma nei fatti, guarda caso, usano queste stesse istituzioni, questi stessi metodi, per guadagnare uno scranno nel lauto banchetto delle istituzioni rappresentative del potere borghese, solo per il piacere di essere nella “stanza dei bottoni”, per illudersi di dare voce a chi continua a subire imbrogli.
I marxisti-leninisti di Ischia propongono al proletariato, alle masse popolari, ai giovani dell'isola d'Ischia di farla finita con questa logica borghese, utilizzando l'astensionismo tattico marxista-leninista (disertare le urne, annullare la scheda o lasciarla in bianco), perché solo attraverso esso è possibile punire i partiti e gli imbroglioni borghesi, indebolire e disgregare le istituzioni borghesi, sviluppare la lotta di classe, far valere i diritti, la dignità, il bisogno di partecipare e di decidere il proprio futuro, di cambiare il Paese.

Vivibilità e ambiente
L'unico intervento, che i politicanti borghesi di quest'isola sono riusciti a varare, è stato l'odioso ricorso all'uso delle strisce blu per privatizzare strade e parcheggi, per costringere lavoratori residenti e non a pagare gabelle insopportabili in cambio di niente, come si può facilmente riscontrare a Ischia, Barano, e nel resto dell’isola.
La diversità di regole per il parcheggio nei vari comuni, dimostra la baraonda in cui si versa e la necessità di un Comune Unico.
Le amministrazioni uscenti hanno oggi la faccia tosta di chiedere voti per essere rielette, dopo che non sono riuscite a garantire al paese neppure un piano traffico che possa regolamentare la circolazione nella massima sicurezza e scorrevolezza, in un’isola che conta oltre 60 mila automezzi immatricolati su una popolazione di 62 mila residenti!
E le strade sono abbandonate in condizioni pietose e pericolose per l’incolumità di tutti; i marciapiedi sono solo pattumiere per cani, prive di pavimentazioni sicure; la piantumazione di nuove piante per il decoro dei luoghi ed il rispetto dell’ambiente non avviene da anni e centinaia sono le buche che costellano i marciapiedi dei sei comuni, grazie ad uno scaricabarile di responsabilità fra comuni e Provincia e si ignora che si fa turismo non con la sciatteria amministrativa ma solo se si riesce a garantire ospitalità e luoghi puliti, ordinati e civili.
Vivibilità che non esiste al mare, risorsa prioritaria dell’isola: le spiagge libere sono in cattive condizioni e sono prive di servizi igienici essenziali.
La vivibilità non esiste altrove. Infatti, la scellerata politica di queste amministrazioni ha rivelato l’incapacità di garantire il minimo rispetto del patrimonio ambientale: mare trasformato quotidianamente in una cloaca a cielo aperto, sotto gli occhi e il naso di tutti, perché nessun comune ha voluto e saputo realizzare impianti di depurazione efficienti. Fra tutti, l'esempio più vergognoso è quello di Rio Corbore, un vero fiume di liquami e rifiuti, che interessa proprio i due comuni impegnati oggi nelle elezioni, Ischia e Barano: lo scarico a cielo aperto che ha visto il PMLI di Ischia, impegnato in prima fila nella protesta, sin da dieci anni.
I boschi sono a disposizione di ogni irresponsabile che voglia depositare rifiuti di ogni genere; le cronache denunciano lo stato di abbandono di sorgenti prestigiose, come Olmitello a Barano, mentre non si contano le denunce sullo stato pietoso in cui versano le Pinete ad Ischia.
La sentieristica è ancora da scoprire, nonostante le fiere del turismo e i convegni dopo si fanno le solite chiacchiere sull’importanza che hanno i boschi ed i sentieri per lo sviluppo del turismo.

Lavoro
Non esiste un solo ufficio comunale del lavoro, non esiste alcun criterio trasparente e di diritto che garantisca l'impiego dei lavoratori dell'isola. Non esiste alcun progetto che faccia intravedere un futuro più solido per i giovani; soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione, che assorbe il maggior numero di lavoratori, vigono condizioni capestro alla faccia della stessa professionalità.

Casa
In tutti i comuni, come in tutta l'isola, chi ha bisogno di una casa è costretto a costruirsela abusivamente, ma solo se in possesso di denaro e di terreno. E dinanzi a tali scenari nessuna amministrazione ha mai progettato alloggi popolari né ha mai impostato una politica tesa a calmierare gli affitti.

Trasporti
Il problema interessa sia i trasporti terrestri che marittimi. I trasporti terrestri non soddisfano ancora le esigenze, soprattutto degli studenti, su cui gravano i costi pesanti degli abbonamenti. Non diversa è la situazione del trasporto marittimo dove è stato attuato il progetto che ha smantellato il servizio pubblico, con la complicità della Regione.

Scuola e cultura
Sia nell’ambito della scuola che in quello della cultura si registra un assenteismo gravissimo, che vede uniti comuni e provincia, responsabili di scuole a doppi turni e di situazioni insostenibili. Nell’ambito della cultura ogni amministrazione non è ancora in grado di distinguere “cultura” e “turismo” ed ogni iniziativa tende solo a trasformarsi in “animazione del villaggio” che non ha nulla a che fare con la programmazione turistica e culturale.

Bambini e anziani
Sono altre due voci che non esistono nella politica borghese isolana. Per i bambini non ci sono spazi adatti, attrezzati di giochi didattici. Ci pensano i privati a offrire loro qualcosa, ovviamente a pagamento. Altrettanto inesistente l'interesse per gli anziani: non ci sono spazi di aggregazione, non esistono proposte organizzative né si registrano occasioni che possano permettere agli anziani di vivere meglio.
Secondo i marxisti-leninisti ischitani, le popolazioni dell'isola devono iniziare a delegittimare questi imbroglioni politici che nulla hanno fatto per salvaguardare i diritti delle popolazioni e le condizioni di un’isola che, nonostante il frastuono di slogan roboanti, è abbandonata a se stessa.
- vivibilità e diritti, fuori da quella logica clientelare che spesso assume anche un sapore camorristico;
- la cura delle piccole cose, nella quotidianità, non progetti di opere faraoniche che rischiano di diventare inutili cattedrali nel deserto;
- lavoro a tempo pieno, a salario intero e sindacalmente tutelato soprattutto ai giovani;
- sviluppo culturale e difesa dell'ambiente, ad ogni livello.

Creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo
A che serve votare questi politicanti di destra e della "sinistra" borghese? A che serve votare chi usa il voto per fare i propri interessi, per avere un incarico pubblico per sé o per un parente?
L'Organizzazione di Ischia del PMLI ritiene che bisogna lottare tutti insieme contro il capitalismo, la borghesia, la camorra, il fascismo, il razzismo, l'omofobia e la guerra imperialista, per il progresso, la democrazia, la libertà e la giustizia sociale sul nostro territorio, ma ciò non sarà possibile se le masse anticapitaliste, antifasciste e fautrici del socialismo, non si separeranno definitivamente anche e soprattutto sul piano elettorale, dai governi nazionali e locali del regime capitalista, neofascista, presidenzialista e federalista e da tutti i partiti della destra e della "sinistra" borghese, organizzandosi dentro o attorno al PMLI.
L'Organizzazione di Ischia del PMLI ribadisce ancora una volta l'importanza vitale dell'astensionismo tattico e la costituzione delle Assemblee popolari e dei Comitati popolari, ossia le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo. Al contempo conferma la propria adesione ai Comitati unitari... Tutti gli ischitani dovrebbero appoggiarli attivamente. E' una assoluta necessità unirsi e partecipare alla lotta, anche attraverso le manifestazioni di piazza, per risolvere comuni problemi e interessi.
Chi pensa che astenendosi non cambia nulla e semmai favorisce una o l'altra parte, si sbaglia: astenendosi, si esprime comunque un voto contro questo sistema capitalista e borghese corrotto ed in particolare, non si diventa complici.
Chi va a votare per scegliere il cosiddetto male minore, non cambia niente perché nell'una e nell'altra parte i sistemi, le logiche, gli interessi, le schifezze sono le stesse e quindi non si fa altro che sorreggere chi cerca solo potere personale e affari.
Con l'astensione si esprime, tra l'altro, il coraggio di delegittimare il capitalismo, il suo sistema, i suoi governi e i suoi partiti, tanti imbroglioni incalliti, impegnati a guadagnare solo una propria posizione che assicuri stipendi mensili, presidenze, affari, guadagni facili.
Con l'astensionismo si esprime soprattutto un chiaro voto per il PMLI e il socialismo.
È possibile farla finita con queste porcherie, utilizzando l'arma dell'astensionismo, disertando le urne, annullando la scheda o lasciandola in bianco alle elezioni comunali del prossimo 11 giugno!
Per Ischia governata dal popolo e al servizio del popolo!
Per l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 
L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI
 
Ischia, maggio 2017
 

17 maggio 2017