Riflessioni sul 40° compleanno del Partito
Il discorso di Scuderi traccia la Lunga marcia politica e organizzativa del PMLI per lottare per l'Italia unita, rossa e socialista

di Alberto Signifredi, operaio simpatizzante di Parma del PMLI
Il quarantesimo compleanno del PMLI, festeggiato il 9 Aprile a Firenze, rappresenta un traguardo importante per il Partito. Nel discorso del Segretario generale Giovanni Scuderi ho colto alcuni aspetti altamente significativi della Lunga marcia politica e organizzativa del Partito e ho visto nel Segretario generale un compagno indomabile che ricopre questo ruolo da sempre, proprio perché nella sua militanza incarna pienamente la volontà del Partito che è quella di lottare per l'Italia unita, rossa e socialista, sviluppando lo strumento che serve allo scopo: il PMLI.
Nel discorso del compagno Scuderi mi ha colpito in modo particolare la constatazione della continuità storica fra la Rivolta del '68 e la costruzione e la nascita del PMLI. Una continuità possiamo dire naturale in quanto il Partito risulta il frutto più maturo di quella stagione di lotte. E non solo questo, perché esso è l'unico partito che proviene da quelle lotte, l'unico partito che non ha cambiato colore, i cui pionieri e fondatori non si sono riciclati nei partiti borghesi o falsi comunisti (PCI, Pdup, DP, RC, PdCI, ecc.) come invece hanno fatto quasi tutti gli esponenti delle tante sigle che presero parte al '68, tra cui tanti sedicenti "marxisti-leninisti", che non hanno retto al richiamo irresistibile del parlamentarismo e della mangiatoia borghesi.
La lotta del PMLI per creare e sviluppare il Partito si è svolta in un contesto difficilissimo. Da un lato l'avversario principale era la borghesia nazionale, una delle borghesie più reazionarie in senso assoluto, basta ricordare le sue vocazioni imperialiste e fasciste del '900 e di oggi, dall'altro lato i falsi comunisti del PCI e i residui fallimentari del '68 che egemonizzavano la classe operaia e le masse popolari, sgretolando progressivamente la lotta di classe nel Paese con la concertazione sindacale, distruggendo l'ideale e l'obbiettivo del socialismo e trascinando le masse in un vicolo cieco a cui seguiva anche la liquidazione del PCI.
Alla fine del PCI, il PMLI denuncia prontamente la natura antimarxita-leninista del nuovo Partito della Rifondazione Comunista, partito nato dalla rottamazione del PCI e da tutti i residui della "nuova sinistra". Partito che non regge alla politica disgregante della seconda repubblica e che presto scinderà le sue numerose e litigiose correnti in altrettanti mini partiti comunisti, che confermano la natura intrinsecamente trotzkista del PRC e di tutti i suoi epigoni.
La forza del PMLI deriva dalla lucidità di idee con cui i fondatori hanno preparato, formato e creato il Partito, superando tutte le difficoltà trovate sul percorso. Cinque congressi nazionali, lo Statuto e il Programma politico generale del Partito, i numerosi saggi teorici del compagno Scuderi, i discorsi commemorativi di Mao, i filmati storici, l'organo del Partito "Il Bolscevico" e la letteratura dei Grandi Maestri del proletariato internazionale, sono tutti ottimi strumenti per far vivere e sviluppare il Partito e portare avanti i suoi grandi obbiettivi.
A questi strumenti si aggiunge il nuovo filmato della storia del PMLI, proiettato appunto in occasione della commemorazione, un grande reportage che mostra tutti i momenti e le varie fasi di lotta che il Partito ha affrontato dagli anni '70 ad oggi. Una fonte inesauribile di immagini, di lotte, di compagne e compagni sempre presenti a tantissime manifestazioni, sempre in piazza, un contributo emozionante per far conoscere il Partito a tutti e in particolare alle nuove generazioni.
Se, come dicevo prima, la lucidità di idee è stato il tratto caratteristico della nascita del PMLI, questa lucidità il Partito continua a mantenerla. La radiografia che il Partito ha fatto di Renzi e dei governi precedenti e successivo dimostra che il Partito è attentissimo all'evoluzione del regime neofascista italiano e la puntigliosità con cui “Il Bolscevico” scandaglia i misfatti della borghesia sono la prova dell'attualità di lettura del pensiero marxista-leninista e dell'esigenza che esista un Partito marxista-leninista. Il PMLI è tutto questo.
Queste constatazioni che ho evidenziato sono solo una breve e limitata visione della bellissima Festa del PMLI. Sono contento di avervi partecipato.
 

17 maggio 2017