68 arresti, incluso il parroco Scordio
La 'ndrangheta gestiva il Cara di Isola Capo Rizzuto
Il gestore Sacco con Renzi e con Alfano
Cibo per i maiali ai migranti

Ennesima terrificante storia di business politico-mafioso ai danni dei migranti in Calabria, trattati letteralmente come bestie.
A pochi giorni dalle terribili vicende legate allo schiavismo degli migranti a San Giovanni in Fiore (Cosenza), la DDA di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, con la maxi-operazione “Jonny” ha arrestato 68 persone, per reati quali associazione mafiosa, porto illegale d'armi, reati fiscali, intestazione fittizia di beni, malversazioni ai danni dello Stato, legate alla temibile 'ndrina Arena di Isola Capo Rizzuto (Crotone) nell'ambito della gestione del Cara di Isola, il più grande d'Europa.
Gli accusati, fra i quali il parroco del paese Edoardo Scordio e il responsabile della struttura “Misericordia” che gestiva il Cara Leonardo Sacco, intascavano milioni di euro, almeno 32 sui 100 versati dallo Stato, per la gestione dei migranti.
Sacco in particolare, gestiva grazie ad appoggi politici attraverso la sua società “Misericordia”, che è una onlus, almeno 6 milioni dei 13 versati dallo Stato per i servizi di ristorazione per i centri di accoglienza di Isola Capo Rizzuto e di Lampedusa per conto del clan.
Sacco è quindi l'uomo chiave per la gestione del business. Una volta preso l'appalto dalla prefettura per la gestione, subappaltava poi i vari servizi a imprese mafiose riconducibili agli Arena e altre 'ndrine alleate (come i Grande Aracri, in passato in guerra con gli Arena, perfino a colpi di bazooka, i Catarisano di Roccelletta di Borgia e altri gruppi e sottogruppi criminali) i quali a loro volta macinavano ulteriori profitti ed investimenti.
“Leonardo Sacco da circa 15 anni ha gestito, quale responsabile della Misericordia di Isola di Capo Rizzuto, il centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto, nelle sue diverse articolazioni, in modo tale da distrarre, in favore delle diverse famiglie che compongono la criminalità organizzata isolitana, cospicue somme di denaro. Egli ha selezionato i subappaltatori del servizio mensa anche fra intranei al sodalizio isolitano. Ci si riferisce, evidentemente, ai cugini Antonio Poerio, Fernando Poerio e Angelo Muraca, i quali, con danaro della consorteria, hanno allestito imprese di ristorazione che, si ribadisce, hanno somministrato i pasti per i rifugiati” si legge nel provvedimento di fermo.
Particolari agghiaccianti della vicenda riguardano proprio il servizio mensa: non solo ad alcuni migranti spesso non veniva affatto dato da mangiare, ma spesso il cibo somministrato era quello che si dà ai maiali.
Anche il parroco Scordio è considerato uomo degli Arena, dice di lui il comandante dei Ros, Governale: “riceve, senza alcun titolo, cospicue erogazioni di danaro dalla Misericordia. Solo per ricordare, fra le erogazioni più ingiustificate, basti fare riferimento ad una serie di note di debito, emesse dalla Parrocchia Maria Assunta ad Nives, cioè da Don Edoardo Scordio, e pagate da Misericordia fino alla concorrenza di 132.665 euro, per non meglio chiarita assistenza spirituale”.
Anche il gip Abigail Mellac, nel convalidare l'arresto di Sacco e Scordio (accusato di avere accumulato in un decennio almeno 3 milioni e mezzo di euro) afferma che i due avrebbero “trasformato la Misericordia ed il Cara in centri di potere mafioso sotto gli occhi distratti delle istituzioni”. Tanto da considerare l’ex parroco Scordio “un esponente di rilievo della stessa associazione mafiosa“.
La loro azioni, aggiunge, sarebbero “gravissime”, dal momento che sono “proseguite con lucida volontà per anni senza mai conoscere un momento di pausa, di ripensamento, di pentimento, di umana pietà nei confronti di quei milioni di sfortunati ai quali hanno sottratto con incredibile sfrontatezza quelle minime risorse date dallo Stato italiano per restituire loro la dignità di esseri umani”.
Indagato anche il sindaco di Isola, Gianluca Bruno, eletto nel 2013 con l'allora PDL, il quale difendeva il parroco Scordio da pressioni di Antonio Poerio per allontanarlo, per paura che se la “cantasse” con la magistratura.
L'inchiesta ha messo in luce gli interessi mafiosi legati anche alle scommesse online, solo pochi mesi fa poi a società riconducibili al clan Arena è stato sequestrato nel crotonese il parco eolico più grande d'Europa.
Sequestrati beni immobiliari per 84 milioni di euro e la squadra di calcio di Isola di cui era presidente Sacco.
Naturalmente anche la politica è coinvolta, a cominciare dall'ex Ncd oggi Ap, visto che sono gli uomini di Alfano in Sicilia e Calabria a gestire (o a far gestire) i Cara ai loro compari.
Sacco comunque aveva buoni rapporti con tutti, dal PD a a FI e ha sempre avuto il vezzo di farsi fotografare coi “ big”, Renzi, Berlusconi, Alfano e Salvini inclusi.
Il punto è che un business del genere non si può gestire senza l'avallo dei politicanti borghesi e non è un caso se i fatti di Isola, risaputi da decenni vengano fuori ora che Alfano non è più al Viminale.
Anzi, secondo alcune indiscrezioni, sullo sfondo vi sarebbe la lotta fra il PD e gli alfaniani (fra i quali i fratelli Gentile) per gestire un business capace di generare un indotto che significa migliaia di voti in vista delle prossime politiche. Il calabrese ministro dell'interno, il nuovo Scelba Minniti, vorrebbe portarli al camerata Renzi.
Esploso questo ennesimo terremoto politico-giudiziario diversi giornalisti si sono recati a Isola per raccontare l'accaduto, alcuni di loro sono stati aggrediti e minacciati di morte, come la troupe televisiva del programma “Piazza Pulita” de La7.
A tutti i giornalisti intimiditi e aggrediti va la solidarietà del PMLI e della Redazione Centrale de “Il Bolscevico'”.
Ennesimo spaccato di cosa significa la legge del massimo profitto, tipica del capitalismo monopolistico, applicata alla gestione dei migranti, nella regione più povera d'Italia dove non si muove foglia che 'ndrangheta non voglia e diretta dal governatore filomafioso del PD Mario 'palla-palla' Oliverio, e ennesima dimostrazione che la testa della mafia si trova dentro l'economia capitalistica, la classe dominante borghese e lo Stato borghese ad essa asservito.
Questo mostro potrà essere distrutto definitivamente solo nel socialismo.
Chiudere subito gli inumani lager per i migranti!
Spazziamo via il governo neofascista, filomafioso e nemico dei migranti Gentiloni, fotocopia di quello di Renzi!
Libero accesso e pari diritti per i migranti!
Oliverio dimettiti, sei la vergogna della Calabria!
 

24 maggio 2017