Le famiglie: “Sei uguale a Salvini”
De Magistris sgombera il campo rom di Gianturco a Napoli
Amnesty International: “Violati i diritti dell'uomo, atti di segregazione razziale”
ZANOTELLI: “IL NUOVO CAMPO E’ UN LAGER”

Redazione di Napoli
Già nella prima giunta arancione si erano palesati i mal di pancia per come risolvere la questione rom a Napoli. La “grana” ha portato l’esecutivo del neopodestà Luigi De Magistris alla peggiore delle soluzioni: lo scorso 7 aprile, anticipando la data scelta ufficialmente del 12 aprile, ha effettuato lo sgombero coatto dello storico campo rom di Gianturco, non molto distante dal centro sociale “Officina 99”. Decine di famiglie hanno dovuto abbandonare anzitempo il campo “accompagnate” dalla polizia municipale in forze che ha sequestrato il mercato, le automobili e addirittura buttato il cibo che la Caritas distribuiva ai circa mille e quattrocento occupanti di quel campo. Una volta completato lo sgombero, ecco le affermazioni di De Magistris, spalleggiato dal governatore regionale De Luca: “Ci sarà una rapida collocazione in una area meglio attrezzata. Ci sono quindici milioni di euro di fondi europei da destinare alle politiche di inclusione e sostegno ai diritti del popolo rom”.
L’area alternativa al campo di via delle Brecce a Gianturco sarebbe stata individuata dalla giunta in via del Riposo, a pochi metri dal cimitero; una collocazione molto contestata dalla Rete antirazzista campana che all’esterno del municipio ha pubblicato delle foto inequivocabili: “I container sono collocati a un metro e mezzo l’uno dall’altro, il livello del terreno è stato abbassato, d’inverno diventerà una sorta di piscina con l’acqua che entrerà in tutti i container”. L'area può ospitare solo duecento persone, gli altri rom, oltre mille, costretti a lasciare il campo, stanno cercando delle alternative. Si rifiutano di colloquiare con De Magistris e i suoi assessori e con un megafono gli mandano a dire chiaro e netto cosa pensano: “Sei contro Salvini solo a chiacchiere, nella pratica sei uguale!”. “C’è chi è stato ospitato da alcuni amici ma dovrà presto trovare casa - afferma Catrinel Motoc di Amnesty International -, c’è qualcuno che ha preso in affitto un'abitazione: pochi, in verità. Altri vivono da qualche giorno all’addiaccio, alla stazione, due famiglie dormono in macchina, anche con malati di cuore, bimbi piccoli, donne incinte”. La situazione è talmente grave che Amnesty sta monitorando le fantomatiche “politiche sociali” dell’esecutivo dell’ex pm. Netta la presa di posizione dell’organismo umanitario: “Sono stati violati i diritti dell’uomo, il campo in via del Riposo è un atto di segregazione razziale. Amnesty si rivolgerà alla Commissione Europea dove dal 2012 è in corso una procedura contro l’Italia per discriminazione del popolo rom”. Catrinel e una delegazione di famiglie esiliate dal campo hanno poi partecipato a un incontro con Giovanni Morelli dello staff dell’assessore alle politiche sociali Roberta Gaeta, senza trovare un'adeguata soluzione. Tra l’altro in via del Riposo i rom non vorrebbero tornare anche per i gravissimi raid subiti alcuni anni fa che distrussero il campo più volte con incendi di natura dolosa.
Duro il commento di Alex Zanotelli che ha denunciato l’accaduto come “mobbing comunale” e quando si è presentato lo scorso 18 aprile al “nuovo” campo attrezzato la risposta di De Magistris non si è fatta attendere: oltre a Zanotelli le guardie giurate hanno impedito l’accesso al gesuita Domenico Pizzuti, al pastore valdese Thesie Mueller e a quello battista di via Foria Jiame Castellanos, giunti al campo perché preoccupati dalle denunce di Amnesty. Alla provocazione della giunta così ha risposto Zanotelli: “Questo luogo è inaccettabile. È un pollaio, guardate come vivono, sembra proprio un pollaio. Anzi, riprendo la definizione di Amnesty International: è un lager. E poi loro sono qui dentro, ma ci sono altre 800 anime sparpagliate, famiglie divise. È inutile che il Comune dica che ha provveduto a 130 persone, non è che si può buttare via la gente così. Sono amareggiato dall’intervento dell’amministrazione cittadina, vorrei sapere anche se quest’area è bonificata o no visto che dicevano che il campo di Gianturco fosse tossico. Perché continuare a spostare i rom di Napoli? A De Magistris chiediamo che ci sia finalmente una politica per i rom, ci sono in prefettura 16 milioni inutilizzati”.
Altro che “accoglienza”! Altro che amministrazione napoletana come “anomalia” nazionale! Sulla questione rom la giunta De Magistris ha indossato la camicia nera, non distinguendosi in nulla dal fascio-leghista Salvini e da chi pratica nei fatti politiche razziste e discriminatorie

7 giugno 2017