Che buffone! Dalla rivoluzione al misticismo
Pisapia ricerca la felicità nella religione

Lo scorso 22 luglio l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha partecipato come ospite alla festa dell'Unità organizzata dal PD di Milano all'ex scalo Farini.
Durante il suo intervento sul palco Pisapia ha risposto così su quale sia il suo obiettivo con il suo nuovo movimento appena fondato, Campo Progressista: "Io amo - ha detto Pisapia, citando e facendo proprie le parole di madre Teresa di Calcutta - tutte le religioni, ma sono innamorata della mia”. E a questo punto, Pisapia ha aggiunto: “Ecco, posso dire che io amo tutte le religioni e sono innamorato di una politica che sappia fare cose e che la finisca di parlare e che soprattutto faccia cose di sinistra e di centro sinistra”.
Non è certamente questo il primo caso di sessantottini passati direttamente dalla lettura di Marx e di Lenin a quella del breviario, e il caso più eclatante è sicuramente quello di Aldo Brandirali, che da dirigente di Servire il Popolo si è gradualmente trasformato in umile e genuflesso cattolico militante di Comunione e Liberazione, passando anche nel campo politico da quello rivoluzionario a quello della conservazione e della reazione più ostinata.
Il vecchio militante di Democrazia Proletaria Pisapia, però, a differenza di Brandirali, assomiglia di più a quei vecchi democristiani che, per non scontentare nessuno, davano sempre un colpo al cerchio e uno alla botte, tanto da affermare di riporre il suo neonato misticismo non di una ma addirittura di tutte le religioni (e quindi, praticamente, di ricercare il voto non soltanto dei cattolici, ma dei credenti di varie fedi), e contemporaneamente di voler attuare un programma “di sinistra e di centro sinistra” (e così sono accontentati gli elettori progressisti anche non credenti).
A questo punto deve però essere chiara una cosa: Pisapia è liberissimo di ricercare la sua personale felicità nel misticismo più ecumenico, ma anche il proletariato italiano, insieme ai veri progressisti tutti, deve sentirsi altrettanto libero di bollare una simile posizione politica come una buffonata, una vera e propria messa in scena architettata per abbindolare le masse popolari e gli elettori di sinistra.
 

13 settembre 2017