Messaggio audio del capo dello Stato islamico
Baghdadi: “Distruggeremo ogni tiranno”
“I nordcoreani hanno cominciato a minacciare l'America e il Giappone con la loro potenza nucleare”

In un lungo messaggio audio rilasciato il 28 settembre, il leader dello Stato islamico (IS), il Califfo Abu Bakr Al Baghdadi ha fatto di nuovo sentire la sua voce rendendo omaggio ai caduti in Iraq, nella difesa di Mosul, e incitando i propri militanti assediati a Raqqa a resistere alle offensive militari delle coalizioni imperialiste a guida Usa e Russia. E dando l'indicazione di continuare comunque la battaglia finché “distruggeremo ogni tiranno”.
Nell'audio diffuso attraverso l’organizzazione Al-Furqan legata al califfato, intitolato “Il vostro Dio sia sufficiente come guida e aiuto”, al Baghdadi affermava che “gli americani, i russi e gli europei sono terrorizzati dagli attacchi dei mujaheddin” e sottolineava che ora “i nordcoreani hanno cominciato a minacciare l’America e il Giappone con la loro potenza nucleare”. Ma si occupava soprattutto della situazione mediorientale e citava “l’eroica resistenza irachena” e il coraggio dimostrato dai “nostri uomini di Mosul che si sono rifiutati di consegnare la terra dove vigeva la sharia se non pagando un terribile tributo di sangue e l’hanno ceduta dopo circa un anno di combattimenti”.
Riguardo alla situazione in Siria sottolineava il ruolo da protagonista della Russia che “sta approfittando della debolezza degli Usa per prendere in mano il dossier siriano” e ha costretto gli Usa a rincorrerla per non essere emarginati nell'occupazione del paese, “cio che è successo nell’incontro di Astana (il negoziato sulla spartizione della Siria guidato da Russia, Turchia e Iran, ndr) da cui è emersa la debolezza degli Stati Uniti che non hanno avuto alcuna voce nell’assegnazione dei nuovi territori tolti all'IS”. E rivolgendosi al popolo siriano chiede “qual è stato il vostro vantaggio nello stringere un patto con i vostri sostenitori, se non essere truffati dagli sciiti? La Turchia e il Movimento del Risveglio non vi daranno nulla. Se non fosse stato per noi, sarebbe andata molto peggio”.
Rivolto ai militanti dello Stato islamico in ogni parte del mondo, al Baghdadi li incitava a “distruggere ogni tiranno, dentro o fuori” il territorio controllato dallo Stato islamico perché “il sangue dei miliziani uccisi in Iraq e Siria non deve essere stato versato invano” e perché “la vittoria o la sconfitta non dipendono dal perdere un territorio o dalla morte di alcuni credenti del Califfato”, indicando che la lotta comunque non finirà con la perdita dei territori in Siria e Iraq.
 
 
 
 
 

4 ottobre 2017