Su iniziativa del Comitato “Ottobre Rosso” cui fanno parte anche il PMLI e il PRC
Celebrato unitariamente a Biella il Centenario della Rivoluzione d'Ottobre

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Pieno successo delle iniziative promosse dal Comitato biellese “Ottobre Rosso” per celebrare a Biella il Centesimo Anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre. Il Comitato è stato fondato alcuni mesi fa da soggetti politici quali il Partito della Rifondazione Comunista - Federazione Biellese, il Partito marxista-leninista italiano.Biella, singoli compagni che si fregiano con orgoglio del nome di comunisti, amiche ed amici antifascisti e libertari tutti accomunati dall'idea che non sarebbe stato possibile non fare nulla a ridosso di un così importante evento storico-politico che ha incontrovertibilmente trasformato il corso della storia del mondo.
Le compagne e i compagni del Comitato, che nei mesi si sono costantemente incontrati in riunioni politiche e organizzative, hanno dibattuto fin nei minimi particolari gli elementi necessari alla realizzazione delle due giornate contattando i relatori che sarebbero giunti a Biella da altre città, hanno organizzato le diffusioni di volantini fuori dagli istituti superiori biellesi, predisposto i manifesti per le pubbliche affissioni nei principali comuni della provincia laniera e stilato un comunicato stampa da inoltrare agli organi d'informazione biellesi. Così le iniziative programmate per venerdì 17 novembre e sabato 18 novembre si sono svolte perfettamente e senza intoppi proprio come da programma.
Venerdì sera presso il salone “G. Di Vittorio” della Camera del Lavoro di Biella i professori Valerio Romitelli ed Oliviero Calcagno si sono interrogati a livello storico e filosofico sulla Rivoluzione d'Ottobre, sull’eredità politica che ha lasciato e sulle proposte ancora attuali. In particolare Romitelli ha voluto sottolineare il paradigma di sentirsi profondamente anti-anticomunista e di dissociarsi completamente da chiunque – ed in particolare da numerosi docenti universitari suoi colleghi – paragoni la Germania nazista all’Unione Sovietica. Il giovane filosofo Oliviero Calcagno s’è soffermato sulle tappe storiche della Rivoluzione Russa cercando di spiegare come abbia potuto trionfare proprio in un Paese notevolmente arretrato rispetto agli Stati dell’Europa occidentale contravvenendo così una certa interpretazione delle tesi marxiste secondo cui la rivoluzione proletaria sarebbe dapprima esplosa in paesi industrialmente avanzati.
La mattina seguente il salone “G. Di Vittorio” era addobbato con manifesti originali sovietici imprestati per l’occasione dall’ex Segretario della Camera del Lavoro, Renzo Giardino, mentre una bellissima bandiera originale sovietica raffigurante il profilo di Lenin addobbava il podio e un’altra bandiera rossa originale con falce e martello faceva bella mostra sul tavolo della presidenza. Gli oratori ufficiali dell’iniziativa Lucietta Bellomo, Segretaria del PRC di Biella, Geraldina Colotti, giornalista esperta di America latina, Nicoletta Dosio del movimento NO TAV, Gabriele Urban, Responsabile locale del PMLI, Giorgio Cremaschi e Ugo Mattei, giurista e docente universitario, hanno animato il dibattito avente per tema “Fare comunismo oggi” in cui, partendo da un’analisi storica della rivoluzione s’è cercato di declinarla nell’attuale società capitalistica proponendo ciascuno opzioni politiche specifiche per attualizzare gli insegnamenti dell’Ottobre Rosso 1917.
Lucietta Bellomo di Rifondazione Comunista, partendo dalla fondamentale importanza politica generata dalla Rivoluzione d’Ottobre ha riproposto tutte le battaglie condotte dal proprio partito in particolare riferimento ai diritti delle donne, dei disoccupati e sul fronte antifascista. Geraldina Colotti ha illustrato la propria esperienza diretta in Venezuela dove, a suo avviso, è presente un socialismo pacifico ma armato dove la Rivoluzione bolivariana è giunta al potere pacificamente attraverso elezioni democratico-borghesi ma armata e difesa dalla “Guardia Nacional Bolivariana” posta a salvaguardia delle conquiste sociali portate al popolo dal governo di Hugo Chavez prima e da quello di Nicolas Maduro oggi.
Ha successivamente preso la parola Nicoletta Dosio che ha incentrato il proprio discorso sul concetto di tempo che è stato ingabbiato dalle logiche del capitalismo e, pertanto, anch’esso divenuto nemico del proletariato in quanto il suo scandire è palesemente contro le necessità di vita delle lavoratrici e dei lavoratori costretti a tempi di produzione insostenibili e privati del tempo necessario per stare opportunamente coi propri familiari.
Dopo di lui è intervenuto il compagno Gabriele Urban che attraverso la descrizione di due famosi monumenti ha cercato di mettere in evidenza l’attaccamento del proletariato italiano e russo alla figura di Lenin riconosciuto quale Maestro indiscusso capace di dare concretezza agli ideali di Marx ed Engels realizzando la rivoluzione proletaria. Urban ha ricordato il terrore delle borghesie europee di fronte all’avanzare del potere sovietico, il che ha generato dei mostri come il fascismo ed il nazismo per contrastate tale avanzamento. Ha narrato e difeso l’esperienza del socialismo in URSS e chiesto direttamente a Giorgio Cremaschi, tra i fondatori del movimento EuroStop, come intenda giungere al socialismo in Italia in considerazione del fatto che il suo movimento si ispira direttamente al socialismo. Il compagno Urban ha infine sottolineato che il PMLI marcia sulla via dell'Ottobre e quindi sostiene l'astensionismo esaltando il valoroso popolo siciliano che alle recenti elezioni regionali si è astenuto arrivando al 53%.
Giorgio Cremaschi ha iniziato il proprio intervento dicendo: “Voglio rispondere al compagno Gabriele ricordandogli che Lenin partecipava a qualunque elezione della Duma, a qualunque”, in realtà i bolscevichi boicottarono la prima Duma del 1906 e il preparlamento del settembre 1917 promosso dai menscevichi per impedire la rivoluzione socialista.
L’ultimo relatore è stato il professor Ugo Mattei, che ha fondato il proprio intervento evidenziando, dati alla mano, che l’uno per cento della popolazione mondiale detiene nelle proprie mani l’80% delle ricchezze mondiali. Ugo Mattei ha inoltre affermato che oggi i dispositivi di controllo e coercizione sono direttamente acquistati dalla popolazione sotto forma di telefoni cellulari che in ogni istante riescono a renderci individuabili dal potere e possono metterci completamente alla mercé delle multinazionali che riescono a comprendere i nostri desideri più intimi e personali attraverso semplici applicazioni gratuite presenti in tali dispositivi cellulari. Alle ore 13,30 è terminata l’esposizione dei relatori lasciando spazio agli interventi del pubblico. A conclusione dei lavori un giovane si è presentato al compagno Urban come attivista dell'“Associazione Italia-Cuba” e ha lasciato il proprio indirizzo e-mail per essere informato sulle iniziative dell’Organizzazione biellese del PMLI.
Alle ore 17,30 come annunciato dal comunicato stampa del Comitato “Ottobre Rosso” si è svolta, presso il salone “Anello Poma” del Comitato ARCI di Biella di strada alla Fornace, 8, la proiezione del film di Sergej Ejzenstejn “Ottobre” che fu commissionato, con mezzi larghissimi e totale autonomia, dal governo sovietico per la commemorazione del decimo anniversario della Rivoluzione d'Ottobre di cui ripercorre i giorni precedenti la vittoriosa insurrezione del 1917. Al termine della proiezione i membri del Comitato “Ottobre rosso” hanno allestito i tavoli per una cena condivisa a base di prodotti tipici biellesi col sottofondo musicale delle canzoni comuniste e partigiane più conosciute. Al termine della cena si è brindato con vodka in onore della Rivoluzione d’Ottobre.
Nel comunicato stampa riassuntivo della due giorni si evidenziava la vergognosa assenza dei giornalisti di tutte le testate locali che hanno boicottato l’importante e ricca iniziativa mancando così di informare la cittadinanza su un incontro storico, politico e culturale.

22 novembre 2017