Appello della Commissione giovani del Comitato centrale del PMLI
Giovani! Per cambiare il presente e conquistare il futuro alzate la bandiera della Rivoluzione Socialista d'Ottobre

Questo appello è rivolto a voi, giovani operai, precari, disoccupati, migranti, studenti, LGBT, a voi giovani che ogni giorno vivete sulla vostra pelle le ingiustizie e le iniquità del sistema economico e sociale capitalista nel quale siete costretti (almeno per ora) a vivere. E in particolare è rivolto tutte quelle ragazze e ragazzi di sinistra che ogni giorno si battono con entusiasmo e commovente sacrificio contro queste iniquità, nelle fabbriche, nelle scuole e nei quartieri popolari.
Come molti di voi ben sapranno il 2017 non è un'anno qualunque per noi marxisti-leninisti e le masse proletarie e popolari di tutto il mondo. Infatti quest'anno cade il centenario di quella gloriosa rivoluzione sociale che vide nel novembre del 1917 in Russia, gli operai, i contadini poveri, i soldati, le donne proletarie, i giovani (che erano stati mandati a morire nelle trincee della prima guerra mondiale imperialista) spazzare via gli sfruttatori, i capitalisti, i latifondisti e militaristi di ogni sorta dando vita con la rivoluzione d'Ottobre al primo Stato socialista della storia, dopo l'esperienza della Comune di Parigi.
Perché mai voi ragazze e ragazzi dovreste guardare con interesse a quegli avvenimenti e al loro significato? A nostro parere è perché oggi, come allora, le cause che generano lo sfruttamento, l'oppressione e la guerra imperialista non sono venute meno. Quel capitalismo che affamava e opprimeva le giovani generazioni nel 1917, oggi opprime sfrutta e condanna alla miseria e all'insicurezza la maggior parte di voi.
Malgrado la borghesia, attraverso tutti i suoi principali mezzi di informazione e propaganda (radio, giornali, televisione, internet) tenti di illudervi e confondervi, spacciando il capitalismo come un eldorado fatto di feste, divertimenti sfrenati, belle macchine, un mondo dorato e alla portata di tutti, un “mondo figo” come si usa dire, ma in realtà cucito su misura solo ed esclusivamente per i rampolli della ricca borghesia, la vita reale per i figli del popolo è un'altra, è fatta di sfruttamento, di lavori precari e saltuari, di salari da fame, di insicurezze e incertezza per il presente e per il futuro.
Guardiamola in faccia questa realtà. Abbiamo quasi il 40% di giovani che non hanno un lavoro, e quelli che ce l'hanno sono alle prese con un lavoro precario, fatto di contratti a tempo determinato, spesso senza ferie, senza copertura per malattie, senza diritti, impossibilitati a rivendicare qualsiasi forma di organizzazione sindacale, pena il non rinnovo del contratto, pagati in alcuni casi 2, 3 euro all'ora per 10-12 ore di lavoro. Meglio non va al di fuori delle fabbriche e dei luoghi di lavoro e di studio, stipati in quartieri fatiscenti, dove non esistono strutture per ritrovarsi e instaurare sani rapporti sociali invece dei soliti videogiochi (o peggio videoslot) e delle discoteche, né spazi gratuiti attrezzati dove poter fare sport, coltivare i propri interessi, soddisfare e sviluppare le proprie attitudini artistiche ed espressive nella musica, nella grafica, nella recitazione, nella letteratura, né biblioteche ben fornite dove poter soddisfare la curiosità e la sete di conoscenza forti in ogni giovane.
Questo è il mondo reale in cui siete costretti a vivere, altro che quelli creati ad arte dalla borghesia col solo scopo di farci agognare di diventare suoi servi, di diventare degli sfruttatori, dei parassiti, dei borghesi.
Ma lo sfruttamento non comincia sui luoghi di lavoro, esso prende già forma nella scuola dove avviene la prima selezione di classe, con i figli delle classi popolari relegati negli istituti professionali e tecnici, mentre ai figli della borghesia si prospetta l'accesso ai gradini più alti dell'istruzione come futuri quadri, professionisti e manager del capitalismo. Una scuola dove l'alternanza scuola/lavoro sta dando già ora un primo assaggio di schiavitù a quegli studenti regalati alle aziende durante i tirocini. Questi progetti di annientamento dei vostri diritti nell'istruzione e nel mondo del lavoro voluti dalla borghesia hanno raggiunto il loro massimo compimento con le controriforme della “Buona scuola” e del Jobs Act firmate dal PD del neoduce Renzi e portate avanti oggi dal suo reggicoda Gentiloni.
Queste sono una parte delle delizie che il capitalismo offre alle ragazze e ai ragazzi proletari di oggi ma c'è anche altro: la questione delle donne e delle ragazze, sfruttate e oppresse ancora più degli uomini dal sistema capitalista e vittima della sua cultura maschilista e patriarcale. Discriminate sui luoghi di lavoro, dove spesso i salari sono più bassi rispetto a quelli degli uomini, con l'imposizione di non avere gravidanze, pena il licenziamento, e sottoposte ad attenzioni di natura sessista e a vere e proprie aggressioni e abusi sessuali come è capitato recentemente a un gruppo di studentesse di Monza impegnate nella famigerata alternanza scuola/lavoro.
E poi aumenta il razzismo ai danni dei migranti e dei giovani che sono nati, vivono, studiano e lavorano in Italia ma che per il colore della loro pelle sono discriminati, aggrediti, picchiati, umiliati. E aumentano le discriminazioni verso le ragazze e i ragazzi LGBT che ogni giorni subiscono violenze e vessazioni per il loro orientamento sessuale.
Questa sarebbe la tanto decantata e venerata società libera e democratica che dovrebbe assicurare un futuro di benessere, pace e sicurezza ai giovani? Non crediamo proprio! Basti pensare che i giovani non avranno mai una pensione.
Davanti a tutto ciò ogni ragazzo o ragazza dovrebbe prendere coscienza che nel capitalismo c'è qualcosa che non va, qualcosa di profondamente marcio e corrotto, che non è riformabile o aggiustabile in quanto tutti questi mali sono la naturale conseguenza di una società basata sul mito del denaro e sulla ricerca del massimo profitto attraverso lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. E per di più voi giovani proletari siete destinati a diventare la carne da macello delle guerre economiche e militari che l'imperialismo italiano sta allargando per accaparrarsi nuovi mercati e materie prime.
Ecco perché voi ragazze e ragazzi che vi rifiutate di vivere nell'incertezza del presente e del futuro non potete non guardare alla rivoluzione socialista come all'unica via d'uscita rispetto alla barbarie del capitalismo. Non potete non scegliere di lottare conseguentemente contro il capitalismo, assumere la cultura del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e, come militanti o simpatizzanti, unirvi all'unico Partito che lotta senza tregua, ogni giorno, contro i governi borghesi di destra e di pseudo “sinistra”, contro il capitalismo e i soprusi dei padroni e delle istituzioni nei confronti delle masse popolari, che sostiene attivamente quest'ultime nelle lotte per strappare migliori condizioni politiche, sociali ed economiche alla classe dominante, e che si pone come obiettivo strategico il trionfo della rivoluzione socialista in Italia, il PMLI!
Abbandonate le illusioni elettorali, parlamentari, governative e riformiste, negate il voto ai partiti del regime capitalista e neofascista, astenetevi alle prossime elezioni politiche e marciate con noi sulla Via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista! Non c'è nulla di impossibile al mondo per chi osa scalare le vette più alte. Un nuovo mondo ci attende, lottiamo per conquistarlo!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 
La Commissione giovani del CC del PMLI
 
Firenze, 25 novembre 2017