Scorno per Trump
Riprende il dialogo tra Nord e Sud della Corea
La Rpd di Corea parteciperà ai giochi olimpici nel Sud

Alcuni mesi fa il presidente sudcoreano Moon Jae-in aveva rivolto a Pyongyang l'invito a inviare una delegazione di atleti alle Olimpiadi invernali in programma dal 9 al 25 febbraio nella città di Pyeongchang che si trova a soli 100 chilometri dalla zona demilitarizzata che segna il confine tra Nord e Sud. Dopo che il governo di Seul ha chiesto e ottenuto da Washington di posticipare ad aprile le provocatorie esercitazioni militari congiunte è arrivata la risposta del presidente nordcoreano Kim Jong-un che nel discorso di fine d’anno ha accettato l'invito. E con esso ha ripreso anche il dialogo tra Nord e Sud della Corea.
Le delegazioni del Nord e del Sud si sono incontrate nella cittadina di Panmunjom, nella zona demilitarizzata, il 9 gennaio. La Corea del Nord si presentava con la proposta dell'invio di una delegazione di alto livello alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang mentre Seul proponeva che gli atleti di Nord e Sud marciassero fianco a fianco nelle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi. Al momento risulta definita fra i 400 e i 500 membri la composizione della delegazione nordcoreana, come annunciava il premier sudcoreano Lee Nak-yon il 10 gennaio che definiva la venuta dei “fratelli” del Nord un fatto storico che lascerà una “importante eredità”.
Le delegazioni guidate per Seul da Cho Myoung-gyon, ministro per l’Unificazione, e per Pyongyang da Ri Son-gwon, presidente del Comitato per la riunificazione pacifica della nazione, hanno discusso anche di una proposta del Sud di convocare un incontro con la Croce rossa per discutere un raduno di famiglie separate da tenere per la metà di febbraio e di un incontro di alto livello fra delegazioni militari per evitare scontri accidentali alla frontiera. Secondo il vice-ministro dell’Unificazione del governo di Seul, Chun Hae-sung, è necessario “fermare atti che possono far crescere la tensione nella penisola coreana e riprendere il dialogo per portare pace nella penisola, ad esempio con la denuclearizzazione”; una apertura alla proposta del governo di Pyongyang di “risolvere le questioni riguardanti i legami inter-coreani attraverso il dialogo e i negoziati per la pace e l’unità della penisola”. La sola via efficace per affrontare le questioni negli interessi dei due paesi e che pertanto dovrebbe tenere fuori le ingerenze imperialiste.
Il portavoce del ministero degli esteri cinese Lu Kang alla notizia dichiarava che “come paese vicino alla penisola coreana, la parte cinese accoglie e sostiene le scelte positive che Pyongyang e Seul stanno facendo per allentare le tensioni nelle loro relazioni bilaterali. Speriamo che questi colloqui possano dare un buon contributo al miglioramento delle relazioni bilaterali tra le Coree”. L'obiettivo del socialimperialismo cinese è quello di disinnescare intanto la mina della crisi coreana accesa alle porte di casa dal concorrente imperialismo americano. Trump scornato non ha potuto che prendere atto dell'avvio del dialogo tra Nord e Sud.

17 gennaio 2018