In Italia si continua a morire di malasanità
Bimba muore di otite a Brescia
Dopo un'odissea di un mese e mezzo

 
Lo scorso 5 aprile Nicole, una bambina di quattro anni originaria di Gottolengo (Brescia) è morta a causa della degenerazione di un'otite che le ha causato un'infezione acuta.
La bambina, che dalla metà di febbraio aveva febbre e dolori al collo, era stata visitata già a febbraio prima all’ospedale di Manerbio e poi alla Poliambulanza di Brescia, ma, nonostante i medici avessero deciso di rimandarla a casa somministrandole soltanto degli antibiotici, la febbre non passava e i dolori al collo permanevano, e addirittura si aggravavano.
Il 31 marzo i genitori della bambina la portavano così nuovamente alla Poliambulanza, dove i medici per la seconda volta decidevano di non ricoverarla nonostante la forte preoccupazione dei due genitori, i quali nella stessa giornata si rivolgevano agli Spedali Civili di Brescia, dove le condizioni della piccola sono apparse subito gravissime, tanto da essere immediatamente portata nel reparto di rianimazione pediatrica, dove però Nicole è morta dopo cinque giorni di ricovero.
La magistratura ha immediatamente aperto un'inchiesta sull'accaduto, e l'autopsia sul corpo della bambina ha accertato che da una banale otite, ossia un'infiammazione all'orecchio, era insorto un ascesso della fossa cranica posteriore, che è stato poi la causa del decesso.
La procura della Repubblica di Brescia ha nel frattempo iscritto nel registro degli indagati tutti i medici che hanno avuto in cura la bambina nel corso di oltre un mese, ossia il primo pediatra che l'aveva visitata, i medici dell'ospedale di Manerbio, quelli della Clinica Poliambulanza e infine quelli degli Spedali Civili, dove la bambina è morta.
Anche il ministero della Salute ha disposto l'invio di esperti per le dovute indagini.
La cosa più sconcertante ed eloquente in questa vicenda di malasanità è che i tre ospedali ai quali si rivolsero i genitori della bambina vengono considerate strutture eccellenti per ciò che riguarda le prestazioni sanitarie: agli Spedali Civili e alla Poliambulanza infatti fu attribuito, in una classifica del 2013 sui migliori ospedali italiani, rispettivamente il secondo e il sesto posto, e anche negli anni successivi tali centri sono stati riconfermati tra i migliori centri a livello nazionale, e anche l'ospedale di Manerbio viene considerata una struttura modello.

18 aprile 2018