Schiavismo del terzo millennio
Pagati 1 € l'ora 5 romeni a Catania

Costringevano cinque romeni a lavorare in condizioni di schiavitù in alcune aziende zootecniche al confine tra il Calatino e la provincia di Siracusa. Gli schiavisti sono due fratelli di 50 e 45 anni e il padre ottantenne tutti denunciati e posti ai domiciliari dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Catania e Caltagirone.
Dai controlli è emerso che i romeni lavoravano tutti in nero, senza copertura sanitaria e previdenziale, per oltre 15 ore al giorno, con inizio alle 4 del mattino, 7 giorni su 7 e per circa un euro all'ora.
I lavoratori erano segregati in un tugurio di pochi metri quadri, con un solo bagno in pessime condizioni, posizionato vicino a una delle stalle dov'erano ricoverati gli animali che accudivano.
I carabinieri hanno anche sanzionato l'azienda per circa 150mila euro, tra ammende e violazioni amministrative. Gli arrestati, in attesa della direttissima, sono stati posti ai domiciliari. Contestualmente nella zona di Paternò un'altra squadra di carabinieri si sono appostati nelle principali piazze del paese, dove si sospettava la presenza di caporali addetti al reclutamento di manodopera in nero, e pedinandone uno si sono ritrovati in un agrumeto di fronte a dieci lavoratori (su 15 operanti, tutti romeni), reclutati completamente in nero. Al titolare della ditta sono state elevate sanzioni amministrative per circa 30 mila euro e recuperi contributivi per circa 10 mila euro.

18 aprile 2018