Braccato da sei procure per l'inchiesta sul “Rubygate”
Berlusconi a processo per corruzione
Dopo Siena, Torino e Milano, il neoduce sarà alla sbarra anche a Roma

Il 16 maggio il Giudice per l'udienza preliminare (Gup) del tribunale di Roma, Angela Gerardi, ha rinviato a giudizio il neoduce Silvio Berlusconi con l'accusa di corruzione nell'ambito del procedimento Ruby ter.
Insieme al pregiudicato di Forza Italia dovrà comparire alla sbarra il prossimo 23 novembre davanti alla seconda sezione del tribunale di Roma anche il cantante che allietava i “bunga bunga” di Arcore, Mariano Apicella, accusato oltre che di corruzione anche di falsa testimonianza.
Secondo l'accusa Berlusconi ha “pagato” Apicella per convincerlo a dichiarare il falso sul caso delle “olgettine”. Gli inquirenti hanno accertato che la prima dazione di danaro è avvenuta a Roma. In totale il cantante napoletano, che ha partecipato alle feste organizzate ad Arcore, ha percepito illecitamente 157 mila euro.
Il processo è uno stralcio del più ampio procedimento nato alla procura di Milano sul caso della ragazza marocchina che allietava le serate di Arcore e spacciata per la nipotina dell’ex presidente dell’Egitto Mubarak. Il filone principale di indagini è stato successivamente stralciato agli uffici requirenti di Torino, Pescara, Treviso, Monza, Siena e appunto Roma.
Negli ultimi mesi infatti il caporione di Forza Italia è stato rinviato a giudizio a Siena sempre con l'accusa di corruzione in atti giudiziari per il caso del pianista Danilo Mariani. A novembre dell'anno scorso anche la procura di Torino ha chiesto il giudizio per l’ex premier con l’accusa di aver corrotto la modella Roberta Bonasia. Mentre il 25 marzo scorso il Gup di Milano Maria Vicidomini ha rinviato a giudizio Silvio Berlusconi e quattro "Olgettine" al termine dell'udienza preliminare dell'inchiesta Ruby ter in cui l'ex premier è accusato di corruzione in atti giudiziari. Il processo è in corso presso la quarta sezione penale del tribunale di Milano. Assieme a Berlusconi sono alla sbarra anche quattro ragazze che parteciparono alle “cene” di Arcore: Giovanna Rigato, Miriam Loddo, Elisa Toti e Aris Espinoza. Per tutte, le accuse sono di corruzione e falsa testimonianza. Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e del Pubblico ministero (Pm) Luca Gaglio, le quattro ragazze sarebbero state corrotte con circa 400mila euro in denaro e altre utilità per rendere testimonianze reticenti o “aggiustate” nel processo “Rubygate” favorendo così l’assoluzione definitiva di Berlusconi dalle accuse di concussione e prostituzione minorile.

30 maggio 2018