Lega e M5S cercano una casa comune nell'europarlamento
Attualmente entrambi fanno parte di gruppi di destra

Staranno anche insieme al governo solo per "contratto", e non come alleati, ma allora perché Lega e M5S si stanno anche dando da fare in gran segreto per trovare una casa comune nel parlamento europeo?
Il fatto è che la loro attuale collocazione all'interno dell'europarlamento - tra i banchi dell'Enf insieme alla Le Pen e al fascista olandese Geert Wilders, la Lega, e con il gruppo Efdd insieme all'Ukip di Farage, il M5S - va ormai stretta ai ducetti Salvini e Di Maio, che si sono messi a cercare insieme una collocazione più consona alle loro impazienti ambizioni. Continuando a stare infatti con la leader fascista francese Salvini rischia l'isolamento, mentre quando nel 2019 Farage dovrà sloggiare da Strasburgo per via della Brexit, il M5S rischia di restare imbottigliato in un raggruppamento in via di estinzione. I Cinquestelle avevano già provato a cambiare cavallo passando da Farage al gruppo dei liberali europei, ma gli era andata male. Più di recente ci hanno riprovato con Macron, ma lui gli ha chiuso la porta in faccia perché governano con un partito alleato alla Le Pen. E per lo stesso motivo anche i Verdi hanno riposto loro picche.
Secondo una ricostruzione di Alberto D'Argenio per La Repubblica , è per questo che i due ducetti hanno avviato trattative parallele segrete con i partiti "sovranisti" ed "euroscettici" d'Europa, vale a dire i partiti più nazionalisti, razzisti e xenofobi della destra europea, soprattutto dell'Est ma non solo. Tra questi, naturalmente, gli ungheresi di Fidesz di Viktor Orban, i polacchi di Diritto e giustizia di Jaroslaw Kaczynski, i tedeschi di Alternative fuer Deutscheland, il Fpoe al potere in Austria insieme al cancelliere Kurz, i nazionalisti greci di Anel al governo con Tsipras e vari altri movimenti nazionalisti dell'Est. Anche se con questi ultimi, che considerano la Russia un nemico storico, c'è da superare lo scoglio della loro diffidenza verso chi manifesta simpatie per Putin.
L'obiettivo a cui puntano i due partner di governo è quello di entrare in un nuovo raggruppamento di partiti capace di contendere a Macron e al suo costruendo movimento europeo, Europe en marche, il secondo posto alle prossime elezioni europee, dietro ai popolari del Ppe che sono dati largamente favoriti. Questo nuovo raggruppamento potrebbe essere i Conservatori, oggi terza forza politica nell'europarlamento, un raggruppamento creato dai Tories inglesi, che con la Brexit sarà lasciato in eredità al Pis, ovvero il partito governatico dell'ultracattolico Kaczynski promotore della cancellazione di diritti civili fondamentali in Polonia.
Viene rilevata a questo proposito una fitta attività dell'eurodeputato e ideologo del Pis, Ryszard Legutko, per promuovere la trasformazione dei Conservatori nel "Gruppo di Visegrad", del quale fanno già parte partiti di ultradestra come il Movimento nazionale bulgaro, l'Ods slovacco, il partito dei Veri finlandesi e la Nuova alleanza fiamminga del fascista belga Theo Franken, che recentemente ha inviato un messaggio di felicitazioni a Salvini. Ci sono inoltre trattative in corso con gli austriaci del Fpoe eredi del nazionalista Heider, ma i polacchi puntano a tirare dentro soprattutto il dittatore fascista ungherese Orban, convincendolo a staccarsi dal Ppe.
Quanto a Lega e M5S, le trattative col "Gruppo di Visegrad" sono condotte, per conto del Carroccio, dall'ex eurodeputato e braccio destro di Salvini, oggi ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, che vanta una forte affinità con l'ultradestra cattolica polacca, come si è visto dalle sue prime dichiarazioni apertamente omofobe e antiabortiste. E per i Cinquestelle si parla non solo di contatti in corso a Strasburgo ma anche di missioni dei polacchi in Italia per incontrali.

20 giugno 2018