Cosenza in piazza contro la Metro leggera
Per il comitato No Metro: “l'opera pubblica inutile più costosa del Meridione”

Lunedì 9 luglio si è tenuta una partecipata e combattiva manifestazione a Cosenza, in Piazza 11 settembre, contro il progetto della metropolitana leggera che dovrebbe unire viale Mancini all'Università della Calabria di Rende.
La manifestazione, indetta dal comitato No Metro, ha visto la partecipazione di migliaia di cosentini, forze politiche, sociali e culturali.
La metro non è altro che l'ennesima mega opera speculativa volta a far ingrossare la tasche dei pescecani capitalisti interessati e dei politicanti borghesi loro servi sulle spalle delle martoriate masse popolari.
La metropolitana, se realizzata, finirebbe solo per aggravare le già difficili condizioni ambientali, di traffico e di viabilità del capoluogo bruzio e di Rende.
I manifestanti lamentano inoltre l'arroganza del sindaco Mario Occhiuto di FI, inizialmente contrario alla metro, poi “folgorato” sulla via dello smembramento di viale Mancini e per la realizzazione dell'opera (in accordo con il filomafioso governatore regionale Mario “palla-palla” Oliverio del PD), il quale ha parlato di “protesta di nicchia” e non ha voluto coinvolgere i cosentini sulla realizzazione dell'opera, né ascoltare i manifestanti.
Occhiuto e Oliverio proprio in questi giorni sono finiti sotto inchiesta, con l'accusa di disastro colposo, nell'ambito dell'inchiesta “Flumen Luto” per le vicende riguardanti le alluvioni del 2015 nel comune di Corigliano-Rossano, perché, secondo gli inquirenti della Procura di Castrovillari, ai tempi in cui erano presidenti della provincia di Cosenza, non avrebbero vigilato per evitare il dissesto idrogeologico favorendo invece l'abusivismo edilizio.
La costruzione della metro, che per i manifestanti rappresenta attualmente “opera pubblica inutile più costosa del meridione”, circa 160 milioni di euro, è stata appaltata alla “Cooperativa muratori e cementisti” di Ravenna, legata in passato addirittura a Primo Greganti, il “compagno G” di Mani Pulite, come a Maria Elena Boschi.
I manifestanti, per bloccare l'opera, si dicono pronti ad occupare i cantieri e trasformare Cosenza in una piccola Val Susa, prendendo a modello il movimento NoTav.
Viva la lotta NoMetro-Si al Viale!
Occhiuto, il sindaco di Rende Manna, il presidente della provincia del PD Iacucci, il governatore Oliverio, insieme alle loro giunte antipopolari, borghesi, neofasciste e filomafiose, vanno spazzati via al più presto, prima che possano fare ulteriori danni al martoriato popolo calabrese.
 

11 luglio 2018