Secondo Open Arms
Mamma e bambino abbandonati in mare dalla Guardia costiera libica
Salvini: “Bugie, io tiro dritto”

 
La mattina dello scorso 17 luglio la nave Open Arms, appartenente all'organizzazione non governativa spagnola Proactiva Open Arms, ha recuperato nelle acque territoriali libiche Josephine, una donna quarantenne del Camerun, che galleggiava in stato di shock in mezzo al mare aggrappata disperatamente a un pezzo di legno, insieme ai cadaveri di una donna e di un bambino che galleggiavano vicino ad altri relitti, frutto di quello che poi si rivelerà un naufragio.
Infatti la donna, dopo essere stata messa in salvo sulla nave di soccorso, ha raccontato di essere la superstite del naufragio, avvenuto due giorni prima, di un’imbarcazione carica di migranti, tra i quali vi erano anche le due persone ritrovate cadaveri, madre e figlio anche essi africani.
La guardia costiera libica, ha raccontato la donna, dopo avere individuato i resti dell’imbarcazione ha prestato soccorso ai naufraghi traendone in salvo oltre 150, ma lasciando in mare le due donne che protestavano con i soccorritori perché non volevano ritornare nei centri di raccolta libici.
I libici quindi, in base al racconto della superstite, avrebbero lasciato i tre in mare aperto come forma di ritorsione verso le parole di protesta delle due donne.
Erano presenti sulla nave Open Arms al momento del soccorso Annalisa Camilli, una giornalista di Internazionale, Erasmo Palazzotto, deputato di Liberi e Uguali, e Marc Gasol, un giocatore di basket spagnolo.
Nonostante l’evidenza del fatto, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha espresso la massima fiducia verso l’operato della guardia costiera libica, dubitando pubblicamente della veridicità del gravissimo episodio, e dichiarando sprezzantemente: “Bugie, io tiro dritto”.
Dopo tre giorni di navigazione la nave Open Arms è infine entrata nel porto spagnolo di Maiorca sbarcando i due cadaveri e ricoverando Josephine nel locale ospedale, poi il suo comandante si è recato agli uffici di polizia per denunciare l’accaduto, annunciando che tutto il suo equipaggio, compresi Camilli, Palazzotto e Gasol, erano a disposizione delle autorità spagnole per essere ascoltati sulla vicenda.
Anche Josephine, ha detto il comandante della Open Arms, si recherà agli uffici di polizia per testimoniare sulla vicenda che ha vissuto, e ciò avverrà quando si ristabilirà fisicamente.

25 luglio 2018