Rapporto Ispra sul consumo del suolo
Ogni due ore scompare una piazza Navona
Roma della Raggi leader del saccheggio con oltre 31 mila ettari

 
Si è tenuta il 17 luglio a Roma a Palazzo Montecitorio la presentazione dell'edizione 2018 del Rapporto sul Consumo di Suolo in Italia realizzato dall'ISPRA e dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.
Il Rapporto ha compiuto una dettagliata analisi del territorio italiano relativamente all'anno 2017 e ha fornito completi risultati circa il cambiamento della copertura del suolo e della crescita urbana, anche a livello locale, e delle conseguenze sull’ambiente, sul paesaggio, sulle risorse naturali e sul sistema economico. Dallo studio è emerso che lo scorso anno in Italia, considerando sia le nuove infrastrutture costruite sia i cantieri per le opere non ancora ultimate, sono state invase aree protette e aree a pericolosità idrogeologica, con lavori che non hanno risparmiato neppure le aree vincolate per la tutela del paesaggio, ossia coste, fiumi, laghi, vulcani e montagne.
Particolarmente grave è la cementificazione lungo la fascia costiera, dove il cemento ricopre ormai più di 350 mila ettari, ossia circa l’8% dell'estensione costiera totale, un dato superiore a quello totale nazionale che è di 7,65%. Lo scorso anno in Italia la superficie naturale si è assottigliata di altri 52 km², ed è come se ogni due ore fosse stata cementificata un'area grande come quella di piazza Navona, una delle più grandi piazze di Roma.
Con riguardo alle province italiane, in termini assoluti la Città metropolitana di Roma è quella che ha consumato più suolo, ed l’unica a oltrepassare la soglia dei 70.000 ettari cementificati giungendo, a causa di un incremento di altri 102 ettari dell’ultimo anno, a 72.481 ettari di suolo artificiale a fine 2017, e per ciò che riguarda i comuni italiani, il Comune di Roma, nonostante le tante promesse ecologiste fatte in campagna elettorale dal M5S prima dell'elezione della Raggi, è quello che ha cementificato di più, arrivando a fine 2017 a 31.697 ettari, con un incremento rispetto all'anno precedente di 36 ettari.
 

25 luglio 2018