Violando la Costituzione e le leggi internazionali col sostegno attivo dell'altro ducetto Di Maio
Salvini impedisce ai migranti di scendere dalla Diciotti ormeggiata al porto di Catania
Il ducetto ministro degli Interni indagato per sequestro di persona. Vergognosa carica della polizia contro gli antirazzisti. Manifestazioni di protesta a Milano per l'incontro di Salvini col fascista e razzista Orban.
Encomiabili manifestazioni degli antirazzisti catanesi e siciliani per liberare gli ostaggi e chiedere le dimissioni di Salvini

"Sequestro di persona, arresto illegale, abuso e omissione di atti d'ufficio". Sono le pesanti accuse mosse dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio nei confronti del ministro dell’Interno, il ducetto fascio-legnista Matteo Salvini, ufficialmente indagato dal 25 agosto per il sequestro dei 177 migranti soccorsi nella notte del 15 agosto dalle motovedette italiane in zona Sar maltese e detenuti per dieci giorni in condizioni igienico-sanitarie a dir poco vergognose a bordo del pattugliatore Umberto Diciotti ormeggiato nel molo di levante del porto di Catania.
Con Salvini è indagato anche il suo capo di gabinetto, il prefetto Matteo Piantedosi, per aver trasmesso l’ordine esecutivo del ministro di non far sbarcare i migranti ai vertici della catena di comando delle operazioni sui migranti.
Un ordine illegittimo, anticostituzionale e in piena violazione delle leggi internazionali che invece garantiscono il soccorso in mare, l'attracco in un porto sicuro e il diritto di asilo per chiunque è in pericolo di vita e scappa dalla guerra, dalle persecuzioni e dalla fame.
Un atto che richiama alla memoria la politica fascista, xenofoba e razzista del regime mussoliniano e condiviso in pieno anche dell'altro ducetto pentastellato, Luigi Di Maio, dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dei Trasporti Toninelli (da cui dipendono i porti) i quali, col loro connivente silenzio-assenzio, hanno di fatto lasciato campo libero a Salvini di scatenare una vera e propria caccia all'immigrato e un attacco senza precedenti alla magistratura.
Giova ricordare che per molto meno Di Maio e i Cinquestelle chiesero “le dimissioni di Alfano entro cinque minuti”, mentre su Salvini si sono limitati a postare solo qualche “critica all'Europa” che ci lascia soli sul fronte immigrati, per capire che il M5S è totalmente d'accordo con la politica fascista, xenofoba e razzista di Salvini.
Non a caso il caporione fascio-legnista dal palco della festa di Pinzolo in Trentino ha tuonato: “Non cambia la linea della fermezza, sono tranquillissimo, ogni denuncia è per me una medaglia al valore”.“Se vogliono interrogarmi, o magari arrestarmi perché difendo i confini e la sicurezza del mio Paese, ne sono fiero e li aspetto a braccia aperte”. Poi l'affondo contro “i giudici che hanno tempo e soldi da spendere per andare a interrogare i funzionari del Viminale, vengano direttamente da me. Mi sembra meschino andare a prendersela con dei funzionari... Possono indagare me, possono fermare me ma non la voglia di cambiamento di 60 milioni di italiani... io non mollo... prendetemi, sono io il colpevole... È incredibile vivere in un Paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone e non c’è un indagato. Mentre indagano un ministro che salvaguarda la sicurezza di questo Paese”. Sembra di sentire Mussolini quando in parlamento rivendicava l'assassinio di Matteotti.
Immediata la replica dell’Associazione nazionale magistrati che ha definito “inammissibili e indebite le interferenze del ministro dell’Interno con dichiarazioni tendenti ad orientare lo sviluppo degli accertamenti. Si tratta di un’interferenza nelle prerogative dell’autorità giudiziaria; nessun altro soggetto può sostituirsi ai magistrati " . Mentre il Csm ha annunciato l'apertura di una pratica a tutela.
La verità è che mai nessuno in Italia, dai tempi delle leggi razziali di Mussolini del 1938, ispirate direttamente all'ideologia nazi-fascista, era arrivato a tanto. E ancor più grave è il fatto che a farlo sia un ministro di una Repubblica che si vanta di essere nata dalla Resistenza, il che la dice lunga sulla pericolosità politica e sociale che rappresenta per le masse popolari, antifasciste e democratiche il governo fascista e razzista Lega-M5S, e rende quanto mai urgente che tutti gli antifascisti si uniscano per combatterlo e buttarlo giù al più presto.
Un incoraggiante esempio in tal senso lo hanno dato gli antirazzisti e antifascisti siciliani, che si sono mobilitati e hanno manifestato nel porto di Catania per chiedere la liberazione degli immigrati e le dimissioni di Salvini; mentre il 28 agosto a Milano sono scesi in piazza oltre 15 mila antifascisti per protestare contro l'adunata fascista e razzista di Salvini col premier ungherese Orban (vedi articoli a parte).

5 settembre 2018